1. PROSTITUZIONE, RICATTI E COCAINA: CON LA PRIMAVERA A ROMA TORNA UN PO’ DI MOVIDA
2. FERMATA UNA GANG DI DUE GIGOLÒ, UNA ESCORT E UN POLIZIOTTO: I QUATTRO FILMAVANO I FESTINI HARD CON I CLIENTI E POI LI RICATTAVANO, CHIEDENDO FINO A 40 MILA EURO
3. I DUE PROSTITUTI VENIVANO CONTATTATI TRAMITE IL SITO “BAKECA INCONTRI” E POI ORGANIZZAVANO GLI APPUNTAMENTI, COINVOLGENDO SE NECESSARIO ANCHE LA RAGAZZA
4. INVECE L’ASSISTENTE CAPO DELLA POLIZIA, SIMONE CAIAZZO, FACEVA RICERCHE SULLO STATO PATRIMONIALE DEL CLIENTE PER CAPIRE SE C'ERA "MARGINE" PER SPENNARE IL POLLO
5. FRA LE VITTIME DELLA BANDA UN AUTORE RAI E UNO STUDENTE CHE, AL TERMINE DI UN RAPPORTO A TRE, E' STATO NARCOTIZZATO E SPOGLIATO DEL ROLEX, DI SOLDI E DEL BANCOMAT

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Giulio De Santis per www.corriere.it

 

Un tariffario del ricatto oscillante tra i 20mila e i 40mila. Questo il prezzo chiesto da due gigolò ai clienti filmati durante rapporti intimi, avvenuti anche nel corso di festini in hotel di lusso. A finire in trappola un autore televisivo della Rai, una colombiana, un libero professionista e un giovane brasiliano.

 

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A organizzare le serate a tema erano Andrea Santoni e la sua spalla Gianluca Deiana, impiegato Atac, che per il lavoro “sporco” si sarebbero avvalsi in alcune occasioni di Eva, una escort ungherese, all’anagrafe Aneta Wlodarczyk. Componente della squadretta messa in piede dai due gigolo pure un assistente capo della polizia, Simone Caiazzo, accusato di corruzione per aver fatto ricerche sullo stato patrimoniale delle vittime in cambio di qualche serata intima con Eva.

 

I REATI CONTESTATI

L’inchiesta della procura sul giro di filmini e festini a base di sesso & coca si divide in due filoni. Il primo è concentrato sui ricatti subiti dalle vittime dove sono imputati solo i due gigolò, accusati di estorsione, violenza privata e violenza sessuale. L’altra indagine del pm Caterina Sgrò è imperniata sul “soft power” utilizzato per incastrare i clienti dove un ruolo decisivo è stato svolto dalla escort e dal poliziotto, indagati insieme con i due gigolò dopo la chiusura inchiesta della procura. Il giro di affari basato su prostituzione e ricatti ha le sue radici nel giugno del 2013. Da anni un gigolò, Santoni – difeso dagli avvocati Eugenio Daidone e Fabrizio Consiglio - imbarca Deiana nell’avventura, mentre pone in una posizione defilata Eva e il poliziotto.

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IL SITO INTERNET E GLI INCONTRI

La prima vittima è l’autore Rai. I clienti vengono adescati su “bakekaincontri”, il sito utilizzato anche dalle baby-escort dei Parioli. L’uomo, 50 anni, ha diversi incontri con Eva e i due gigolo, spendendo tra i 200 e 2000mila euro a volta. Dopo averlo immortalato con un filmino, la coppia chiede 40mila euro per tenere la clip segreta. Il 50enne, però, preferisce denunciare l’estorsione. Dalle indagini emergono altre tre vittime, alcune riprese in rapporti con cinque persone avvenuti in alberghi di lusso.

 

È nell’agosto del 2013 che Santoni, secondo la procura, organizza una serata hard presso un hotel a cinque stelle dove partecipano donne e uomini su richiesta di un brasiliano e un imprenditore. Durante la serata scorre anche tanta cocaina. La festa risulta indimenticabile per i clienti tanto che viene ripetuta in ben altre 30 occasioni. In questo caso tuttavia le due vittime sono galline dalle uova d’oro e i due gigolò evitano di ricattarli.

 

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I FESTINI HARD

I loro interessi si concentrano su un libero professionista e in questo caso entra in azione anche il poliziotto. La coppia di gigolò crede di avere tra le mani qualcuno che abbia importanti disponibilità economiche. Per verificare quanto sia possibile “grattare” è però necessario fare qualche indagine patrimoniale. A rendersi disponibile è Caiazzo che, in cambio di rapporti intimi con Eva, s’introduce nel sistema informatico più volte.

 

Dopo aver accertato che l’uomo ha disponibilità economiche interessanti, incastrano il professionista chiedendogli 20mila euro dopo avergli fatto credere di aver avuto un rapporto a tre anche con un minorenne. L’uomo, dietro la minaccia di vedere il video finire nelle mani della moglie, paga una parte della somma. La coppia è responsabile anche di una rapina ai danni di un laureando che, al termine di un rapporto a tre, viene prima addormentato con del sonnifero e poi spogliato del Rolex, di soldi e del bancomat.

 

LA RAGAZZA COLOMBIANA

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Infine Anche una donna finisce nella rete della coppia. Si tratta di una giovane colombiana in cerca di qualcuno che gli conceda un finanziamento di 50mila euro. In questo caso però nessuno ricatto a sfondo sessuale, perché la coppia organizza una classica truffa. La ragazza viene illusa di poter ottenere la cifra anticipando 5 mila euro a uno due gigolò che si fa passare come bancario. Quando la colombiana scopre di essere stata raggirata, bussa alla porta di Santoni per protestare ma finisce per essere violentata dall’uomo, almeno secondo quello che sostiene l’accusa.

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