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DA ROMA ALLA VERSILIA, ECCO COME FUNZIONANO I 'TOUR' ESTIVI DELLE PROSTITUTE ITALIANE - LE ESCORT SEGUONO IL FLUSSO DEL TURISMO E “ANNUSANO” PRIMA DI ALTRI LE DESTINAZIONI COOL, QUELLE DOVE SVACCANZANO I RICCONI O DOVE BISOGNA ESSERE PER LAVORARE - I LORO SPOSTAMENTI POSSONO DIRCI MOLTO SULLE ABITUDINI DEGLI ITALIANI. ECCO LA MAPPA

Niccolò Carradori per www.vice.com

 

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Immaginatevi questa situazione: un gruppo di ragazzi italiani fra i 20 e i 30 anni decide di prenotare una di quelle vacanze testosteroniche che si fanno per vendicarsi di un inverno di delusioni sessuali. Trovano un appartamento scrauso in cui dormire in sette, si affidano a un PR senza scrupoli che li incanala verso i locali e le serate più costose della zona, e per tre sere consecutive ci provano con qualsiasi cosa che si muova. Alla quarta, due di loro passano la sera a ballare con una coppia di amiche che sembrano incredibilmente starci—finché non sparano una cifra. Non erano solo una coppia di amiche, ma anche escort. I due rifiutano. Uno, qualche ora dopo, si pentirà. Tutti si malediranno per aver organizzato quella vacanza e malediranno le trappole per turisti.

 

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Quello che questi ragazzi rassegnati ignorano, è che lo stesso sarebbe potuto succedere nella loro città, con le stesse ragazze. Perché le prostitute che lavorano in Italia ogni estate seguono il flusso del turismo e compiono spostamenti strategici. Chi lavora a Milano, o Roma, o Bologna, si sposta in Versilia, in Costa Smeralda, nel Sud Italia, o sulla Riviera Romagnola. Alcune seguono i turisti italiani anche all'estero: a Mykonos, a Ibiza, a Formentera.

 

I risvolti di questo fenomeno sono diversi, anche se poco conosciuti: innanzitutto studiando gli spostamenti estivi della prostituzione è possibile capire diversi aspetti delle località turistiche italiane, e in secondo luogo grazie ad essi è facile farsi un'idea di come è organizzata la rete di contatti che le prostitute intessono fra di loro, con i siti di annunci online, e con i padroni di casa che affittano gli appartamenti.

escort di alta classeescort di alta classe

 

Capire quali sono le "prostitute in tour", come si definiscono, è piuttosto semplice—chi ha un minimo di dimestichezza con i siti di annunci, sa benissimo di cosa si sta parlando—perché solitamente sono proprio loro a scriverlo. Ecco un esempio random: "Fanny, venticinquenne in tour a Viareggio solo per poche settimane." Ci sono ragazze che si spostano periodicamente anche d'inverno—per riavviare i circoli della clientela—ma sono poche: la maggior parte degli spostamenti avviene nei mesi estivi.

 

Per capire un po' di più del fenomeno ho deciso quindi di contattare quattro "professioniste" del settore, tutte straniere. Questo perché, come mi ha detto una di loro, "le italiane solitamente non si spostano facilmente. O vanno in vacanza come le persone normali, o restano nella città in cui lavorano."

 

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"Per spostarti di città in città hai bisogno di un appoggio, ovvero di una casa. Non è che mi metto a prenotare un appartamento al mare per conto mio: vado in condivisione con delle amiche," mi ha detto Sabrina, brasiliana di 32 anni. "Tramite i siti di annunci, o amicizie in comune, sei spesso in contatto con altre ragazze del tuo paese che lavorano nelle varie città italiane. Ci sentiamo su Facebook, e facciamo amicizia: è utile, perché così se vuoi spostarti è facile farti ospitare. In tutte le principali città italiane—ma anche nei piccoli centri—ho dei contatti che possono darmi una stanza in cui lavorare. Dividiamo le spese, e quando è il momento ricambio il favore."

 

 

i bordelli sono ambienti protetti e sicuri per le escorti bordelli sono ambienti protetti e sicuri per le escort

Quando si vogliono spostare in una zona in cui non hanno conoscenze, invece, molte si organizzano fra loro per prendere in affitto un appartamento da condividere: gruppi di tre o quattro ragazze che durante l'inverno progettano già i movimenti da fare in estate. "Mi è capitato di farlo, ma non è il massimo," ha continuato Sabrina, "perché per guadagnare decentemente devi prendere appartamenti piccoli—le case di vacanza in certi mesi costano molto di più degli appartamenti a Milano o a Roma—e quindi suddividersi in turni: un giorno lavorano due ragazze, mentre le altre vanno in spiaggia, e il giorno dopo ci si dà il cambio. Ma soprattutto non hai modo di andartene se le cose non stanno girando: ormai hai pagato l'affitto."

i clienti delle escort di alta classe sono ricchi professionistii clienti delle escort di alta classe sono ricchi professionisti

 

Se pensate che questo circolo di prostituzione itinerante segua il turismo di lusso, però, vi sbagliate: le mete frequentate dai ricchi sono quelle in cui si rischia di lavorare di meno. "La Costa Smeralda, per farti un esempio, è un posto pessimo in cui passare i mesi estivi," mi dice al telefono Linda, una ventisettenne romena. "Spendi moltissimi soldi, e solitamente lavori poco. Sono posti in cui c'è spazio soltanto per le ragazze che hanno determinati agganci, e rischi di sprecare solo tempo.

