TASSISTI O SCAFISTI? - DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO UNA TRENTINA I TASSISTI O NOLEGGIATORI ARRESTATI DALLA POLIZIA TEDESCA PER AVER PORTATO CLANDESTINI IN GERMANIA – IL PROBLEMA È CHE LA LEGGE ITALIANA NON OBBLIGA A CONTROLLARE L’IDENTITÀ DEL CLIENTE

Eleonora Vallin per "La Stampa"

 

taxitaxi

Decine di tassisti e conducenti di auto a noleggio italiani sono stati arrestati in Germania con l’accusa di traffico di clandestini e di favoreggiamento dell’immigrazione. Con auto e furgoncini avrebbero accompagnato oltre le Alpi centinaia di migranti, alcuni senza regolare permesso di soggiorno.

 

I primi arresti risalgono ancora al 2013 ma il caso è divenuto cronaca pochi giorni fa con la notizia del fermo e della carcerazione di Alessio Tavecchio, autonoleggiatore vicentino, bloccato dalla polizia tedesca con a bordo dieci profughi siriani e ancora detenuto dopo un mese e mezzo a Hof in Alta Baviera. «Come facevo a sapere chi erano? Non ho commesso alcun reato, ho solamente fatto il mio mestiere» ha dichiarato in sua difesa Tavecchio. «Era il suo lavoro - spiegano i familiari sul Giornale di Vicenza -: un giorno ad Aosta, uno in Danimarca, poi a casa fino al nuovo ingaggio». Ma il caso non è isolato.

taxitaxi

 

Sono stati fermati a Rosenheim, sempre in Baviera, dalle Audi bianche della Bundespolizei, a fine luglio anche Giancarlo Flaminio, vicentino di 72 anni e i due padovani Marco Santi e Fabio Forin. La comitiva era composta da tre mezzi e nei cassoni degli autocarri sono stati scoperti 25 siriani arrivati in Veneto dopo uno sbarco a Lampedusa. E qualche giorno prima erano finiti nei guai anche due bresciani: le due auto su cui viaggiavano erano occupate da profughi siriani sbarcati in Sicilia. I due, un operaio e un manovale, avrebbero trasportato i clandestini da Brescia a Monaco, intascando 600 euro a viaggiatore.

 

taxitaxi

Il console d’Italia a Monaco di Baviera, Filippo Scamacca del Murgo, ha precisato che «il fenomeno riguarda tutta Italia e dura da tempo. Abbiamo visto tassisti da Milano e Roma. Uno in particolare, nel 2013, partendo proprio dalla capitale ha mosso parecchie persone». «Non c’è un’associazione, non siamo al livello degli scafisti - spiega il console - siamo di fronte a singoli individui che in buona fede e per guadagno, accettano di accompagnare queste persone, ignorando gli accordi di Schengen». «Ma opportuno informare - aggiunge - che è reato portare qui persone che non hanno diritto di risiedere in Italia o in Germania».

 

POLIZIA TEDESCAPOLIZIA TEDESCA

Secondo alla Bundespolizei i casi di immigrati irregolari in Germania sono esplosi: erano 47 persone a gennaio 2014, salite a 87 in aprile, 143 in maggio a 558 ad agosto 2014. Stando invece al monitoraggio del consolato sarebbero una trentina i tassisti e autonoleggiatori fermati solo quest’anno. Con pesanti conseguenze. «Il fermo richiede l’accertamento - racconta del Murgo - poi le autorità stabiliscono se ci sono gli estremi per procedere. La libertà è su cauzione, poi c’è il processo penale». Dove si rischiano da tre a dieci anni.

 

«Le leggi tedesche sono più severe delle nostre - sottolinea Mauro Ferri, presidente Anitrav, Associazione noleggio con conducente - otto mesi fa hanno bloccato due nostri associati, uno di Brescia e uno di Milano. Sono stati in cella di isolamento per 24 ore; poi interrogati senza la presenza dell’avvocato; trattati come delinquenti anche se stavano facendo il loro lavoro. La cauzione è costata 5mila euro, poi c’è l’attesa del giudizio. Ma nessuno è ancora a processo».

UN CAMPO PROFUGHI IN SIRIA UN CAMPO PROFUGHI IN SIRIA UN CAMPO PROFUGHI IN SIRIA UN CAMPO PROFUGHI IN SIRIA

 

«La legge italiana - precisa Ferri - non prevede l’identificazione della persona trasportata. Tutto avviene con prenotazioni informatiche e telefoniche. E un tassista non può rifiutare un servizio». «Non è obbligatorio sapere chi portiamo - conferma Pierpaolo Campagnolo presidente dalla Cooperativa tassisti vicentini -. Quando il cliente è presentabile e paga nessuna legge ci impone di chiedergli l’identità. Lo stesso vale per il noleggio con conducente. Molti dei profughi che si sono allontanati dalla città li abbiamo accompagnati noi in stazione o a Milano». Ma il fenomeno non riguarda solo la Germania ma altri paesi del Nord Europa, e sempre per il trasporto di immigrati clandestini. Il consolato italiano invita dunque ad accertare l’identità dei trasportati, sottolineando «appoggio le famiglie e alle persone che si trovano in difficoltà».

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…