attimo fuggente

LA SCUOLA DEI FALSI MAESTRI - 3MILA EURO PER COMPRARSI IL DIPLOMA DI INSEGNANTE: IN CALABRIA FALSIFICATI UN CENTINAIO DI ATTESTATI CHE HANNO PERMESSO A FINTI DOCENTI DI INSEGNARE, SENZA AVERNE TITOLO - IL PRECEDENTE DELLO SCORSO ANNO IN ABRUZZO

CLAUDIA OSMETTI per Libero Quotidiano

 

scuola

Quando, nei giorni scorsi, i carabinieri di Cosenza hanno fatto irruzione in una copisteria, hanno trovato un numero sterminato di rotoli di pergamena ammassati in un angolo. Sopra avevano il bollo del ministero dell' Istruzione, minuziosamente riprodotto e (manco a dirlo) illegalmente contraffatto. Su una delle scrivanie erano ancora accesi i computer collegati alle stampanti a colori, il toner era in funzione e il frusciare di carte continuo. Lì, nella periferia della città calabrese, si stampavano falsi diplomi magistrali. A vagonate, tra l' altro.

 

scuola

Sono almeno cento quelli accertati dalle forze dell' ordine, ma l' inchiesta (iniziata nell' autunno del 2016 e tuttora in corso) rischia di scoperchiare un giro molto più grande. Fatto di insegnanti mai abilitati che si abilitavano da soli, pagando fino a 3mila euro per un timbro fasullo e gabbando, con un unico colpo, istituti, genitori e alunni.

 

Quei documenti contraffatti venivano infatti consegnati all' Ufficio scolastico provinciale, magari direttamente alla segreteria del circolo didattico prescelto, e chi sorrideva allo sportello mostrando buste e dichiarazioni entrava nelle graduatorie nazionali. Per finire in cattedra dove lo portava il destino, abilmente beffato in precedenza.

 

scuola

MERITI INESISTENTI Niente merito, nessuna preparazione curriculare, matricole che non tornano e punteggi inventati di sana pianta: i tanti operatori della scuola onesti, che pure ci sono, adesso si trovano alle prese con un esercito di maestri irregolari. Tra di loro c' è un po' di tutto: insegnanti di sostegno ed educatori dell' asilo, docenti delle elementari e istruttori che a conti fatti non potrebbero nemmeno entrare in una classe come bidelli, figuriamoci come professori. Nella bottega cosentina sono stati messi a punto certificati fin dal 2005: chi li ha sbandierati, nel frattempo, è passato dalle supplenze stagionali al posto fisso, alcuni (come il signore che è stato beccato dai militari a Udine) si sono perfino trasferiti al Nord pur di piazzarsi davanti alla lavagna per impartire chissà quale lezione a uno scolaretto ignaro.

 

Al momento in 38 sono stati raggiunti da un avviso di garanzia, un provvedimento di espulsione targato Provveditorato e una sospensione in autotutela da parte del preside di turno. Nella retata sono coinvolti tre licei magistrali per «complicità interne»: uno di questi aveva chiuso i battenti addirittura sedici anni fa, ma ha continuato a sfornare diplomi come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

L' anno scorso a Chieti, in Abruzzo, era scoppiato un caso simile: una scuola abusiva aveva rilasciato, negli anni Novanta, centinaia di diplomi inutilizzabili che avevano mandato al macero (letteralmente) le successive lauree e i master di specializzazione.

Ma la Guardia di Finanza aveva fermato, già nel 2014, ventidue falsi insegnanti in provincia di Foggia che, con in tasca delle autocertificazioni vere quanto i soldi del Monopoli, avevano scalato le graduatorie per il sostegno.

fedeli

 

La magistratura, in quell' occasione, aveva aperto un faldone per truffa aggravata ai danni dello Stato. Ad Avellino (in Campania) a fine 2017 gli inquirenti si erano imbattuti in un andirivieni di mazzette e false attestazioni che aveva toccato anche un rappresentate sindacale del posto.

Al di là dei processi, dei provvedimenti disciplinari e dei codici penali, a farne le spese sono sempre i piccoli che a scuola ci vanno con la cartella sulle spalle e la speranza di imparare qualcosa. Magari non a falsificare il compito in classe per avere una pagella migliore, seguendo l' esempio che danno loro i finti insegnanti in questione.

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…