1,LO SCANDALO DI BILL COSY COSTRINGE L’AMERICA A UN ESAME DI COSCIENZA COLLETTIVO. GUIDARE UBRIACHI È ORMAI VISTO COME UNA CONDOTTA ASSAI GRAVE E RIPUGNANTE MA LA VIOLENZA A SFONDO SESSUALE È ORMAI QUASI TOLLERATA IN MOLTI AMBITI 2. LE STATISTICHE DICONO CHE UNA STUDENTESSA UNIVERSITARIA SU CINQUE HA SUBITO UN’AGGRESSIONE SESSUALE, MA LE ESPULSIONI DI STUDENTI PER VIOLENZE DI QUESTO GENERE SONO RARISSIME E I PRESIDI PUNISCONO MOLTO PIÙ GRAVEMENTE LE TRUFFE SCOLASTICHE 3. IN GENERALE, SI INDAGA POCO ANCHE SULLE DENUNCE. A NEW ORLEANS, PER ESEMPIO, IL MESE SCORSO È VENUTO FUORI CHE SOLO NEL 14 PER CENTO DEI CASI LE DENUNCE DI AGGRESSIONI SESSUALI SONO SFOCIATE IN VERE INDAGINI DI POLIZIA 4. NELLE CARCERI E NEI RIFORMATORI LO STUPRO È VISTO COME UNA FATALITÀ. SECONDO IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA LO SCORSO ANNO UN RAGAZZO SU DIECI HA SUBITO ABUSI SESSUALI

Nicholas Kristof per il New York Times e “la Repubblica

 

La rabbia e lo sdegno del mondo intero in questi giorni sembrano concentrarsi su Bill Cosby, passato nella mente dell’opinione pubblica da “papà d’America” a potenziale stupratore seriale. Ma tutti noi siamo in difetto. A prescindere dalla veridicità delle accuse contro Cosby (molte donne ormai si sono fatte avanti affermando che il famoso attore le aveva drogate e violentate — nella maggior parte dei casi decenni fa — ma il suo avvocato nega le accuse), è troppo facile vedere tutta la faccenda soltanto come uno scandalo fatto di celebrità, potere e sesso, che riguarda soltanto Cosby. Il problema più generale è una cultura che consente lo stupro. Il problema più generale siamo noi.

Hugh Hefner e Bill CosbyHugh Hefner e Bill Cosby

 

Collettivamente siamo ancora troppo passivi riguardo alla violenza sessuale in mezzo a noi, troppo pronti a trovare giustificazioni, troppo inclini a percepire un elemento di vergogna nel fatto di essere stuprati. Sono tutti atteggiamenti che facilitano la violenza creando una coltre protettiva di silenzio e impunità. In questo senso, siamo tutti complici oggettivi. La rivelazione, sulle pagine della rivista Rolling Stone, di un presunto stupro di gruppo avvenuto in una confraternita dell’Università della Virginia mette in evidenza quanto sia sottile, a volte, la nostra facciata di civiltà.

 

L’articolo racconta di una diciottenne al primo anno di università che va per la prima volta a un party di confraternita, viene condotta al piano di sopra dal ragazzo che l’aveva portata alla festa, e lì viene immobilizzata, picchiata e presa a pugni, e poi stuprata da sette uomini. Un preside di facoltà, intervistato da un giornalino studentesco, ha ammesso che anche quando uno studente dell’università riconosce di aver commesso un’aggressione sessuale, quasi mai si procede all’espulsione, e che l’ultimo caso di studente espulso per stupro risale ad anni fa. Il giornalino studentesco fa notare che l’Università della Virginia tratta le truffe con più severità degli stupri.

oprah winfrey bill cosbyoprah winfrey bill cosby

 

Il problema, anche in questo caso, non riguarda solo un’università, ma la cultura in senso più ampio. È un problema diffuso a tutti i livelli. Questo mese un rapporto dell’ispettorato generale di New Orleans ha rivelato che solo nel 14 per cento dei casi le denunce di aggressioni sessuali sono state seguite da un’indagine.

 

nudi al collegenudi al college

Gli stupri nelle carceri, di cui sono vittime soprattutto uomini e ragazzi, vengono trattati troppo spesso come una barzelletta, invece che un mostruoso problema di diritti umani. Un rapporto del dipartimento della Giustizia l’anno scorso ha scoperto che nei riformatori americani in un anno quasi un ragazzo su dieci ha subito abusi sessuali. In due riformatori questa percentuale è stata del 30 per cento o superiore.

 

Poi c’è il traffico di persone a scopi sessuali. Il National Center for Missing and Exploited Children calcola che ogni anno rimangono vittime di questi abusi negli Usa centomila bambini. Polizia e magistratura spesso rispondono arrestando le vittime — i ragazzini — invece degli sfruttatori.

 

Troppo spesso, fra i ragazzi maschi, la socializzazione implica una visione delle donne come giocattoli. Il risultato è che gli stupratori a volte sono incredibilmente inconsapevoli, non si rendono conto di aver commesso un reato. L’articolo di Rolling Stone racconta che la ragazza violentata all’Università della Virginia due settimane dopo l’accaduto aveva incontrato casualmente il suo principale stupratore. «Cos’è, fai finta di non conoscermi?», le ha chiesto lui tutto allegro. «Volevo ringraziarti per l’altra sera. È stato fantastico». Una studentessa universitaria mi ha mostrato una lettera che le aveva scritto il suo ex fidanzato dopo averla brutalmente violentata. Si scusava per averla costretta ad avere un rapporto sessuale, lasciava intendere che avrebbe dovuto sentirsi lusingata e le proponeva di rimettersi insieme. Prego?

correre nudi al collegecorrere nudi al college

 

Certo, gli esseri umani sono infinitamente complessi e il consenso e la coercizione rappresentano i due estremi di un continuum che scolora in zone grigie. Non dobbiamo ignorare i diritti degli uomini accusati di condotte inappropriate, e spesso può essere impossibile raggiungere la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma restiamo con i piedi per terra. Il problema principale non è un’epidemia di uomini ingiustamente accusati di stupro, ma di donne che subiscono violenze sessuali: fra queste, circa una studentessa universitaria su cinque, secondo la Casa Bianca. Uno studio pubblicato nel 2002 ha scoperto che più o meno il 90 per cento degli stupri commessi all’università è opera di un ristrettissimo numero di stupratori seriali.

terrore al college di Santa Barbara terrore al college di Santa Barbara

 

Negli anni siamo riusciti a cambiare molte norme culturali. Guidare ubriachi non è più visto come una cosa divertente o sciocca, ma soltanto come una cosa ripugnante. Quanto ci vorrà per ottenere una risposta seria a tutte le accuse di stupro? © 2014 New York Times News Service ( Traduzione di Fabio Galimberti)

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...