moretti santiago, italia

I PEGGIORI NANNI DELLA NOSTRA VITA – “LA VERITÀ” DEMOLISCE “SANTIAGO, ITALIA”: “PUÒ PIACERE SOLO AI REDUCI DEGLI INTI-ILLIMANI. NON SPIEGA IL GOLPE DEL 1973 MA AMMICCA AGLI ANTI-SALVINI. MORETTI SOTTO SOTTO RIMPIANGE IL PCI, CHE CONTESTÒ APERTAMENTE. MA IL TEMPO PASSA PER TUTTI. IL CILE DI MORETTI È SOLO NOSTAGLIA E LAGNA PRO INVASIONE”

 

Claudio Siniscalchi per “la Verità”

 

nanni moretti santiago italia

Nel centro di Roma invaso dalle orde salviniane, mescolatesi ai turisti, ai fedeli accorsi per vedere il Papa deporre una corona di fiori a piazza di Spagna, ai passeggiatori a caccia di regali natalizi, un po' di pace si è potuta trovare al cinema. Una piccola sala in Trastevere. Molto ben messa. Comoda. Programmazione di qualità.

 

Il proprietario-gestore è Nanni Moretti. Quindi il meglio del meglio. In cartellone c' è un suo documentario: Santiago, Italia. La sala è gremita. A farla da padrone sono quelli che furono i ragazzi degli anni Settanta (come chi scrive). Oggi attempati (come chi scrive). Si spengono le luci. La macchina del tempo ci riporta al colpo di stato di Augusto Pinochet. Il repertorio c' è tutto: il presidente Salvador Allende asserragliato nel palazzo presidenziale, armi in pugno, con l' elmetto.

 

nanni moretti santiago italia

Un nonno con gli occhiali, con un maglione a scacchi improbabile, rivoltella fra le mani. Il nonno aveva fegato: preferirà suicidarsi che arrendersi. Il suo carnefice Pinochet ha i tratti dell' orco. In perenne divisa che non gli dona, gli inseparabili occhiali scuri, fa bombardare dall' aviazione il palazzo. La resa. Seguita dalla bestiale resa dei conti. Moretti è andato sul posto a fare qualche intervista. Attaccano gli Inti-Illimmani: «El pueblo, unido». Una signora accanto a me comincia a piangere.

arena nuovo sacher nanni moretti

 

Si soffia il naso. Parte un applauso. Si accendono le luci. In molti hanno gli occhi lucidi. La signora, nonostante un' amica ci stia provando, si alza con difficoltà. L' aiuto. Mi ringrazia con un filo di voce, ancora emozionata. Difficile assistere ad una proiezione così coinvolgente. Diavolo d' un Moretti. Ha colpito ancora. E con un documentario! Il deflusso è lento.

 

nanni moretti

Un vociare di consensi. Di commenti. Di approvazioni. Di rimpianti. Di maledizioni. L' aria fresca di una serata romana mite, che ha indossato le luci natalizie, serve a riordinare le idee. Ma che abbiamo visto? Perché Pinochet ha assaltato il potere democratico e socialista? Boh! Non si capisce. Ci sono i buoni e Allende.

 

I cattivi e Pinochet. Per anni ci hanno ricordato che a fomentare il colpo di stato nel 1973 erano stati gli americani. Addirittura il greco Costa-Gavras ci girò un film di notevole impatto, Missing (1982). Un grande Jack Lemmon in Cile alla ricerca del figlio scapestrato, ammazzato senza un perché. E gli americani erano così carogne che al povero padre chiedevano anche i soldi per il rimpatrio della salma. Gli americani nel frattempo sono spariti. Oddio, questo è un pregio.

il cile di allende e pinochet

 

Certo gli americani brigarono. E come non potevano: Allende colpiva i loro interessi. Ma Pinochet era uno dei tanti militari che hanno tormentato la storia dell' America latina. Uno dei tanti dittatori, di ogni risma, che hanno martoriato e continuano a martoriare l' America Latina.

