archivio di stato arezzo

QUESTO ARCHIVIO È UNA CAMERA A GAS – DUE IMPIEGATI DELL’ARCHIVIO DI STATO DI AREZZO MUOIONO SOFFOCATI DALL’ARGON: ERANO SCATTATO L’ALLARME ANTINCENDIO E SONO SCESI NELLA CENTRALINA PER CAPIRE COS’ERA SUCCESSO – IL GAS È UTILIZZATO PER BRUCIARE L’OSSIGENO E NON ROVINARE I DOCUMENTI PREZIOSI CONTENUTI NEL PALAZZO: L’IMPIANTO ERA STATO REVISIONATO DUE SETTIMANE FA, MA…

1 – FUGA DI ARGON, GAS SILENZIOSO: DUE MORTI SOFFOCATI

Federico Malerba per “il Giornale”

 

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 3

Sono morti senza neanche poter gridare perché in un attimo gli è mancato il respiro: colpa dell' argon, un gas che brucia l' ossigeno e per questo è utilizzato in alcuni impianti antincendio perché senza ossigeno non può esserci combustione.

 

Due impiegati dell' Archivio di Stato di Arezzo sono stati stroncati dalle esalazioni, un terzo è stato ricoverato in codice giallo dopo essere riuscito a dare l' allarme.

 

Tutto è successo in pochi minuti intorno alle 8 di ieri mattina, quando nello storico palazzo della parte alta di Corso Italia è suonato l' allarme.

 

piero bruni

Filippo Bagni e Piero Bruni, due dipendenti di 55 e 59 anni, entrambi residenti ad Arezzo, sono scesi nel locale dove si trova la centralina per cercare di capire qual era il problema anche perché erano stati specificamente formati in tema di sicurezza.

 

L' impianto antincendio dell' Archivio di Stato non utilizza liquidi perché potrebbero rovinare i documenti che vi sono contenuti. Sembra che la fuga di gas sia stata causata da una crepa, anche se la ditta incaricata della manutenzione assicura che l' ultima revisione era stata effettuata appena due settimane fa.

arezzo

 

Una volta entrati nel seminterrato i due hanno trovato un ambiente saturo, l' argon si era combinato con l' anidride carbonica e sono subito caduti a terra esanimi.

 

A trovarli privi di sensi è stato un loro collega, un 57enne di Bucine che pur restando anche lui intossicato è riuscito a tornare all' esterno e a dare l' allarme con l' aiuto di un netturbino. A quel punto sul posto sono intervenuti i soccorsi: 118, vigili del fuoco, carabinieri, polizia.

 

Ma per Bagni e Bruni non c' è stato nulla da fare, uno è morto in ambulanza e l' altro prima di essere caricato sull' elicottero delle emergenze che era atterrato nel vicino Parco del Prato.

 

filippo bagni

Il terzo impiegato invece è stato portato al pronto soccorso di Arezzo e non è in pericolo di vita. Ovviamente sull' accaduto la procura della cittadina toscana ha subito aperto un' inchiesta, affidata al sostituto procuratore Laura Taddei che ha disposto il sequestro dell' edificio. I vigili del fuoco, dopo averlo evacuato, hanno effettuato i primi rilievi e hanno anche invitato i residenti della zona a tenere le finestre aperte per alcune ore.

 

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 2

L' argon, peraltro, è tossico solo quando elevate quantità ristagnano in ambienti chiusi: è utilizzato in molti altri modi, dalle saldature di metalli particolari, alla fabbricazione dell' acciaio, alla conservazione dei vini. Essendo inodore e insapore i due impiegati non si sono resi conto della fine a cui stavano andando incontro.

 

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 5

Il sindaco di Arezzo ha proclamato il lutto cittadino nel giorno in cui saranno celebrati i funerali, mentre anche il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli ha ordinato un' ispezione. Durissima la condanna dei sindacati, che in una nota congiunta hanno scritto: «Stavolta la morte è entrata in un ufficio dello Stato, quello stesso Stato che dovrebbe garantire, istituzionalmente, la regolarità e la salubrità di ogni lavoro».

