1. RICORDATE QUANDO AUTOSTRADE PER L'ITALIA ANNUNCIÒ DI AVER CREATO UN FONDO PER AIUTARE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ COLPITE DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA?  
2. L'AZIENDA COMUNICÒ CHE AVREBBE ANTICIPATO I SOLDI A CHI AVESSE PERSO LA CASA, UN REDDITO O LA MACCHINA. MA CHI BENEFICIA DEI SOLDI DEL FONDO DEVE FIRMARE UNA RICEVUTA IN CUI RICONOSCE DI NON AVER PIÙ NULLA A PRETENDERE DA AUTOSTRADE: SI RINUNCIA A OGNI FUTURO DIRITTO. LA SOCIETÀ OFFRE POCHI SOLDI SUBITO PER CHIUDERE IL CONTENZIOSO
3. BELPIETRO: "ALTRO CHE AIUTI IMMEDIATI: DI IMMEDIATA C'È SOLO LA FREGATURA. OGNI VOLTA CHE DOBBIAMO OCCUPARCENE SCOPRIAMO CHE A GUADAGNARE SONO SEMPRE I BENETTON"

Condividi questo articolo


LA RISPOSTA DI AUTOSTRADE PER L'ITALIA

Caro Dago, il modulo di rimborso a cui fa riferimento l’articolo è una fattispecie unica, perché riguarda solo ed esclusivamente il caso di chi ha avuto danni alla macchina e ne ha chiesto l'indennizzo immediato. Trattandosi di un danno materiale ben

identificato, questa tipologia di danno è stata indennizzata con il valore dell’auto a titolo definitivo. Tutto ciò non ha niente a che vedere con le altre tipologie di contributi, che sono stati dati senza chiedere alcuna rinuncia. Nei relativi moduli infatti è spiegato che il contributo erogato non pregiudica il riconoscimento di ulteriori somme dovute ad altro titolo.

Grazie per l’attenzione

Ufficio Stampa Autostrade per l’Italia

 

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

belpietro la verita belpietro la verita

Ma è Autostrade per l'Italia o Autostrade per i Benetton? La seconda che avete detto.

Ogni volta che dobbiamo occuparcene scopriamo che a guadagnare sono sempre loro, i mitici fratelli di Ponzano Veneto, i quali non sono solo bravi a far pascolare le pecore, come dimostrato da una vecchia fotografia che vedeva il più anziano dei quattro in mezzo a un gregge, ma sono soprattutto dei maestri quando si tratta di tosarle.

 

fratelli benetton fratelli benetton

Giorni fa abbiamo raccontato della straordinaria letterina che ogni dipendente di Autostrade si è ritrovato in busta paga dopo il crollo del ponte Morandi, un disastro in cui hanno perso la vita 43 persone. Per chi avesse perso la puntata precedente, riassumiamo brevemente.

 

La direzione del personale (adesso le chiamano risorse umane, tanto per chiarire che sono lì per valorizzare gli uomini e non solo per licenziarli) il 14 di settembre, cioè un mese esatto dopo la strage, ha scritto ai dipendenti per chiedere a ciascuno di loro se volessero devolvere una parte del loro stipendio alle famiglie delle vittime della catastrofe. Traduzione maliziosa degli stessi lavoratori: invece di mettere mano al portafogli per rimborsare chi sia stato coinvolto nel crollo, la simpatica e progressista famiglia tutta maglioni e Autostrade vuole farla mettere ai propri dipendenti.

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

Dopo la pubblicazione dello strano modulo trovato in busta paga dai lavoratori, l'ufficio stampa si è affrettato a negare che si trattasse di un'iniziativa aziendale, precisando che l'idea della colletta fra dipendenti era stata suggerita dagli stessi. Peccato che sotto la letterina infilata nella busta paga vi fosse la firma del capo del personale dell'azienda e non quella dei rappresentanti dei lavoratori. Anzi, i sindacati si sono affrettati a far sapere di non essere a conoscenza dell' iniziativa.

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

 

Nessuno li aveva consultati e neppure informati. Insomma, l'idea di chiedere ai dipendenti di essere generosi era tutta aziendale. Fin qui, come dicevamo, siamo alla puntata precedente, la penultima di una serie che andiamo raccontando da oltre un mese, tra grigliate e tentativi di depistaggio. Ma adesso arriviamo agli ultimi sviluppi. A narrarli per prima è stata La Stampa, a cui occorre dare il merito di aver avere svelato il trucco.

 

Ricorderete certamente che dopo la strage, e dopo aver evitato di manifestare il proprio cordoglio per le vittime, Autostrade annunciò di aver creato un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà. L' azienda comunicò che avrebbe anticipato i soldi a chi avesse perso la casa, un reddito o semplicemente l' automezzo. In pratica si trattava di uno stanziamento per i primi interventi. Lodevole iniziativa, nata forse per attenuare l' impatto delle prime fredde e formali reazioni della società.

 

gilberto benetton gilberto benetton

Tutto bene, dunque? Non proprio, perché il giornale sabaudo ha scoperto che Autostrade, a chi beneficia dei soldi del suddetto fondo, fa firmare una ricevuta in cui sta scritto che il precettore non ha più nulla da pretendere. Cioè: chi per esempio, avendo avuto l' auto sepolta sotto le macerie, si fa dare i soldi per comprarne una nuova perché ha bisogno di recarsi al lavoro, firmando il modulo di Autostrade rinuncia a ogni futuro diritto. Scoprirà di non riuscire più a dormire per la paura di vedersi sprofondare nel vuoto? Fatti suoi.

 

il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti

Lamenterà danni ulteriori oltre a quelli già stimati? Sono problemi che non riguarderanno più l' azienda dei Benetton. Insomma, chi firma è perduto, perché non ha più alcun modo di rivalersi in un processo. In pratica la società sta offrendo pochi soldi e subito, cercando di chiudere il contenzioso.

 

Altro che aiuti immediati per chi è in difficoltà: qui di immediata c' è solo la fregatura. Ovviamente, a sentire Autostrade, si tratta di un equivoco, anzi di un malinteso. Ma c' è qualcuno in grado di spiegarci perché gli errori sono sempre a senso unico? Possibile che il pedaggio sia sempre favorevole ai Benetton? Facciamo così: ribattezziamo l' azienda e trasformiamola in Autostrade per l' Italia dei Benetton.

Così facciamo prima a capirci.

il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genova vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genova il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi funerali di stato per le vittime del crollo del ponte a genova funerali di stato per le vittime del crollo del ponte a genova il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi genova ponte morandi genova ponte morandi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi genova ponte morandi genova ponte morandi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi le macerie dopo il crollo del ponte morandi a genova le macerie dopo il crollo del ponte morandi a genova CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genova vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genova CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA ponte morandi a genova ponte morandi a genova CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...