matteo di pietro theborderline

IL PAPÀ DI MATTEO DI PIETRO, LO YOUTUBER CHE HA UCCISO A BORDO DI UNA LAMBORGHINI IL PICCOLO MANUEL DURANTE UNA CHALLENGE, HA VISSUTO UNA VITA SUL FILO: CASSIERE PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, ERA FINITO NEL MIRINO DEI PM PER AVER AIUTATO ALCUNI DIPENDENTI A FAR SPARIRE OLTRE 4 MILIONI E MEZZO DI EURO DALLE CASSE DELLA TENUTA DI CASTEL PORZIANO - AL CENTRO DEL SISTEMA C’ERA GAETANO GIFUNI, CONSIGLIERE DI  SCALFARO E CIAMPI. DI PIETRO SCAMPÒ I PROCESSI PENALI, VENNE CONDANNATO DALLA CORTE DEI CONTI AL RISARCIMENTO DI OLTRE 400 MILA EURO. PROVVEDIMENTO POI ANNULLATO DALLA CONSULTA - VIDEO: IN MACCHINA SENZA CINTURA ALLA GUIDA DELLA FERRARI INSIEME AL FIGLIO

 

1. I BACI ALLA FERRARI E I GUAI CON LA GIUSTIZIA LA VITA SUL FILO DEL PAPÀ DELLO YOUTUBER

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino, Marco Carta per “la Repubblica”

 

paolo di pietro guida una ferrari

Rombo di motori, mani sullo sterzo e si parte a bordo di una Ferrari Portofino da 250 mila euro: «Bianca, cabriolet, en plein air, straordinaria», ripete Paolo Di Pietro. Giacca, cravatta e capelli al vento. Così si presenta su YouTube il padre di Matteo, indagato per omicidio stradale per lo schianto che mercoledì è costato la vita a Manuel Proietti, 5 anni, alla periferia sud di Roma. In un video caricato online sette mesi fa e visto 1,5 milioni di volte, il papà dell’influencer partecipa alla challenge-regalo organizzata dal figlio e, senza cinture, si mette al volante della supercar.

 

matteo di pietro con il padre paolo 3

Paolo Di Pietro accelera e per una giornata si lascia indietro i pensieri. E con quelli anche i ricordi delle vecchie avventure giudiziarie. Quando il padre dello youtuber, qualche anno fa, è stato coinvolto in un’indagine per distrazione di denaro dalle casse della Presidenza della Repubblica, dove l’uomo ha prestato servizio. Paolo Di Pietro ne è uscito indenne e può dunque godersi un giro in Ferrari. Un sogno che, racconta suo figlio al popolo di YouTube, il suo “Papo” aveva da quando è piccolo.

[…]

Lavorava infatti come cassiere per la Presidenza della Repubblica. Ed è in questa veste che secondo i pm di Roma, avrebbe aiutato un gruppetto di dipendenti presidenziali a far sparire oltre 4 milioni e mezzo di euro.

 

paolo di pietro guida una ferrari 4

Al centro del sistema c’era Gaetano Gifuni, consigliere di Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Secondo le accuse iniziali tutti gli introiti della Tenuta presidenziale di Castel Porziano venivano custoditi anche in una sorta di forziere gestito da due cassieri e dal direttore. E da quella cassaforte sarebbero state sottratte cifre importanti. Schivati i processi penali, Di Pietro senior era stato condannato per ben due volte dalla Corte dei conti a risarcire oltre 400 mila euro. Poi la Consulta ha annullato i verdetti sollevando una questione di conflitto d’attribuzione tra poteri dello Stato.

 

theborderline - Matteo Di Pietro con la fidanzata Giulia Giannandrea - Vito Loiacono - Marco Ciaffaroni - Leonardo Golinelli

Quindi il pieno proscioglimento per Di Pietro e le rimostranze del giudice della Corte dei Conti che si era occupato del caso. Il magistrato Stefano Imperiali, ricordava il Fatto Quotidiano , aveva denunciato di aver subito pressioni prima di emettere la sentenza.

[…]

 

2. MATTEO DI PIETRO ALLEVATO DA PAPÀ PAOLO NELLA TENUTA DEL QUIRINALE. NEL 2009 LA FINANZA PERQUISÌ CASA PER UN BUCO DI CASSA, MA ERA INNOCENTE 

Estratto dell'articolo di www.open.online.it

 

Matteo Di Pietro, lo youtuber che era al volante al momento del tragico incidente di Casalpalocco dove ha perso la vita un bimbo di 5 anni, è cresciuto all’interno del Quirinale, in una casa denominata “Coventino” all’interno della splendida Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Il papà Paolo Di Pietro ebbe diritto a quell’alloggio quando divenne il vice dell’allora cassiere della stessa tenuta Gianni Gaetano, all’epoca di Carlo Azeglio Ciampi presidente della Repubblica e di Gaetano Gifuni segretario generale del Quirinale.

paolo di pietro guida una ferrari 2

 

