zonin consoli

ECCO COME SONO STATE AFFONDATE VENETO BANCA E POP VICENZA - SOLDI AD AMICI SENZA VALUTAZIONI OBIETTIVE E TITOLI CHE SALGONO IN MODO ARTIFICIALE - IL FUNZIONARIO DELLA VIGILANZA DI BANKITALIA, LUIGI AMORE, CHE HA FIRMATO LA PRIMA VERIFICA DEL 2001 SU POP VICENZA, È STATO POI ASSUNTO DALLA POPOLARE COME RESPONSABILE DELL'AUDIT…

Walter Galbiati per “la Repubblica”

GIANNI ZONIN E VINCENZO CONSOLIGIANNI ZONIN E VINCENZO CONSOLI

 

Vent' anni fa, tra il 1996 e il 1997, salivano quasi contemporaneamente ai vertici della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. E insieme nel 2015, uno a luglio l' altro a novembre, se ne sono andati. Non certo per loro libera scelta, perché lì, sul trono dei crediti del Nord Est, avrebbero voluto rimanerci ancora. Vincenzo Consoli è stato per 18 anni il dominus incontrastato dell' istituto di Montebelluna, Luigi Zonin per 19 anni il re di Vicenza.

 

VINCENZO CONSOLIVINCENZO CONSOLI

Due storie, le loro e quelle delle banche su cui hanno fatto il bello e il cattivo tempo, che si intrecciano per i modi con cui le hanno portate al dissesto, sotto gli occhi delle autorità che avrebbero potuto intervenire. Consoli e Zonin sono stati travolti dai prestiti che loro stessi hanno concesso, spesso ad amici e senza valutazioni obiettive, perché anno dopo anno si sono trasformati in sofferenze che hanno eroso il patrimonio delle loro banche. Un patrimonio, per di più, che non sempre era vero capitale, perché in non pochi casi le azioni che le due banche emettevano per rafforzarlo venivano sottoscritte dai correntisti finanziati dalla stessa banca. Era solo un circolo vizioso.

 

VINCENZO CONSOLIVINCENZO CONSOLI

Perfino il prezzo veniva confezionato ad hoc. Nel 2014, secondo le stime interne, il titolo della Vicenza era valutato 62,5 euro e quello di Veneto Banca 39,5: due anni dopo, il Fondo Atlante ricapitalizzerà entrambe le banche a 10 centesimi per azione, lasciando sul lastrico 88mila soci di Consoli e 111mila di Zonin.

 

Il loro potere è durato a lungo perché non hanno mai detto no a chi in cambio di soldi era disposto ad aiutarli. Il credito facile di Veneto Banca è andato a beneficio di nomi celebri come Alitalia, il gruppo Boscolo, l' Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone, la Lotto sport, nonostante avessero situazioni finanziarie traballanti. Tra i politici, hanno avuto fidi l' ex governatore del Veneto e ministro Giancarlo Galan e nel 2012 (ben 7,6 milioni di euro) Denis Verdini coi quali l' allora deputato di Forza Italia aveva potuto coprire temporaneamente i debiti delle sue società editoriali e immobiliari.

montebello proteste sotto la villa di zonin montebello proteste sotto la villa di zonin

 

Qualche benficio è poi ricaduto in famiglia: nel 2005 la moglie di Consoli ha acquistato una villa in Sardegna a Baia Chia da una società di Gino Zoccai, l' imprenditore orafo di Thiene, protagonista del crack della compagnia aerea Volare, che aveva avviato una iniziativa immobiliare, finita poi male, finanziata per 8,5 milioni proprio da Veneto Banca.

