TE LA DO IO LA SCUOLA! – IN BANGLADESH 1 MILIONE DI BAMBINI LAVORANO NELLE FABBRICHE ABUSIVE PER PRODURRE I NOSTRI VESTITI – 10 EURO AL MESE, UN POMERIGGIO LIBERO A SETTIMANA, SI INIZIA ALL’ALBA E SI FINISCE AL TRAMONTO IN CONDIZIONI IGIENICHE E DI SICUREZZA IMBARAZZANTI! -

A poco è servito l’incendio di una fabbrica vicino a Rana Plaza in cui nel 2013 morirono 1,100 persone, in maggioranza donne: le fabbriche abusive continuano a non rispettare gli standard minimi di sicurezza come possedere un estintore o un impianto elettrico a norma…

Condividi questo articolo


Isabel Hunter per http://www.dailymail.co.uk

 

una fabbrica abusiva vicino a dhaka una fabbrica abusiva vicino a dhaka

Claudio Montesano Casillas, un fotografo italo-messicano di base a Dacca, Bangladesh, ha fotografato le terribili condizioni in cui i bambini bengalesi sono costretti a lavorare nelle fabbriche abusive della capitale. Piccole aziende con un massimo di 15 dipendenti che producono indumenti per il mercato locale ma anche, in maniera indiretta, per i grandi marchi della moda.

 

una bambina in una fabbrica di jeans una bambina in una fabbrica di jeans

I baby-dipendenti di queste fabbriche lavorano dall’alba a ben dopo il tramonto per sei giorni a settimana più metà giornata nel “giorno di riposo”, i loro compiti sono ricamare, applicare paillettes, tingere tessuti e pulire i macchinari. Ovviamente per loro la scuola è destinata a rimanere un sogno e molti di loro dormono, si lavano e mangiano proprio sul posto di lavoro o in case molto vicine alla propria fabbrica.

un bambino e la sua macchina da cucire un bambino e la sua macchina da cucire ragazzi bengalesi al lavoro ragazzi bengalesi al lavoro shanta una bambina di 11 anni che lavora gia da un anno shanta una bambina di 11 anni che lavora gia da un anno pantanoli prodotti in una fabbrica abusiva del bangladesh pantanoli prodotti in una fabbrica abusiva del bangladesh le lavoratrici producono circa 100 capi in un giorno le lavoratrici producono circa 100 capi in un giorno inquinamento provocato dalle fabbriche abusive di dacca inquinamento provocato dalle fabbriche abusive di dacca i ragazzi si lavano e dormono in fabbrica i ragazzi si lavano e dormono in fabbrica i lavoratori nelle fabbriche abusive vivono nel posto di lavoro i lavoratori nelle fabbriche abusive vivono nel posto di lavoro in bangladesh lavorano 1 milioni di bambini tra i 10 e i 14 anni in bangladesh lavorano 1 milioni di bambini tra i 10 e i 14 anni il pannello elettrico di una fabbrica di vestiti in bangladesh il pannello elettrico di una fabbrica di vestiti in bangladesh i bambini hanno solo un pomeriggio libero a settimana i bambini hanno solo un pomeriggio libero a settimana a dacca sorgono centinaia di fabbriche abusive di vestiti a dacca sorgono centinaia di fabbriche abusive di vestiti ragazzi al lavoro ragazzi al lavoro una fabbrica legale del bangladesh una fabbrica legale del bangladesh manichini fuori da un negozio di dacca manichini fuori da un negozio di dacca

 

Secondo i dati dell’Unicef ci sono circa un milione di bambini tra i 10 e i 14 anni che lavorano nelle oltre 7mila fabbriche abusive del Bangladesh. Lo stipendio medio è di 9 euro e  25 centesimi al mese, 16 euro per chi è fortunato. A poco è servito l’incendio di una fabbrica vicino a Rana Plaza in cui nel 2013 morirono 1,100 persone, in maggioranza donne: le fabbriche abusive continuano a non rispettare gli standard minimi di sicurezza come possedere un estintore o un impianto elettrico a norma.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…