uomini piangono

RAMBO E’ DIVENTATO UNA MAMMOLETTA: COME E’ DIFFICILE ESSERE MASCHI NEL XXI SECOLO – SECONDO GLI PSICOLOGI USA GLI UOMINI SONO SEMPRE PIU’ FRAGILI E INSICURI: HANNO MENO PROBABILITÀ DI LAUREARSI E MAGGIORI PROBABILITÀ DI SUICIDARSI -DISTURBI, RIMEDI E CURE

Marco Cambiaghi per “la Stampa”

 

uomini piangono

Se quando pensate all' idea di maschio vi immaginate Rambo che si fa strada con machete e mitragliatore, dovete rivedere il vostro immaginario sull' argomento. La mascolinità ha preso altre strade, stando alle nuove linee-guida dell' Apa, l' Associazione degli psichiatri americani, che rielabora l' approccio con l' uomo del XXI secolo. Il nuovo paradigma suggerisce che è in forte crisi e che gli specialisti hanno di fronte pazienti fragili, esseri sempre più insicuri in una società in cui essere maschio sembra, a volte, una colpa.

 

Ma c' è davvero bisogno di dettagliate linee-guida? La risposta è un secco sì, stando a Ryon McDermott, psicologo dell' Università del Sud Alabama, che ha contribuito al documento. «Gli uomini sono in difficoltà - sintetizza -. Hanno meno probabilità di laurearsi e maggiori probabilità di suicidarsi». Sia da ragazzi sia da adulti sono sovra-rappresentati in un' enorme varietà di disturbi, psicologici e sociali: maggiori difficoltà di apprendimento scolastico e problemi comportamentali, come fenomeni di bullismo, sospensioni scolastiche, liti. Poi, diventati adulti, maggiore incidenza di crimini violenti e nel numero di carcerati.

 

Per tanti le aspettative culturali legate all' idea di mascolinità sono diventate troppo rigide. La società - dal cinema alla letteratura fino alla quotidianità - ha creato un' ideale con caratteristiche ben definite: anti-femminile, di successo, che rifiuta di apparire debole, ma è, anzi, pronto all' avventura, al rischio e alla violenza. Ed è per questo che gli psicologi corrono al riparo, creando nuovi standard di trattamento, come era già stato fatto, nel recente passato, per le donne, le persone «Lgbtq» e altri gruppi sociali.

uomini piangono

 

Parte del problema sembra essere legata alla mascolinità stessa, fondata sull' idea di una totale indipendenza e sul rifiuto di essere aiutati. È una cultura orientata, già da ragazzi, a minimizzare i problemi e che contribuisce a creare adulti meno disposti a farsi curare, a cominciare dai disturbi mentali. Ma i pregiudizi di genere si riflettono anche nella terapia, con un impatto sulle diagnosi e sui trattamenti. Sebbene, rispetto alle donne, la tendenza al suicidio sia quattro volte maggiore, negli uomini è meno probabile una diagnosi di «disturbi internalizzanti», come depressione, ansia o esclusione sociale, dal momento che queste sindromi non sono conformi al tradizionale stereotipo di genere della sfera emotiva.

 

Più screening e più dieta Il fenomeno esplode, ma c' è la presa di coscienza di una realtà identificata con chiarezza solo di recente. Già all' inizio degli Anni 90 James O' Neil - uno dei fondatori della Società per lo Studio della Psicologia del Maschio e della Mascolinità - spiegava il «conflitto del ruolo di genere» maschile come un problema derivato dall' adesione ai «ruoli rigidi, sessisti o restrittivi, appresi tramite la pressione sociale».

 

uomini piangono

O' Neil sottolinea come la discordanza si rifletta in quattro aspetti: la sproporzionata enfasi nella competizione, il disagio nel rivelare le emozioni, l' imbarazzo nell' esprimere alcuni comportamenti con persone dello stesso sesso e, infine, il conflitto tra lavoro e relazioni famigliari.

Cosa propone quindi l' Associazione? Dieci linee-guida: gli psicologi devono approcciarsi all' uomo, nelle sue fasce d' età, considerando che la mascolinità è costruita su norme sociali e culturali precise.

 

pettorali

Un ragazzo di una grande città è diverso da un coetaneo che vive in un paesino in campagna, così come un avvocato lo è da un magazziniere. Inoltre, questi molteplici aspetti della loro identità sociale possono cambiare nel corso della vita e dell' ambiente. Ancora: grande importanza ha la promozione di comportamenti per migliorare le interazioni tra maschi, così come un maggiore coinvolgimento dei padri nelle dinamiche familiari: giocare di più con i figli e non pensare solo al sostentamento familiare. L' uomo non è più il solo a lavorare.

 

Le nuove indicazioni, non a caso, sono mirate anche a ridurre la disparità tra i sessi: si deve aumentare il livello di educazione e allo stesso tempo ridurre i comportamenti a rischio, stimolare pratiche positive, come screening medici e diete equilibrate. E poi si devono promuovere iniziative e servizi «su misura», tendendo conto del fatto che le stesse istituzioni sono ancora lontane da un cambio di mentalità.

 

il grande lebowski

Oltre gli stereotipi Sebbene l' intenzione dell' Apa fosse quella di aiutare gli psicologi a comprendere meglio i maschi e non a cambiare le idee su di loro, si è generata - com' era inevitabile - una forte discussione tra favorevoli e contrari alla nuova visione, più attenta e consapevole, dell' uomo. «Ora abbiamo la possibilità - conclude McDermott - di capirlo come un individuo multidimensionale: ci sono, infatti, molti modi di dimostrare la propria mascolinità».

impotenza maschile

Nel frattempo, se avete bisogno di una nuova immagine maschile, provate con Alvy Singer, protagonista del film «Io e Annie», geniale pellicola prodotta da Woody Allen nel 1977. In tempi non sospetti.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”