 

Il velo sull' operato di Consoli lo alza Banca d' Italia, ma solo nel 2013 e nonostante Via Nazionale avesse già seguito da vicino l' espansione dell' istituto di Montebelluna. L' ispezione della vigilanza denuncerà un miliardo di sofferenze e incagli in più rispetto a quanto dichiarato nei bilanci, aprendo una voragine nei conti. Nel 2013 Veneto Banca perderà 96 milioni di euro, l' anno dopo 968 milioni.

gianni zonin stefano dolcettagianni zonin stefano dolcetta

 

Banca d' Italia scopre anche i finanziamenti ai soci per sottoscrivere gli aumenti di capitale. Tra questi figurano nomi importanti: Ivana Martino, moglie dello storico azionista della Bim Pietro D' Aguì, il consigliere della banca Gianfranco Zoppas, Giampiero Samorì e Giuseppe Stefanel. Ma le multe e le annotazioni della Banca d' Italia non disarcionano Consoli che da amministratore delegato diventa incredibilmente direttore generale. A gennaio 2015 arriva poi l' ispezione Consob e a febbraio la procura di Roma, che perquisisce la banca e pone fine all' era Consoli, arrestandolo nell' agosto 2016 per ostacolo alle autorità di vigilanza e aggiotaggio.

 

BANCA NUOVA PALERMO ZONINBANCA NUOVA PALERMO ZONIN

Zonin, invece, che non è nato a Matera come Consoli, ma è di Gambellara, in provincia di Vicenza, non è finito in carcere, non ha subito sequestri, nonostante sia accusato degli stessi reati. L' inchiesta che lo riguarda, però, non è condotta dai magistrati della Capitale, ma dalla procura della sua città, Vicenza, dove ha saputo creare una Il libro soci e i prestiti concessi da Zonin non sono tanto diversi da quelli di Veneto Banca.

 

Attraverso operazioni chiamate "baciate", anche Zonin finanziava i clienti disposti a sottoscrivere le azioni degli aumenti di capitale. Fin dal 2008 clienti storici come i fratelli Ravazzolo, Piergiorgio Cattelan, Ambrogio Dalla Rovere, Francesco Rigon avevano credito e remunerazioni garantite in cambio di acquisti di titoli. Il giochetto si espande anche fuori dal Veneto, quando Zonin apre una filiale in Piazza Venezia a Roma: i nuovi clienti sono il gruppo Degennaro, Bufacchi, Torzilli e il gruppo Marchini, riconducibile ad Alfio Marchini, candidato sindaco a Roma, le cui società hanno ricevuto 130 milioni, di cui 75 iscritti come "incagli" e difficili da recuperare.

BANCA POPOLARE DI VICENZA BANCA POPOLARE DI VICENZA

 

Zonin non si risparmia nulla ed elargisce a piene mani a società riconducibili a lui o alla sua famiglia, che complessivamente ricevono tra il 2013 e il 2015 finanziamenti per 181,4 milioni. E ai consiglieri della Vicenza? A Nicola Tognana prestiti per 81,3 milioni, 45,8 a Giovanni Fantoni, 33,1 a Giuseppe Zigliotto, 30 a Giovanna Dossena e così via.

 

Per anni nulla ha scalfito il potere di Zonin. Solo l' ispezione della Bce del 2015, dopo le perdite di bilancio per 750 milioni del 2014, ha aperto un varco. Il motivo è da ricercare nella tela creata abilmente dal presidente. Il funzionario della Vigilanza di via Nazionale, Luigi Amore, che ha firmato la prima verifica di Bankitalia del 2001, è stato assunto dalla Popolare come responsabile dell'Audit.

 

bankitalia big bankitalia big

Nel 2008 è arrivato Mario Sommella, assunto come addetto della Segreteria generale dell' istituto, lo stesso ruolo che aveva ricoperto in Banca d' Italia. Nel 2013 Zonin ingaggia alle relazioni istituzionali Gianandrea Falchi, già membro della segreteria quando governatore era Mario Draghi. Allo stesso modo Andrea Monorchio, dopo tredici anni come Ragioniere generale dello Stato, sarà nominato nel cda fino a divenirne vicepresidente nel 2014. Dalla magistratura arriva in banca l' ex procuratore Antonio Fojadelli e dalla guardia di Finanza, Giuseppe Ferrante, ex capo del tributario di Vicenza. Ora i silenzi assensi che hanno avvolto le due Popolari venete per vent' anni presentano il conto. E a pagarlo toccherà ai contribuenti.

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)