leonardo monet

L’ARTE? E’ UN’ARMA GEOPOLITICA – PANZA: "ERA DALLA GUERRA FREDDA CHE GLI SCAMBI DI OPERE NON RISENTIVANO COSÌ TANTO DELLE INIMICIZIE POLITICHE" – IL CASO DEI PRESTITI DEI DIPINTI DI LEONARDO AL LOUVRE, L' APPELLO DELLA SOTTOSEGRETARIA BERGONZONI E IL NIET DEL DIRETTORE DEGLI UFFIZI, EIKE SCHMIDT, CHE L'ALTRO GIORNO HA DICHIARATO: “NON POSSIAMO PRESTARE I NOSTRI LEONARDO ALL' ESTERO PER ESIGENZE DI TUTELA”

Pierluigi Panza per “il Corriere della Sera”

 

lucia borgonzoni

Era dalla Guerra Fredda che gli scambi di opere d' arte non risentivano così tanto delle inimicizie politiche. Anche se non figurano tra «sanzioni economiche», quadri e sculture da un po' di tempo stanno diventando oggetto di piccole ritorsioni geopolitiche o, peggio, mezzi per trasferire denaro sottotraccia.

 

Quando, il 17 novembre scorso, il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha dichiarato «inconcepibile» l' accordo firmato dal predecessore Franceschini per il «prestito dei nostri dipinti di Leonardo al Louvre, atto che collocherebbe l' Italia ai margini di un importante evento», l' affermazione fu bollata come boutade populista. Ma il fenomeno è ampio e originato dal fatto che, come affermano James B. Cuno e Neil MacGregor nel saggio Whose Muse? , non si è «istituzionalizzata la reciprocità dei prestiti, per cui si promettono quadri che, poi, non vengono concessi per insondabili ragioni».

 

leonardo

A innescare la miccia fu proprio la Francia nel '98 che aveva autorizzato l' arrivo di Water Lilies di Monet da Boston alla Royal Academy di Londra, ma poi negò il prestito perché «il Regno Unito non fornisce garanzie legali». Lo stesso fece la Russia, che non prestò alla National Gallery il San Sebastiano di Tiziano nel 2004. Una mostra sull' arte cinese fu cancellata dal British Museum perché Taiwan si rifiutò di inviare le opere promesse. Il ministro della Cultura della Romania vietò la partenza di due Brancusi verso la Tate Gallery per paura che ne «rivendicassero il possesso».

 

Nel 2015 la Russia bloccò il prestito di 48 Chagall al Museo di Stoccolma.

Mentre, come dichiarato dal principe Carlo Torlonia, i suoi fratelli avrebbero tentato di vendere al Getty parte della prestigiosissima collezione Albani-Torlonia, nel febbraio 2017 sono gli Usa a lamentarsi contro l' Italia perché, nonostante la restituzione dell' Auriga di Mozia e degli argenti di Morgantina la Regione Sicilia blocca 23 prestiti per il Metropolitan: «L' obiettivo del decreto fermaprestiti è di tenere i capolavori a casa nella speranza di attirare turisti», scrive il New York Times .

monet

 

Nel 2017 sembrava che la Russia avesse posto fine agli «embarghi». Ma nella mostra su Luigi Valadier aperta a fine 2018 alla Frick Collection di New York, «non è arrivato nessun oggetto russo, nonostante l' Ermitage ne possegga numerosi», ha affermato il curatore Alvar Gonzales Palacios. E per la serie chi lo fa l' aspetti, alla mostra Piero della Francesca, il monarca della pittura all' Ermitage non è arrivata la Madonna con Bambino dell' Alana collection di Newark. Ma tutto il Patto Atlantico ci ha messo del suo: la National Gallery non ha prestato il Battesimo di Cristo , gli Uffizi il dittico del duca e duchessa d' Urbino.

 

L' appello della Bergonzoni ha trovato indiretto sostegno nel direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, che l' altro giorno ha dichiarato: «Non possiamo prestare i nostri Leonardo all' estero per esigenze di tutela». Il Palazzo della Pilotta di Parma, invece, presterà La Scapigliata .

salvator mundi

 

Ma che opere ci saranno alla mostra del Louvre (24 ottobre) su Leonardo, visto che anche del più costoso quadro del mondo, il Salvator Mundi , si sono perse le tracce? Anzi, secondo i giornalisti Zev Shalev e Tracie McElroy il Salvator Mundi sarebbe stato acquistato in asta dall' Arabia Saudita a un prezzo gonfiato per far giungere soldi a Trump attraverso il precedente proprietario, l' oligarca russo Rybolovlev, patron del Monaco e amico di Putin. Il 9 giugno 2016, alla Trump Tower, si sarebbe pianificato come far transitare i 300 milioni di dollari di overprice sulla società Psy-Group, in rapporti con Cambridge Analytica. E a proposito di Trump, alla sua richiesta di ottenere in prestito Paesaggio con neve di van Gogh la curatrice democratica del Guggenheim, Nancy Spector, ha risposto offrendo America , il cesso d' oro di Maurizio Cattelan.

Salvator Mundi di PanzaSalvator Mundi Pierluigi Panzaeike schmidt vaso di fiori jan van huysum 2Salvator Mundi madonna con bambino - salvator mundi

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