venezia cinese

SENZA VERGOGNA - A VENEZIA ESPLODE IL CASO DELLE CASE DELL'ATER DATE AI MILIONARI - 12 RICCHISSIMI EREDITIERI E LIBERI PROFESSIONISTI DICHIARAVANO REDDITO ZERO PER AVERE LE CASE POPOLARI AD AFFITTO QUASI GRATIS NEL CENTRO DELLA CITTÀ STORICA - IL GIOCHETTO ERA SEMPLICE, BASTAVA AVERE QUALCHE AMICIZIA IMPORTANTE E FARE UN'AUTODICHIARAZIONE DI POVERTÀ

ElisioTrevisan https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/milionari_case_ater_venezia_mestre-4382789.html

 

venezia

Più che furbetti sono maghi, con circa un milione di euro a testa di risparmi ma fantasmi per l'Ater veneziana. Almeno fino a poco tempo fa, perché ora l'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale ha individuato i 12 casi più eclatanti della Città Metropolitana e ha avviato le pratiche per buttarli fuori dalle case popolari che occupano in barba a chi ha veramente bisogno di un tetto sulla testa.

ater

 

Sono lavoratori autonomi ufficialmente a reddito zero, oppure persone che hanno ereditato una fortuna e altre, ancora, che hanno accolto in famiglia un milionario; inoltre nelle case Ater, soprattutto del centro storico, ci sono pure nomi illustri, entrati molti anni fa forse, secondo i vertici Ater, per amicizie altrettanto influenti.

 

ISOLA SAN SERVOLO VENEZIA

Oltre ai 12 appena individuati, l'Azienda territoriale nel solo Comune di Venezia ha più di qualche decina di casi meno gravi ma per i quali è necessario ugualmente intervenire: affittuari con conti correnti attorno ai 100 mila euro «che devono capire come il patrimonio pubblico sia tale per davvero e non invece un bene cui si ha diritto perché la nonna ci viveva dentro e poi anche la mamma» afferma Raffaele Speranzon, presidente dell'Ater di Venezia da metà dell'anno scorso che ha avviato una campagna di verifiche sui redditi e allo stesso tempo sulle condizioni degli appartamenti, ed ha iniziato a restaurarli per sanare il patrimonio e offrire alle giovani coppie la possibilità di rimanere nella propria città, in particolare nel centro storico di Venezia dove l'esodo di residenti è drammatico.

 

casa a santa marta venezia

DEVONO ANDARSENE - Ora i 12 residenti individuati hanno 24 giorni di tempo per eventualmente mutare la propria condizione e poi, «applicando la legge regionale, procederemo con gli sfratti - annuncia il presidente -. E d'altro canto ci si chiede come facciano a non aver traslocato da tempo di propria iniziativa continuando invece ad abitare accanto a nuclei familiari che vivono con un'Isee annuo al di sotto di 20 mila euro (l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente)». Questa è la situazione della maggior parte di chi vive nelle case Ater ha spiegato il presidente Speranzon intervenuto l'altra sera a una serata del Rotary Venezia Mestre, guidato da Claudio Scarpa, che ha dedicato l'anno sociale all'emergenza povertà.

 

venezia

Cos'è cambiato rispetto a qualche anno fa quando i maghi riuscivano indisturbati a nascondersi tra i poveri? La determinazione del nuovo presidente e l'occasione: «Fino a due o tre anni fa era sufficiente un'autocertificazione della condizione economica per ottenere un alloggio e poi era molto complicato controllare la veridicità delle affermazioni sottoscritte - spiega Raffaele Speranzon -. Ora invece possiamo triangolare i dati: Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, conti correnti, proprietà immobiliari, auto di lusso e via di seguito. Per sfuggirci uno non deve dichiarare alcun reddito, non avere un conto in banca e non può spendere un centesimo. Si può fare ma è molto difficile».

VENEZIA FOTO REALIZZATA CON UN SOFTWARE DELLA SOCIETA RUSSA AIRPANO

 

Il presidente dell'Ater veneziana riassume in una frase il suo programma: «Linea dura, rigida ma con una dose di buon senso». Duri e rigidi con chi è assolutamente fuori di ogni livello di reddito accettabile e dignitoso nei confronti della maggior parte degli ospiti, e allo stesso tempo equilibrati con la gran parte dei nuclei familiari che sono di poco sopra i limiti ammessi.

venezia

 

«Ci sono molti abitanti dei nostri appartamenti, soprattutto anziani, che superano di poche migliaia di euro il limite dei 20 mila euro di reddito Isee. E per questi sto discutendo con la Regione Veneto per capire quale sia il limite vero, superato il quale sia opportuno buttare fuori la gente. Perché in primo luogo non sono benestanti, anzi, e poi rischierei di avere 1500 appartamenti improvvisamente vuoti, rimarrei senza tutti quei canoni, e dovrei restaurarli tutti per poterli rimettere a reddito».

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)