salvini sorbillo 1

PIZZA CON MEZZA BUFALA – SELVAGGIA LUCARELLI SULLA BOMBA ALLA PIZZERIA DI GINO SORBILLO A NAPOLI: “È DI SICURO VITTIMA DELLA CAMORRA MA ANCHE DI UN EGOCENTRISMO CHE RISCHIA DI OFFUSCARE IL MESSAGGIO POSITIVO CHE IL SUO SUCCESSO LANCIA IN TUTTO IL MONDO” – “L’INCENDIO DI 5 ANNI FA ERA UN CORTO CIRCUITO, VA IN AEROPORTO A STRINGERE LA MANO A SALVINI COL CAMICE DA PIZZAIOLO, COME SE GIRASSE PER STRADA COSÌ, CON FOTOGRAFO CHE IMMORTALA LA SCENA” – VIDEO

 

 

BOMBA ALLA PIZZERIA DI GINO SORBILLO A NAPOLI

 

Estratto dell’articolo di Selvaggia Lucarelli per “il Fatto Quotidiano”

 

sorbillo

La bomba esplosa davanti alla mitica pizzeria di Gino Sorbillo è un fatto grave, che ha giustamente smosso procure, stampa e solidarietà. Tuttavia, proprio perché la camorra è una cosa seria e le parole lo sono altrettanto, c' è una serie di passaggi nella narrazione di questa vicenda che mi lasciano molto perplessa e che hanno a che fare col modo in cui lo stesso Sorbillo e la stampa hanno raccontato il tutto.

 

Partiamo dalla questione "bomba". Si è letto ovunque "Bomba esplode davanti alla pizzeria Sorbillo", "Bomba devasta", "Bomba distrugge". Lo stesso Sorbillo dice "bomba" e "ordigno esplosivo", parla di danni per migliaia di euro, esibisce a favore di flash il cartello "Chiuso per bomba" a poche ore dall' accaduto (cartello scritto mentre le telecamere lo riprendevano) e afferma che il boato ha svegliato "tutto il centro storico di Napoli".

 

bomba sorbillo napoli 1

La bomba era in verità una bomba carta, un qualcosa di un po' più grosso e potente di un petardo. Questo non rende meno grave il messaggio, ma di sicuro gli effetti. Tant' è che i danni sono stati contenuti. Il locale non è stato né distrutto né devastato. È stata danneggiata una saracinesca e poco più. I

 

(…) Il locale era già chiuso da giorni per ristrutturazione, quindi non è vero che la causa della chiusura, quel 16 gennaio, sia stata la bomba. E non si capisce perché lanciare questo messaggio, visto che avrebbe riaperto presto e a fine lavori, come poi è stato.

 

L' INCENDIO

sorbillo salvini

Passiamo alla parte più antipatica della storia. La notte stessa dello scoppio della bomba carta Sorbillo si precipita su Facebook e scrive: "Cinque anni fa mi hanno incendiato la pizzeria e ora anche la bomba!". Poi ribadisce il concetto in varie interviste tv e stampa: "Cinque anni fa qui nella stessa sede hanno appiccato un incendio. Non è il primo atto che ci fanno, denunceremo". "Come cinque anni fa trovai la forza per ricominciare".

 

(…) Ma andando a cercare notizie sull' incendio avvenuto nell' aprile del 2012 che effettivamente danneggiò i locali della pizzeria, la verità sembra un' altra, e cioè che si sia trattato di un corto circuito.

 

Quindi no (…) l' incendio non fu colpa della camorra, ma di un quadro elettrico difettoso. Perché, quindi, Sorbillo continua a dire che la bomba è la seconda intimidazione ai suoi danni della camorra? Non è così, e sostenerlo senza prove (anzi con prove che lo smentiscono) non è un favore alla legalità, ma a chi dice che stia cavalcando questa vicenda (e sono tanti, basta spulciare il suo Instagram) per farsi pubblicità.

 

(…) LE VERSIONI

salvini sorbillo 1

Poi ci sono le dichiarazioni di Sorbillo sui mandanti , che subiscono vari aggiustamenti nei giorni. Prima dice che è stata la tifoseria organizzata, poi quelli che non hanno gradito la sua pizza contro il razzismo e in favore di Koulibaly, poi dice che la camorra vuole far vedere ai commercianti del quartiere chi comanda, poi che potrebbe essere una guerra tra bande, poi che hanno colpito lui perché lui è il simbolo della rinascita e della legalità a Napoli e lui è un ex carabiniere, queste cose le sa. Però specifica che nessuno gli ha mai chiesto il pizzo e nessuno l' ha mai minacciato. Una leggera confusione.

 

Qualcuno comincia a storcere il naso e lo accusa di utilizzare toni troppo enfatici, per cui Sorbillo risponde ai detrattori "Se a Napoli ti mettono una bomba e lo denunci intensamente vuoi farti pubblicità".

 

luigi de magistris gino sorbillo

Nel frattempo Sorbillo continua a postare sui social foto di se stesso col cartello "Aperti dopo la bomba", a lanciare iniziative come la pizza gratis per tutti (nei mesi scorsi aveva lanciato sui social la pizza Fedez, la pizza No razzismo, la pizza Pino Daniele, la pizza No ai botti e così via, a seconda dell' evento del giorno). Racconta le telefonate che gli hanno fatto Cracco e Oldani, va ovunque in tv, riempie la pagina Fb delle sue apparizioni e interviste.

 

GINO SORBILLO

Posta le scene girate dalla videosorveglianza quella notte chiedendo di condividerle. Ma soprattutto, fa quello che ha lasciato perplesse parecchie persone, me compresa. Matteo Salvini va ad Afragola e Sorbillo, a due giorni dalla bomba carta, va in aeroporto a stringere la mano a Salvini. Cioè, non è Salvini che va nella sua pizzeria a portare solidarietà, ma è Sorbillo che va da lui. Il tutto con fotografo che immortala la scena mentre Salvini vestito da poliziotto stringe la mano a Sorbillo col camice da pizzaiolo, come se Sorbillo girasse per strada sempre così, certo, del resto mica è un manager, è un pizzaiolo.

GINO SORBILLO

 

E l' altro mica è un ministro, è un semplice poliziotto. Un' immagine che racconta la perfetta, simile strategia di due uomini di comunicazione.

 

(…) Insomma, Pizzaman (così decide modestamente di definirsi nella sua autobiografia del 2017 Gino Sorbillo) è di sicuro vittima della camorra ma anche di un egocentrismo che rischia di offuscare - ed è un peccato - il messaggio positivo che il suo successo e la sua promozione della legalità lanciano in tutto il mondo. Nel frattempo, la procura continua a indagare e per ora la pista più accreditata è quella legata alla faida tra i clan Mazzarella-Sibillo. Si spera che Gino Sorbillo ci aggiorni al più presto sulle indagini. Senza ambiguità e ricami però, perché poi, il paradosso per un piazzaiolo, può diventare quello di trasformare un evento serio in un evento serio che galleggia in qualche mezza bufala.

gino sorbilloGINO SORBILLOGINO SORBILLO PIZZA MILANObomba sorbillo napoligino sorbillo

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...