Oggi il padre dello youtuber è al centro delle polemiche social dopo la diffusione di un video in cui partecipando a una delle challenge del figlio (che voleva realizzare 10 sogni di suoi amici e familiari) guida una Ferrari a Roma spingendo sull’acceleratore, ma rigorosamente senza cintura di sicurezza. […]

 

Quando Matteo aveva poco più dell’età del bimbo ora morto nell’incidente di guida, la mattina del 30 ottobre 2009 i finanzieri all’alba bussarono a quella “casa Coventino” della tenuta presidenziale con in mano un mandato di perquisizione per rovistarla da cima a fondo. Papà Paolo era infatti indagato per una brutta storia a lungo tenuta segreta che riguardava una gestione assai allegra della cassa di Castelporziano.

 

matteo di pietro

L’unica cosa che poi la magistratura avrebbe accertato con sicurezza è che nel giro di pochi anni in quella cassa c’era un ammanco di quasi 5 milioni di euro. Ogni anno dei 2,5 milioni di finanziamento del Quirinale per pagare i costi della tenuta ne sparivano almeno 500 mila euro. Un anno anche più di 800 mila euro.

 

L’inchiesta fece tremare Roma, perché fra gli indagati e condannati in primo grado oltre al cassiere titolare e ad altri funzionari ci fu il potentissimo segretario generale del Quirinale Gifuni […] Le condanne di primo grado furono pesanti, il cassiere ammise gli ammanchi e patteggiò la pena, poi nel corso degli anni sia Gifuni che il nipote e gli altri funzionari sarebbero usciti dagli altri gradi del processo in parte per intervenuta prescrizione dei reati di cui erano accusati, in parte per assoluzione da altri capi di accusa.

 

matteo di pietro con il padre paolo

Le accuse nei confronti di Paolo il papà dello youtuber furono invece archiviate già durante l’udienza preliminare su richiesta della stessa pubblica accusa, che chiese di procedere nei suoi confronti solo per omessa denuncia (ma il gip decise di non farlo). L’indagine però durò molti mesi e scosse la famiglia Di Pietro. Alla fine, però, provata la sua innocenza mantenne il posto al Quirinale e il diritto a risiedere a “casa Coventino”.

 

[…]

INDAGATO IL GRUPPO DI YOUTUBER, SUL CANALE SOCIAL INSULTI E FAN IN FUGA

Estratto dell'articolo di Fulvio Fiano e Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

THEBORDERLINE

Sono tutti sotto indagine gli occupanti del Suv che mercoledì a Casal Palocco ha travolto la Smart con a bordo il piccolo Manuel, di 5 anni, uccidendolo. Gli accertamenti dei carabinieri si concentrano non solo su Matteo Di Pietro, che era alla guida e risponde di omicidio stradale e lesioni, ma anche sugli altri quattro ragazzi sulla Lamborghini Urus, noleggiata per una challenge che prevedeva di restare nell’auto per 50 ore di fila.

 

theborderline 3

A tutti potrebbe essere contestato il concorso nelle accuse mosse a Di Pietro […]

A Casal Palocco e all’Infernetto intanto dei quattro del Suv si sono perse le tracce. Alcuni sono chiusi in casa, altri sono andati via per sottrarsi alle attenzioni dei media e al giudizio dei residenti, dopo essersi ulteriormente esposti sul web. Come Vito Loiacono, ripreso più volte in video sulla stessa Lamborghini poche ore prima della morte di Manuel, che ha postato un messaggio in cui chiedeva di comprendere la sua sofferenza.

Lui e gli altri mercoledì sono stati però visti dai testimoni stringere in mano gli smartphone per girare video alle auto incidentate. Comportamento che ha scatenato il parapiglia con i papà di bimbi amici di Manuel: un testimone ha perfino sentito da uno degli youtuber la frase «Tranquillizzati, daremo un sacco di soldi alla famiglia (del bimbo) e si sistemerà tutto».

 

theborderline 2

L’indignazione generale nei loro confronti ha fatto tuttavia aumentare i follower sui profili social: 86 mila per il gruppo «TheBorderline», oltre 44 mila per Di Pietro, quasi 56mila per Loiacono. Il sospetto è che si tratti di utenti incuriositi dalle figure dei protagonisti di un caso mediatico, più che di «fan». Pochi gli amici che li difendono, molti di più i commenti con battute e condanne. «Prossima sfida: 30 anni in carcere», è uno dei post lasciati anche sul canale YouTube «TheBorderline. Proprio lì gli iscritti hanno cominciato a calare, dai 601mila di pochi giorni fa ai 599mila. […]

vito loiancono gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 2uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 2gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 1gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 3the borderline 1the borderline 2vito loiacono. uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 1theborderline - Matteo Di Pietro con la fidanzata Giulia Giannandrea - Vito Loiacono - Marco Ciaffaroni - Leonardo Golinellitheborderline 1

 

elena uccello la madre del bimbo morto nell incidente a casal palocco

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?