 

Anche le mete frequentate dai giovani non funzionano sempre bene. Devi andare dove ci sono le famiglie—o meglio, dove ci sono i padri di famiglia. Le località marittime della Toscana, della Liguria, dell'Emilia Romagna, del Lazio e del Veneto: sono queste quelle in cui conviene spostarsi. Posti molto frequentati, ma in cui sostanzialmente la gente si annoia. Per la mia esperienza, sono quelli in cui si lavora di più, e sono anche quelli in cui trovi più turisti stranieri, oltre alle città principali."

 

 

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Sempre secondo Linda, importanti sono anche i contatti nelle discoteche. "Un altro modo per lavorare molto, è quello di avere conoscenze nei locali. I gestori delle discoteche sono sempre alla ricerca di belle ragazze da presentare ai clienti che prendono il tavolo e spendono molti soldi. Ci tengo a precisare che non si tratta di sfruttamento della prostituzione: non è come avere un magnaccia, perché non c'è nessuno scambio di soldi. Tutto quello che guadagni te lo tieni. Il padrone della discoteca fa finta di non sapere cosa fai, e ti presenta ai ragazzi ricchi. Tu stai con loro al tavolo a fare serata, ti fai offrire da bere e gliela fai annusare un po'. Quando il locale chiude, c'è sempre qualcuno che ti chiede di rimanere con lui: a quel punto gli dici quanto costi. Ovviamente fai un numero minore di clienti così, ma li 'selezioni', e gli chiedi molti più soldi. È un sistema che sfruttano molte ragazze, ma è anche molto stancante, perché ogni sera devi andare in discoteca. E poi devi essere molto bella, quindi non è per tutte."

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Come dicevo inizialmente, poi, ci sono anche le lavoratrici del sesso che decidono di spostarsi all'estero. Non lo fanno per avere clienti stranieri, ma sempre per seguire la clientela italiana. "Nella mia esperienza i più grandi puttanieri d'Europa sono gli italiani e gli spagnoli. Ho lavorato a Londra, e ad Amsterdam: li trovi ovunque. Gli italiani più di tutti. Ibiza, Formentera, e Mykonos, proprio perché ci sono moltissimi turisti italiani, sono i posti migliori in cui andare all'estero," mi ha detto Serena, la coinquilina di Linda a Milano, che passerà l'estate a Formentera.

 

 

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"Sono tutti luoghi di vacanza in cui i turisti si aspettano di scopare facilmente, ma ovviamente non finisce sempre bene. Se sei un cesso, puoi andare dove vuoi: non scopi. Per questo molti ragazzi dopo due o tre giorni che non raccolgono niente cominciano a rivolgersi alle prostitute. Ci sono tizi che dopo essersi reso conto che andando a ballare non scoperanno mai tornano anche tutte le sere, perché alla fine gli conviene: spenderebbero gli stessi soldi per l'entrata e due bevute. Il 99 percento dei clienti di cui ti sto parlando è italiano. E infatti anche quando sono all'estero l'annuncio lo scrivo sia in inglese che in italiano."

 

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Molte delle prostitute che si spostano d'estate, però, non lasciano i loro appartamenti vuoti e vengono sostituite da colleghe che solitamente lavorano in altre parti del paese. Fra queste c'è Sofy, argentina di 30 anni. "Cambiare città è molto utile per variare la clientela: i tuoi clienti affezionati vanno in vacanza, e allora devi cercare di non interrompere il lavoro. Io preferisco passare agosto in città, perché spendi meno e guadagni bene. Ci sono sempre uomini che lavorano nei mesi estivi, con mogli e fidanzate al mare."

 

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Sofy mi spiega che in molte seguono una di queste due strategie: o scegli di pubblicizzarti come novità—mettendo gli annunci "in tour"—oppure fai uno scambio con un'amica che parte per una località estiva. "Ti fai lasciare la sua scheda sim, e sfrutti il suo giro di clientela. Quando un cliente chiama dici che la tua amica non c'è, e che per qualche settimana sei disponibile tu. Funziona quasi sempre: il cliente tende a fidarsi, e a pensare che se si è trovato bene con la tua amica, allora si troverà bene anche con te. Come se fosse una garanzia. L'importante è mantenere le sue foto nell'annuncio: credono sempre che siccome è tua amica, fisicamente ti somigli [ride]. Poi, quando arrivano, non se ne vanno mai."

 

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Come ogni mercato, quindi, quello della prostituzione si organizza per seguire una domanda che si rinnova continuamente, anche in circostanze e luoghi che mutano in base al periodo dell'anno. "Una volta," mi ha detto Linda salutandomi, "parlando con un cliente abituale gli ho confidato che per diverse settimane mi sarei spostata sulla Riviera Romagnola. Dopo due settimane mi ha chiamato: aveva trovato un albergo, e mi aveva seguito. Mi ha detto che tanto valeva fare le vacanze dove c'ero anche io." 

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