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«Presto i vostri nomi spariranno dopo che avremo cancellato i vostri siti e, Allah volendo, saprete che quello che stiamo dicendo è la verità». L' Isis dichiara guerra alla Silicon Valley, prendendo di mira Facebook e Twitter. In un video di 25 minuti, lo Stato islamico minaccia direttamente Mark Zuckerberg e Jack Dorsey. E gli avvertimenti arrivano proprio mentre la Casa Bianca assolda la Silicon Valley, Hollywood e l' industria pubblicitaria di Madison Avenue per combattere lo Stato islamico sui social network e sui media.
L' obiettivo è di mettere a punto una contro narrativa e di fermare la propaganda jihadista sul web. Il video dal titolo «Flames of the Supporters», pubblicato dal gruppo di hacker affiliato all' Isis che si fa chiamare «Sons of the Capliphate Army» punta il dito contro Zuckerberg e Dorsey per la chiusura degli account sospetti.
zuckerberg
Per Zuckerberg si tratta della prima minaccia dell' Isis che aveva già preso di mira Twitter, nel 2014, minacciando di morte l' ex a.d. Dick Costolo. «A Marc e Jack, fondatori di Twitter e Facebook, e al loro governo crociato. Annunciate quotidianamente di aver sospeso molti account. A voi diciamo: è questo tutto quello che potete fare. Non siete al nostro livello», recita uno dei messaggi, insieme a molti dati su account hackerati. Il gruppo rivendica infatti di aver hackerato più di 10mila account Facebook, oltre 150 gruppi Facebook e più di 5mila account Twitter.
jack dorsey twitter
