grecia incendi bandiera

L’INVERNO (DEMOGRAFICO) STA ARRIVANDO – LA GRECIA FESTEGGIA LA FINE DEL BAILOUT, MA HA DI FRONTE A SÉ UNA CRISI MOLTO PIÙ GRANDE: QUELLA DELLE NASCITE – DAL 2011 AL 2015 LA POPOLAZIONE È CALATA DI 300 MILA UNITÀ (DA 11,1 MILIONI A 10,8) E SECONDO LE PREVISIONI ENTRO IL 2050 SI RIDURRÀ DEL 25% – IL TASSO DI NATALITÀ È FERMO A 1,3 FIGLI DAL 1994 E SOLO L’ITALIA HA PIÙ ANZIANI. MA NON È (SOLO) COLPA DELL’AUSTERITY…

Giulio Meotti per “il Foglio”

 

tsipras e la merkel xxx028049a

Il bailout greco è appena finito dopo gli anni dell’austerity grazie a 289 miliardi di euro di aiuto e a un altissimo prezzo sociale (27,5 per cento di disoccupazione e un’economia che è il 25 per cento più piccola di quando è iniziata la crisi).

 

Ma un lunghissimo e devastante inverno demografico attende ora la Grecia. Scrive lo Spiegel di questa settimana: “11,1 milioni di persone vivevano in Grecia nel 2011. Nel 2015, erano 10,8 milioni. Secondo le previsioni, la popolazione sarà di 8,3 milioni di persone entro il 2050. Oggi, il 21 per cento dei greci ha più di 65 anni. Nel 2050, saranno un terzo della popolazione”.

 

NEONATI1

E’ falso sostenere che la Grecia sta morendo demograficamente a causa della austerity (sicuramente non ha aiutato). Per trent’anni dopo la guerra civile all’inizio degli anni Ottanta, i valori demografici erano tra i più alti di tutti gli altri paesi europei, 2,2 figli per donna.

 

Poi, dal 1994, il tasso di nascite si è arrestato a quell’1,3 figli. Sul Wall Street Journal di questa settimana, Yannis Palaiologos, giornalista di Ekhatimerini, scrive che “secondo uno studio dell’Università della Tessaglia ci sarà una riduzione del 25 per cento circa della popolazione entro il 2050.

 

grecia incendi

Le prospettive della Grecia sembrano tristi”. Ancora più preoccupante è la previsione dell’agenzia di statistica del paese (Elstat), secondo cui entro il 2080 la popolazione del paese potrebbe scendere a 7,2 milioni.

 

L’allarme è sollevato anche in uno studio intitolato “La popolazione greca sotto assedio”, scritto da Ira Emke-Poulopoulos, professore dell’Università di Parigi, membro dell’Accademia delle scienze di New York e vicepresidente della Società ellenica per gli studi demografici.

 

ATENE PIAZZA SYNTAGMA

E la popolazione della Grecia “continuerà a diminuire costantemente fino alla metà del secolo”, secondo un altro studio dell’Istituto di Berlino per la popolazione e lo sviluppo. Più di un quinto degli abitanti della Grecia (21 per cento) ha più di 65 anni.

 

Solo l’Italia ha una percentuale più alta di persone anziane. Ma i ricercatori tedeschi prevedono che, sulla base delle tendenze demografiche in atto fino a ora, la Grecia avrà “la peggiore proporzione di lavoratori per numero di pensionati in tutta Europa entro il 2050”. Melbourne, con 300 mila greci, è già oggi la terza città greca al mondo dopo Atene e Salonicco.

 

atene partenone

Circa il 20 per cento delle donne greche nate negli anni Settanta rimarrà senza figli, “un livello mai visto dalla Seconda guerra mondiale”, secondo il Centro Wittgenstein per la demografia e il capitale umano globale, con sede a Vienna.

 

Non solo, ma il numero di aborti effettuati in Grecia è aumentato del 50 per cento dall’inizio della crisi economica. Le nascite negli ospedali pubblici, nel frattempo, sono calate del trenta per cento. La Grecia è diventata fra i leader mondiali dell’aborto. Dieci anni fa, ci sono stati 200 mila aborti all’anno su una popolazione di undici milioni, mentre oggi questa cifra è salita a 300 mila.

 

GRECIA TORNA AL BARATTO

Polibio aveva già scritto tutto

“La Grecia nel 2050: un paese di vecchi” ha titolato il quotidiano Ekatimerini, molto attento a raccontare “l’altra crisi”, quella delle nascite. I minori di quattordici anni rappresentano oggi soltanto il 12 per cento della popolazione, meno della metà rispetto a quel 28 per cento che erano nel 1951.

 

syntagma square sullo sfondo

E’ come se il paese vivesse un déjà vu. “Nella nostra epoca”, scriveva lo storico greco Polibio attorno al 150 a.C., “tutta la Grecia è stata caratterizzata da una riduzione nel tasso di natalità e da una generale diminuzione della popolazione, a causa della quale le città sono diventate deserte e le campagne hanno smesso di dare raccolti”.

 

La ragione, secondo Polibio, stava nella decadenza: “Gli uomini erano caduti in un tale stato di indolenza che non volevano più sposarsi, e se si sposavano non volevano fare figli, o al massimo farne uno o due …”.

 

antica grecia

Non è un caso che i tre paesi europei considerati in questi anni a rischio di default – Italia, Grecia e Portogallo – siano anche quelli più travolti dal lungo inverno demografico. Ma per uscire da questa crisi non sembra esserci alcun bailout.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…