corso francia carminati

LA SERA ANDAVAMO A CORSO FRANCIA – IL PUNTO DI RITROVO PER TUTTI I CARMINATI-BOYS DI ROMA ERA LA STAZIONE DI SERVIZIO DI CORSO FRANCIA - IL BENZINAIO DELL’EST PARLA COME LA MALA ROMANA: ‘’SE NE SONO “BEVUTO” UN ALTRO?’’

Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera

 

MASSIMO CARMINATI MASSIMO CARMINATI

L’ufficio di Massimo Carminati è rimasto aperto. 
Affari sporchi, criminali a piede libero, omertà. 
Stazione di servizio Eni (ex Agip), corso Francia. 
Anche la banda che truffava la Marina Militare veniva a riunirsi qui. 
 

Ma che razza di fogna a cielo aperto è questo posto? Sopra, le palazzine borghesi di Vigna Stelluti. Laggiù, nel riverbero del parabrezza rigato dalla pioggia, le luci dei Parioli. Il cavalcavia della via Olimpica. Traffico. Clacson. Metà pomeriggio. 
Bisogna cercare di attaccare bottone con uno dei dipendenti (i proprietari del distributore, Giovanni e Roberto Lacopo, sono già stati arrestati dieci giorni fa nell’inchiesta su «Mondo di Mezzo»). 
«Il pieno?». 
No, venti euro... 
 

CARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTACARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTA

Il benzinaio è basso, robusto, ha un lieve accento straniero (Europa dell’Est). Il benzinaio li conosceva, li vedeva. 
«Ma non ho mai sentito i loro discorsi... Anche perché poi...». 
Poi? 
«Nessuno di noi si avvicinava a Carminati». 
L’ultimo che hanno arrestato, poche ore fa, è un certo Massimo Perazza... 
«Boh, mai sentito». 
Massimo «il Romanista». 
«Ah... Davvero ne hanno bevuto un altro?» ( curioso: il benzinaio straniero usa il linguaggio antico della mala romana ). 
 

STEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELENSTEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELEN

Ma perché stanno tutti qui? 
«Qui passa gente cattiva e gente buona, avvocati e attori, spacciatori e politici». 
Il benzinaio adesso pensa: questo sta facendo troppe domande. Ma più veloce del suo sospetto è la voce rauca del collega, che urla: «Abel! Fatte i cazzi tuoi! Lavora e zitto...». 
 

Senza rendersene conto, il benzinaio ha ripetuto la teoria di Carminati sul «Mondo di Mezzo», con cui i carabinieri del Ros hanno poi battezzato la loro indagine. Carminati, ignaro della cimice, la spiegò al suo braccio destro, Riccardo Brugia (era il 13 dicembre del 2012). «Ci stanno, come si dice, i vivi sopra e i morti sotto. E noi stiamo nel mezzo. Perché ci sta un mondo, un Mondo di Mezzo, in cui tutti si incontrano. E tu dici: come è possibile che io domani posso stare a cena con Berlusconi?». 
 

Se uno è a corto di immaginazione, una sosta di mezz’ora in questa piazzola spiega abbastanza. Calciatori e ufficiali della Marina, ex Nar e avvocati rampanti, commercialisti di rango e attrici famose, mamme con capelli biondo Roma-Nord e autisti peruviani. Tutti passano da qui, ma non tutti vanno subito via. 
 

matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  8matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 8

Lì, all’inizio della piazzola, sulla sinistra, c’è l’autolavaggio dove Carminati incontra Paolo Pozzessere, fino a pochi mesi prima direttore commerciale e responsabile delle commesse all’estero di Finmeccanica.

 

E sempre lì, mentre le spazzole ronzanti rendono complicato l’ascolto delle intercettazioni, «Er cecato» riceve la visita di due agenti infedeli non ancora identificati — giunti a bordo di un’Alfa Romeo 156 colore grigio, targata CJ601GF e intestata alla Questura di Roma — che lo avvertono: «Attento, stai sotto indagine...». 
 

Accanto all’autolavaggio, c’è il bar. 
Tavolini illuminati male. Sul bancone alcuni quotidiani ripiegati sulle pagine che hanno la testatina «Mafia Capitale». C’è un tipo ossuto, cinquant’anni, basette bianche e folte, che sta dicendo ad un altro: «Oh, io avrei un albergo da vendere...». 
 

matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  6matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 6

Entra Renzo Arbore. Va diritto al bagno (fuori stanno facendo il pieno alla sua Jaguar). Saluta, esce. 
Entravano anche altri. 
Quelli arrestati all’alba e che avrebbero frodato oltre 7 milioni di euro all’Erario grazie all’acquisto di almeno 11 milioni di gasolio destinati ad una nave affondata. E quelli che lividi e con le costole rotte, convinti da Matteo Calvio detto «spezzapollici», il ceffo al quale Carminati aveva affidato il settore «recupero crediti», venivano a pagare gli interessi dei soldi prestati a strozzo.

 

Poi entrava Giovanni De Carlo detto «Giovannone», il capobastone di Ponte Milvio, che si faceva bello per aver ospitato a casa sua Belen e il marito, e a turno entravano, sono entrati tutti gli altri, i capi e i capetti che controllano il crimine in questa città: i «napoletani» di Michele Senese, i calabresi, gli ultimi fantasmi della banda della Magliana, i Casamonica padroni di Roma-Est. 
Entravi: e loro stavano lì. 
 

ARRESTO DI PAOLO POZZESSERE ARRESTO DI PAOLO POZZESSERE

Magari Carminati stava dicendo al suo compare Brugia di aver ordinato due pistole Makarov calibro 9 silenziate, «quelle che fanno “clack” e che prima che se ne accorgono, poveracci, s’è già allargata la macchia del sangue». O magari invece a parlare era proprio il proprietario della stazione di servizio, Giovanni Lacopo, perché lui lo conosceva un carrozziere a cui chiedere qualche saldatura per poi poter nascondere nell’auto soldi e droga. 
 

Uscendo dal bar, subito sulla destra, c’è il bancomat della Banca del Fucino. Poi quattro vetrine di Blockbuster. Ma laggiù Carminati non ci arrivava mai. Gli piaceva stare qui, all’ingresso del bar. 
 

renzo arbore si dissetarenzo arbore si disseta

È un eccellente osservatorio. Chi sale verso la via Cassia e chi scende verso il centro deve passare davanti a questa stazione di servizio. 
Anni da terrorista, da bandito, da latitante. Alla fine ti accorgi di cose che ad altri sfuggono. 
 

Quello che passa sempre con la Maserati: chi è ? Come li fa i soldi? Un giorno disse: «Vedo movimenti strani... certi in borghese... e moto che girano, salgono, vanno sulla Cassia, riscendono, fanno il giro e ritornano...» (due giorni dopo, in via Gradoli, lo scandalo che travolse l’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo). 
 

Uno schifo di posto, questo bar. Con un caffè squisito (Carminati non consumava alcolici ma solo caffè), che però è meglio bere in fretta. 
S’affaccia uno: « A bello... ma che è tua a’ Giulietta? Ce da impiccio, spostala... anzi, fatte un giro, damme retta ». 

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…