MEDIO ORIENTE, ALTO CAOS - MOLINARI SPIEGA PERCHE' L’ARABIA SAUDITA ACCUSA IL QATAR DI SOSTENERE IL TERRORISMO DI AL QAEDA E ISIS - INTERESSI GEO-POLITICI, PETROLIO, DIVISIONI RELIGIOSE TRA I SUNNITI: LA COALIZIONE ANTI DOHA DEI PAESI DEL GOLFO AVRA’ RIPERCUSSIONI ANCHE PER NOI...

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MAURIZIO MOLINARI MAURIZIO MOLINARI

Maurizio Molinari per la Stampa

 

Pollo con il riso, fagioli e tè. Poco dopo le 21 la cena dell' Iftar segna il Ramadan nella grande moschea di Monte Antenne, a Roma, con i fedeli intenti a discutere il tema che più li inquieta: la disputa nel Golfo determinata dalla decisione dell' Arabia Saudita di rompere ogni legame con il Qatar accusandolo di «sostenere i terroristi».

 

Per comprendere perché in quest' angolo di Europa, il Qatar conti più del Russiagate, della Brexit e del populismo bisogna ascoltare immigrati, piccoli commercianti e fedeli in arrivo da Maghreb e Sahel che in modi diversi ma con pari enfasi affermano un concetto: «In gioco c' è l' identità dell' Islam, lo scontro può innescare una guerra».

FEDELI IN PREGHIERA ALLA MOSCHEA DI ROMA FEDELI IN PREGHIERA ALLA MOSCHEA DI ROMA

 

La contesa sull' identità dell' Islam si deve al fatto che Arabia Saudita e Qatar incarnano correnti rivali dei sunniti - ovvero l' 80 per cento dei musulmani - perché i salafiti si riconoscono in Riad e i Fratelli musulmani in Doha.

ITALIA ISLAM 1 ITALIA ISLAM 1

 

Tanto gli uni quanto gli altri si richiamano alle origini dell' Islam ma con intenzioni opposte: i salafiti per rafforzare la fede preservando gli Stati arabi formatisi negli ultimi cento anni, i Fratelli musulmani per abbatterli unificando l' intero Islam.

 

FRATELLI MUSULMANI FRATELLI MUSULMANI

Lo scontro è sull' assetto politico del mondo sunnita: Riad è il simbolo di chi vuole conservare quello esistente, Doha di chi punta a rivoluzionarlo.

 

L' ideologia dei Fratelli musulmani, fondati da Hassan el-Banna nel 1928, è considerata da grande parte degli Stati arabi la fonte della deviazione teologica che ha portato a generare Al Qaeda, lo Stato Islamico (Isis) e la galassia dei gruppi jihadisti che praticano e si identificano nelle forme più efferate di violenza.

 

Se a ciò aggiungiamo che Riad guida l'Opec del greggio in affanno e Doha possiede il più grande giacimento di gas naturale, che gli Abdulaziz sauditi e gli al-Thani qatarini sono da sempre tribù rivali nella Penisola arabica nonché in conflitto sulla discendenza da Muhammad ibn Abd al-Wahhab, fondatore nel XVIII secolo del moderno fondamentalismo, non è difficile concludere che la disputa investe ogni tassello del mosaico sunnita.

training isis 2 training isis 2

 

Se tutto ciò comporta il pericolo di un conflitto regionale è per la composizione degli opposti schieramenti.

 

L' Arabia Saudita ha tagliato ogni collegamento terrestre, aereo e marittimo con Doha, creando una coalizione anti-Qatar a cui aderiscono Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Egitto, Giordania e Yemen mentre sul fronte opposto gli al-Thani hanno ricevuto l' immediato sostegno dell' Iran degli ayatollah, che gli ha offerto tre porti sul Golfo per continuare a commerciare con il resto del mondo, e della Turchia di Recep Tayyp Erdogan, che ha promesso l' invio di contingenti militari a difesa dell' Emiro.

ERDOGAN ERDOGAN

 

Se il legame del Qatar con l' Iran è cementato dallo sviluppo degli stessi giacimenti di gas naturale nel Golfo, con la Turchia invece la convergenza è sul sostegno ai Fratelli musulmani testimoniata dal comune impegno a favore di Hamas a Gaza come dell' ex presidente Mohammed Morsi in Egitto.

 

Al momento Riad punta a piegare Doha chiedendo l'«espulsione di 12 gruppi e 59 individui terroristi», ovvero legati ai Fratelli musulmani, e ciò può innescare confronti militari per procura fra i due Paesi lì dove sostengono milizie rivali: in Siria e Libia.

 

Qatar - Emiro Tamim Bin Hamad Al Thani 3 Qatar - Emiro Tamim Bin Hamad Al Thani 3

Ma il pericolo maggiore riguarda il coinvolgimento dell' Iran: i sauditi accusano le unità speciali della «Forza Al Qods» dei pasdaran di Teheran di difendere il palazzo dell' Emiro ovvero di essersi insediati a ridosso delle loro frontiere.

 

E ancora Abu Dhabi e Riad accusano al-Thani di aver versato in aprile 700 milioni di dollari agli hezbollah sciiti iracheni e 300 milioni a gruppi jihadisti siriani - in entrambi i casi consegnati in dozzine di valigette portatili - con l' intento apparente di ottenere la liberazione di 50 ostaggi e quello reale di finanziare in segreto «chi persegue la demolizione degli Stati arabi».

 

re salman scala mobile dorata re salman scala mobile dorata

Le scintille fra Riad e Doha minacciano di incendiare il Golfo, ma investono anche l' Occidente, per tre motivi. Primo: il Qatar ha forti legami tanto con gli Stati Uniti - ospita dal 2002 ad Udeir la più grande base militare Usa in Medio Oriente - che con l' Europa, a causa degli ingenti investimenti economici e finanziari.

 

Secondo: in Europa esistono network di istituzioni religiose - moschee e scuole coraniche - tanto dei salafiti quanto dei Fratelli musulmani riproponendo nelle singole nazioni le aspre rivalità che si originano dalla Penisola arabica.

 

Terzo: i Fratelli musulmani ottennero in Egitto con la presidenza Morsi un riconoscimento da parte dell' amministrazione Obama che gli ha consentito di legittimarsi e rafforzarsi presso alcuni governi.

MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO JOHN KERRY E MOHAMMED MORSI jpeg JOHN KERRY E MOHAMMED MORSI jpeg MUSULMANI IN PREGHIERA A NAPOLI MUSULMANI IN PREGHIERA A NAPOLI

 

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