 

2 – ARCHIVIO DI STATO, UCCISI DAL GAS ANTINCENDIO: FUOCO, IN PASSATO ALTRI FALSI ALLARMI

Salvatore Mannino e Sergio Rossi per “la Nazione – Arezzo”

 

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 4

«Piero!! Filippo!! Chi glielo dice adesso alle famiglie?». Sono le urla che alle otto di mattina risvegliano gli abitanti di piazzetta del Commissario, pieno centro storico di Arezzo, su cui si affaccia il Palazzo Camaiani-Albergotti, sede dell’Archivio di Stato. Quelli che gridano appunto sono i dipendenti: piangono sui corpi di Piero Bruni e Filippo Bagni adagiati al suolo, coi soccorritori che stanno ancora tentando di rianimarli.

 

Ma non c’è più niente da fare per i due, asfissiati dal gas Argon, silenzioso assassino rilasciato dall’impianto anti-incendio dopo quello che adesso pare un falso allarme fuoco. Moriranno entrambi mentre vengono portati in ospedale o subito dopo esserci arrivati. L’elicottero Pegaso del soccorso regionale resta inutilmente in attesa centro metri più sopra.

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 15

 

Non serve, Piero e Filippo, 59 e 55 anni, non reagiscono neppure alle prime cure. Ce la farà invece il terzo impiegato, 57 anni, che è ancora ricoverato ma non è grave. La mattina più tragica che il cuore di Arezzo abbia vissuto negli ultimi decenni comincia poco dopo le 7,30, quando scatta dentro l’Archivio l’anti-incendio. Falso allarme, pare secondo i successivi accertamenti dei vigili del fuoco, ma intanto chi è già al lavoro avverte la ditta di manutenzione, che ha revisionato l’impianto una ventina di giorni fa.

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 14

 

Poi accade quello che è destinato a diventare il cuore dell’indagine: Bruni e Bagni, dipendenti esperti, inclusi nella squadra di sicurezza, decidono di scendere giù, nel seminterrato ad esaminare la centralina di comando. Ma intanto il sistema di controllo ha già cominciato a rilasciare l’Argon, gas che elimina l’ossigeno e quindi toglie alimento ad eventuali fiamme, utilizzato dove si conserva carta, come negli archivi, che non può essere protetta con acqua o schiuma.

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 13

 

Quando i due arrivano in fondo alle scale e aprono la porta del bugigattolo vengono investiti in pieno, crollano giù, uno sull’ingresso, l’altro sull’ultimo gradino. Il terzo impiegato che scende fa appena in tempo a vedere i colleghi riversi e a risalire per dare l’allarme, prima di cadere anche lui vittima dell’Argon, ma in concentrazione più bassa. È il portiere che chiama il 118: il trambusto gli fa parlare di uno scoppio mai avvenuto.

 

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 12

Ma perché Piero e Filippo non hanno aspettato i vigili del fuoco? È l’aspetto più inspiegabile dell’indagine del pm Laura Taddei. Un’ipotesi, sulla base delle testimonianze, è che l’allarme fosse scattato a vuoto altre volte e che quindi tutto sia stato preso come una routine, ma stavolta il gas era stato rilasciato davvero. È ancora presto però, ci vorranno giorni e autopsie per capire.

 

alessandro ghinelli sindaco arezzo

Per tutto il giorno si inseguono dichiarazioni di politici e sindacalisti: non si può morire così in un edificio pubblico. La figlia di Bagni viene avvertita mentre è al lavoro in un grande negozio a centro metri dall’archivio, la moglie di Bruni, storico sindacalista della Cisl, dice con forza: «Era una persona speciale». Il sindaco Ghinelli ha proclamato il lutto cittadino.

morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 10archivio di stato arezzoarezzo 1morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 1morti soffocati all'archivio di stato di arezzo 11

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…