SCASSAGAZA! HAMAS ROMPE LA TREGUA E RICOMINCIA A SPARARE RAZZI VERSO LE CITTÀ ISRAELIANE, NETANYAHU RISPONDE E PREPARA LE TRUPPE - STOP ALLE TRATTATIVE AL CAIRO - - -

Due palestinesi sono morti nei raid, a migliaia i civili hanno raggiunto i rifugi dell’Onu. Gli stati Uniti hanno espresso preoccupazione per la ripresa delle ostilità - Adesso Hamas sembra prepararsi a una guerra d’attrito: bersagliare le zone a sud del Paese per costringere gli israeliani «ad accettare le nostre condizioni»…

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D.F. per il “Corriere della Sera”

 

israeliani neutralizzano tunnel di hamas israeliani neutralizzano tunnel di hamas

Dodici giorni di calma (con interruzioni), nove ore allo scadere del cessate il fuoco, razzi lanciati da Gaza verso le città israeliane di Beersheba e poi Tel Aviv, i raid dell’aviazione come risposta. Il giorno in più strappato dai mediatori egiziani per trovare un’intesa definitiva non è servito. Nel pomeriggio le fazioni palestinesi hanno ricominciato gli attacchi — Hamas nega ogni responsabilità, il primo colpo sarebbe partito dai gruppuscoli salafiti — e il governo di Benjamin Netanyahu ha richiamato la delegazione dal Cairo: niente negoziati sotto il fuoco.

 

palestinesi catturati 3 palestinesi catturati 3

E luce verde ai raid su Gaza: due palestinesi sono morti nei raid, a migliaia i civili hanno raggiunto i rifugi dell’Onu. Gli stati Uniti hanno espresso preoccupazione per la ripresa delle ostilità.

 

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Adesso Hamas sembra prepararsi a una guerra d’attrito: bersagliare le zone a sud del Paese per costringere gli israeliani «ad accettare le nostre condizioni», come proclama un portavoce: «La responsabilità del fallimento nelle trattative è loro». I rifugi sono stati riaperti in tutte le città a ottanta chilometri dalla Striscia, le batterie anti-missile Iron Dome non erano mai state ritirate, le truppe restano dispiegate attorno al confine. Vicino a una base militare è stato ritrovato il cadavere di David Gordon, 21 anni, di origine americana, aveva combattuto a Gaza nella Brigata Givati, si sarebbe suicidato. Viveva qui senza la famiglia, li chiamano i «soldati soli», era tornato turbato dal conflitto, raccontano i testimoni.

 

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Il quotidiano Yedioth Ahronoth rivela che Netanyahu e John Kerry avevano delineato un piano per ridurre la pressione dell’embargo imposto a Gaza (compresa la riapertura dei valichi), in cambio della promessa americana di sostenere la richiesta israeliana di impedire il riarmo di Hamas e delle altre fazioni. Il segretario di Stato americano sarebbe dovuto arrivare a Gerusalemme la settimana prossima per sostenere la tregua permanente (ora saltata) e mostrare che i rapporti con Netanyahu non sono così brutti come le frecciate reciproche — lasciate trapelare ai giornali — farebbero pensare.

 

animali di gaza city animali di gaza city

Gli egiziani avevano promesso ai palestinesi di organizzare entro un mese una conferenza internazionale di donatori per la ricostruzione, sperano ancora di ottenere un altro cessate il fuoco per continuare i negoziati. I morti a Gaza in un mese di guerra sono oltre 2.000 (due nei raid di ieri), in 100 mila, stimano le Nazioni Unite, hanno perso la casa. Ieri gli abitanti delle zone più colpite durante il conflitto sono dovuti scappare ancora una volta ai primi bombardamenti e hanno cercato riparo nelle scuole dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Il più intransigente tra i leader di Hamas sarebbe stato Khaled Meshal.

 

Vive in Qatar e Abu Mazen, il presidente palestinese che ha perso il controllo di Gaza nel 2007, non è riuscito a convincerlo ad accettare l’intesa. I capi nella Striscia (anche i comandanti dell’esercito irregolare del movimento) sembravano favorevoli a mantenere la calma. «Meshal ha scelto di privilegiare questioni di orgoglio personale — scrive Yossi Melman sul Jerusalem Post — e di sopravvivenza politica agli interessi della sua organizzazione». 

 

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