1. PERCHÉ SPERARE NEL FUTURO QUANDO POSSIAMO ASPETTARLO IN UNA CELLA FRIGORIFERA
2. E’ QUELLO CHE E’ SUCCESSO A UNA BIMBA THAILANDESE DI TRE ANNI AFFETTA DA UN TUMORE INCURABILE AL CERVELLO. I GENITORI HANNO DECISO DI FARLA IBERNARE, CON LA SPERANZA CHE IN FUTURO LA MEDICINA POSSA TROVARE UNA CURA ALLA SUA MALATTIA
3. LA PRATICA DI FARSI IBERNARE È DIVENTATA SEMPRE PIÙ POPOLARE NEGLI ULTIMI ANNI ALLA FACCIA DEGLI ALTI COSTI, CHE POSSONO SUPERARE I 185 MILA EURO, E NONOSTANTE NON CI SIANO DATI SCIENTIFICI SULL’EFFETTIVA POSSIBILITÀ DI “RISVEGLIARE” I CORPI IBERNATI
4. È DAVVERO UNA SCOMMESSA. MA CON IL VENTENNIO RENZIANO ALLE PORTE, MEGLIO GIOCARSELA AI DADI E PROVARE A “TORNARE IN VITA” CON CALMA, MAGARI NEL 2150 

Condividi questo articolo


matheryn naovaratpong matheryn naovaratpong

Da www.corriere.it/

 

Deve ancora compiere tre anni la persona più giovane che sia mai stata ibernata. I genitori di Matheryn Naovaratpong, soprannominata Einz, una bimba thailandese affetta da un tumore incurabile al cervello, hanno preso la decisione lo scorso gennaio, riferisce il sito della Alcor Life Extension Foundation, il centro in Arizona che ha seguito il caso. Prima di Matheryn la paziente più giovane ad avere ottenuto la conservazione criogenica era stata una 21enne, la persona più anziana ne ha invece 102.

 

LA TERRIBILE MALATTIA E LA SCELTA DEI GENITORI

Il 14 aprile 2014 a Matheryn è stato diagnosticato un ependiloblastoma, un tumore molto raro che colpisce i giovanissimi, che nonostante le cure aggressive, con oltre 12 interventi e decine di cicli di radio e chemioterapia, era arrivato a interessare l’80% dell’emisfero sinistro. La bambina è stata dichiarata legalmente morta l’8 gennaio 2015 a Bangkok.

matheryn naovaratpong 5 matheryn naovaratpong 5

 

«Quando è diventato chiaro che Matheryn aveva solo pochi mesi di vita, visto l’attuale livello delle cure mediche insufficiente a tenerla in vita - si legge nel comunicato dell’azienda, diffuso il 20 marzo, per cui la bimba è la paziente numero 134 e la prima proveniente dall’Asia - i genitori hanno completato tutti gli step per la sua criopreservazione, inclusa la crioprotezione del cervello».

 

UNA SCOMMESSA SUL FUTURO

La pratica di farsi ibernare sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni nonostante gli alti costi, che possono superare i 200mila dollari (185mila euro). Al momento attuale la pratica è una «scommessa», visto che non ci sono dati scientifici sull’effettiva possibilità di «risuscitare» i corpi ibernati.

matheryn naovaratpong 4 matheryn naovaratpong 4

 

COS’È LA CRIONICA

La conservazione criogenica, o crionica, consiste nel conservare un essere vivente in condizione di biostasi. In questo caso si tratta di preservare a basse temperature il corpo di pazienti terminali, immediatamente dopo la morte legale, nella speranza che future tecnologie ne permettano un giorno il ritorno in vita.

 

In pratica, subito dopo il decesso fisico viene effettuata meccanicamente una manovra che consenta la ventilazione e la circolazione sanguigna, vengono somministrati degli anticoagulanti e altri medicinali che dovranno assolvere la funzione di antigelo e, in seguito, la temperatura del paziente viene abbassata fino a -130° (quasi la temperatura dell’azoto liquido): il risultato dell’operazione è la vetrificazione, una solidificazione senza congelamento. I pazienti vengono, poi, immersi in azoto liquido a una temperatura di -196°.

matheryn naovaratpong matheryn naovaratpong matheryn naovaratpong matheryn naovaratpong crioconservazione crioconservazione crioconservazione umana crioconservazione umana crioconservazione umana crioconservazione umana crioconservazione umana crioconservazione umana crioconservazione crioconservazione matheryn naovaratpong 6 matheryn naovaratpong 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…