 

Lo fanno in mille modi: col sorriso, col doppiopetto manageriale, con la tuta popolare. Di sicuro a Pinochet mancava il fascino di Fidel Castro. Parlava a monosillabi, spesso gridando. Il Líder máximo, invece, era un incantatore di serpenti. Ma la differenza era minima, in quanto a martoriare il popolo. In realtà, a ben pensarci, Moretti non intende parlare del Cile del 1973.

nanni moretti

 

Ecco perché sorvola. Il suo intento è parlare dell' ambasciata italiana di Santiago. Lì, per sfuggire alla mattanza, si rifugiarono qualche centinaio di cileni. E vennero accolti, protetti, condotti in Italia. Una di loro è sin troppo chiara. Il Cile fu per lei un padre cattivo. L' Italia una madre buona. L' aria frizzante è un toccasana per ricostruire il puzzle. Ma allora Moretti non ci sta parlando del 1973.

 

Ci sta parlando dell' Italia di oggi. Torna alla mente una sua recente apparizione alla messa domenicale politicamente corretta, da Fabio Fazio, l' officiante del Vangelo progressista nostrano. Eravamo un' Italia di brave persone nel 1973. Oggi, siamo diventati cattivi, egoisti, non sappiamo più accogliere quanti sono minacciati, quanti fuggono dalle persecuzioni. Adesso è tutto chiaro: Santiago, Italia è un documentario sull' Italia del 2018. Il «re del girotondo» è tornato. Gli riesce sempre tutto, tranne che smettere di fare politica. Il Cile del 1973 non ha nulla a che spartire con l' Italia del 2018.

NANNI MORETTI ECCE BOMBO

 

È una pagina drammatica della storia dell' America Latina del Novecento. Lì dovrebbe rimanere. Se ne dovrebbero occupare gli storici, non gli ideologi. Ma Moretti è così. Prendere o lasciare. Il suo debordante talento sin dalle origini si mostrò radicale. Nel suo Io sono un autarchico (1976) apprendendo la notizia che una prestigiosa università americana aveva invitato la regista Lina Wertmüller, autrice di Pasqualino settebellezze (1975), ad insegnare cinema, vomitava il latte appena bevuto.

NANNI MORETTI

 

«Vi meritate Alberto Sordi» aveva scandito. Un' ingiuria all' indirizzo degli spettatori. Però il talento l' ha sempre dimostrato. Ad un certo punto la nascita del figlio sembrò averlo allontano dalla politica. Macché! Puntualmente ci ricasca. Si presenta da sempre come la coscienza critica della sinistra. Intellettuale tutto d' un pezzo. Mai un cedimento. Si definisce ancora oggi un elettore del Pd. Un elettore incazzato perché non ha approvato lo ius soli. La civiltà sta a sinistra. Oltre c' è solo barbarie.

 

santiago italia

Innanzitutto estetica. Linguistica. Consumistica. Sotto sotto rimpiange il vecchio Pci, che contestò apertamente. Ma il tempo passa per tutti. Quei vecchi comunisti romani facevano buone letture, bei viaggi. S' intendevano di quadri e musica. Abitavano in begli appartamenti. Erano un' élite dall' abito appropriato, mai alla moda, costretta a ragionare in termini popolari. Dai piani alti hanno guardato il mondo.

moretti santiago, italia

 

santiago italia

Dalle terrazze del centro storico della capitale. Così come lo guarda oggi Moretti. Dall' alto vede crescere a dismisura arroganza ed egoismo. L' Italia un tempo era generosa. Ora non lo è più. Dalla polvere del passato estrapola le mura protettrici dell' ambasciata di Santiago.

moretti santiago, italia

 

Sarebbe bello vederlo cimentarsi con la stazione di Bologna, che nel 1947 assediò il treno dei profughi italiani, giuliani e dalmati, stipati nei carri bestiame. Affamati e impauriti. La Croce rossa portò il latte per i bambini. Ma gli indignati assedianti lo sversarono in terra. Lo farà mai? Rispondete voi.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...