scritte

PERIFERIE DANTESCHE – I POETI POST-MODERNI VIVONO IN STRADA E NON SCRIVONO POESIE SU FOGLI, MA SUI MURI - UN RICERCATORE DELL'UNIVERSITÀ DI URBINO HA RACCOLTO E ANALIZZATO I VERSI DEI GIOVANI STILNOVISTI: LE RIME SONO ANONIME E RIESCONO A INFLUENZARE IL LINGUAGGIO DEGLI ADOLESCENTI –A ISPIRARLI È SOPRATTUTTO L’AMORE: ‘SEI IL QUADRO GIUSTO PER IL MIO CHIODO FISSO’

Paolo Bianchi per “Libero Quotidiano”

 

scritte sui muri 9

«Mi dispiace dirtelo ma tra noi è infinita». «Solo tu fai al caos mio». «Se niente dura per sempre vuoi essere il mio niente?». Non sono solo calembours, giochi di parole, scarti di senso. Sono qualcosa di più, queste frasi. Sono state scritte sui muri. E si trovano in tutta l' Italia. I muri gridano lo sfogo di chi non ha altra voce. È così anche ai tempi dei social network. Perché a differenza delle bacheche Facebook e dei profili Instagram, le pareti di un palazzo o di un capannone di periferia garantiscono il totale anonimato.

scritte sui muri 8

 

E spesso sono anche la superficie ideale per proiettare un pensiero che verrà letto proprio dalla persona designata. Lei sola saprà chi è l'autore. Un conto è imbrattare gli spazi pubblici, altro è nobilitarli con guizzi creativi. Le frasi riportate sopra sono state selezionate, insieme a molte altre, da un giovane studioso di Italianistica dell' università di Urbino, Alberto Fraccacreta.

 

Il criterio di scelta è basato sulla rispondenza ad alcune figure retoriche, fra cui l' iperbole, la sinestesia, il malapropismo, l' anfibologia. In parole povere, si può dire moltissimo con una frase, giocando sulla doppiezza sintattica e lessicale. Prendete questa: «Macerie. Resti. Ma c'eri e resti». È l' opera di uno stilnovista postmoderno.

 

scritte sui muri 4

L'ANTOLOGIA «Di scritte così ne girano tantissime sul web», spiega Fraccacreta. «Ci sono forum, siti, pagine Facebook a loro dedicate. Per dirne una: Star Walls, da cui è stato di recente tratto anche un libro cartaceo, intitolato Dell'amore ho solo le maniglie (Piemme). Sono frasi molto popolari, piacciono ai ragazzi perché nascondono una genialità di fondo linguistica e concettuale».

 

Ma siamo sicuri che siano tutte vere e spontanee? «Le fonti vengono verificate. Certo, ci possono essere dubbi riguardo alla paternità di alcune. Per esempio: "Se non ci metti tanto ti aspetto tutta la vita" è l' elaborazione di una frase di Oscar Wilde». I criteri di raccolta per questo studio in fieri, in attesa della sua pubblicazione, sono due. Il primo è linguistico, e parte appunto dall' analisi delle figure retoriche. Comporta la presenza di perizia tecnica, e perfino di elementi della grande poesia e della grande prosa d' arte. «Forme codificate da autori latini e greci.

scritte sui muri 5

 

Per esempio la capacità di leggere la parola in due parti differenti, già codificata da Quintiliano, che parlava della duplice possibilità di lettura nella Institutio oratoria. Come in "Chiamate chi amate" (anfibologia). Oppure: "Lotterò. L' otterrò. Lo terrò"». Il secondo criterio è quello di ciò che avvicina la cultura popolare alla cultura alta. Ecco apparire forme della canzone cortese, gentili e sfacciate allo stesso modo: «Hai gli occhi illegali» sembra una versione aggiornata di un verso di Guido Cavalcanti.

scritte sui muri 2

 

«Distinguo fra scritte vandaliche che deturpano i palazzi e quelle che si trovano magari in zone periferiche e hanno una funzione linguistica e di pensiero.

 

Quelle che sono fatte per disturbare da quelle che possono dire qualcosa su cui riflettere», dice Fraccacreta. «Io sono originario di San Severo in provincia di Foggia. Vicino a casa leggevo sempre una scritta: "Sulla cresta una storia onesta". Una frase surreale che mi è rimasta impressa. Il senso era nel suo nonsenso».

 

Il contesto della scritta gioca un ruolo fondamentale. Il muro è un luogo romantico. I graffiti, tantopiù quelli erotici, andavano forte già nell' antichità, a Pompei, Alessandria d' Egitto, Roma. Si viene sempre illuminati da quello che non ci si aspetta di trovare dietro l' angolo.

scritte sui muri 14

 

L'AMORE «Ti vengo a prendere dove ci siamo persi» è scritto da qualche parte, su un pezzo di parete sbreccata. I messaggi murali più struggenti in fondo non riguardano certo la politica o il calcio. Sono quelli degli innamorati che aspettano. I nuovi Dante e Petrarca in attesa di un messaggio dell' amata. Con i rischi del caso. Esistono infatti anche dichiarazioni parietali con risposta: «Quando mi vieni a prendere?» «Mai».

 

scritte sui muri 13

Con impressionante omogeneità geografica, gli innamorati di tutto il Paese si esprimono. Con grande poesia: «Sei il quadro giusto per il mio chiodo fisso» e, in caso di delusione, fino a toccare le corde dell' invettiva: «Mi manchi, ma fai schifo». «Ti amo anche se mi hai buttato al cesso». Fino all' inarrivabile sfogo, in un bagno pubblico: «Fare l'amore con te è stato come lanciare un salame in un corridoio».

scritte sui muri 3scritte sui muri 6scritte sui muri 12scritte sui muri 1scritte sui muri 11scritte sui muri 10scritte sui muri 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…