QUANTO MORDONO I “CANI SCIOLTI” - NELL’ATTACCO A SYDNEY HA AGITO UN IMAM-SANTONE, A TOLOSA E BRUXELLES MILIZIANI ADDESTRATI: IL PROFILO DEL “NEMICO IN CASA” SFUGGE A OGNI IDENTIKIT - ISIS SU TWITTER: “CI SARANNO ALTRI ATTACCHI”

1 - ISIS: JIHADISTI SU TWITTER, PREPARATEVI ALTRI ATTACCHI

man haron monisman haron monis

(ANSA) - "La sollevazione dei musulmani e altri attacchi 'domestici'" saranno "inevitabili" se l'Occidente continuerà con i suoi "crimini contro l'Islam". E' la minaccia dei jihadisti dell'Isis citata dal Site, che sottolinea come il sequestratore di Sydney un mese fa avesse dichiarato la sua 'sottomissione' al 'califfo' al Baghdadi, seppure in forma "inusuale".

 

2 - BALORDI, FANATICI E MENTI RAFFINATE - SE I “LUPI SOLITARI” HANNO PIÙ FACCE

Maurizio Molinari per “la Stampa

 

L’attacco di Sydney realizzato da un autoproclamato imam che inviava lettere minatorie ai parenti dei caduti in Afghanistan estende all’Australia la mappa dei «lupi solitari» jihadisti: profughi, figli di immigrati o convertiti si distinguono da Tolosa a Ottawa per una matrice ideologica comune ma profili differenti, costituendo la sfida più difficile per l’antiterrorismo.
 

L’IMAM PROFUGO

man haron monis man haron monis

Il terrorista di Sydney è Man Haron Monis, nasce in Iran come Manteghi Burjerdi, e nel 1996 si rifugia in Australia affermando di essere un «perseguitato religioso». Poco dopo l’arrivo si assegna il titolo di Sheik Haron, lascia lo sciismo per l’Islam sunnita, e mette in pratica tale «guida religiosa» inviando lettere ai parenti dei soldati caduti in Afghanistan, definendoli «porci» e «carogne contaminate».

 

Supera il processo nel 2011 perché i giudici si dividono sul caso e rilancia la propria «leadership religiosa» con inserzioni pubblicitarie sui giornali locali in cui si definisce «esperto di meditazione e magia nera». L’intento è adescare le donne: le denunce per molestie sono dozzine e nel marzo scorso viene arrestato - e poi rilasciato - per aggressione sessuale. 

 

FIGLIO DI IMMIGRATI

Le manie di potere e l’alta esposizione pubblica di Sheik Haron, immigrato di prima generazione, stridono con il profilo da sconosciuto di Michael Zehaf-Bibeau, figlio di immigrati, autore dell’attacco al Parlamento di Ottawa.

man haron monis  man haron monis

 

Zehaf-Bibeau nasce a Montréal in una famiglia mista, padre musulmano libico e madre cristiana, ha una gioventù segnata da dipendenza da droga e problemi con la giustizia, fino alla conversione all’Islam che coincide con un viaggio a Tripoli, ma quando torna è incostante anche nel frequentare la moschea, decide di emigrare in Medio Oriente ma non ha il passaporto e nell’attesa di riceverlo vive da homeless a Ottawa, fino al giorno in cui decide di diventare terrorista.
 

L’ARTE DELLA «TAQYIA» 

Alla seconda generazione di immigrati appartiene anche Mohammed Merah, il killer che nel 2012 porta la morte nella scuola ebraica di Tolosa. Figlio di algerini integrati fino al punto da scegliere un dottore ebreo come medico di famiglia, Merah fa di tutto per demolire la scelta dei genitori commettendo reati a raffica che lo portano in prigione dove sposa l’Islam estremista, poi coltivato in una scuola coranica di Tolosa, con intenzioni di sfida verso la Francia che poi sceglie di servire nella Legione Straniera applicando la «taqiya», l’arte islamica di dissimulare, camuffarsi per non farsi identificare e coltivare in segreto progetti e intenzioni.
 

merah_mohammedmerah_mohammed

CONVERTITI KILLER

Fra i «lupi solitari» abbondano i convertiti a cominciare da Michael Oluwatobi Adebowale e Michael Olumide Adebolajo, entrambi nigeriani che nel 2013 aggrediscono in una strada di Woolwich, a Londra, il fuciliere Lee Rigby usando coltelli e macete per decapitarlo in un bagno di sangue che si propone di emulare le più cruente esecuzioni jihadiste. Con in più l’intenzione di spargere il terrore fra i civili perché la vittima è scelta a caso e nei volantini ai passanti scrivono: «Non sarete mai sicuri».
 

MICHAEL 
OLUWATOBI 
ADEBOWALE 
MICHAEL OLUWATOBI ADEBOWALE

L’IDEOLOGIA COMUNE

Ciò che accomuna i «lupi solitari» è l’ideologia, ovvero la scelta di rispondere alla «dawa» (chiamata) della Jihad. Il contagio avviene quasi sempre via Web perché Isis segue le orme di Al Qaeda nel ricorrervi per cercare adepti. È una strategia teorizzata dal super-ricercato Abu Musab al-Suri, uno dei teorici al fianco di Obama bin Laden, sostenitore della «Jihad individuale» attraverso «cellule piccole, completamente separate» per «condurre la resistenza» evitando gli «errori compiuti l’11 settembre» quando la regìa di Al Qaeda si trasformò in un boomerang per i mandanti.

isisisis

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!