1. IL TRIO COMPOSTO DA MARTINA LEVATO, ALEXANDER BOETTCHER E IL LORO COMPLICE ANDREA MAGNANI, FORMAVA UNA VERA E PROPRIA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
2. PER I PM, L’OBIETTIVO DEL GRUPPO NON ERA SOLO AGGREDIRE PIETRO BARBINI, SFREGIATO CON L’ACIDO IL 28 DICEMBRE 2014, MA “PURIFICARE IL CONNUBIO” TRA LA LEVATO E BOETTCHER
3. QUALSIASI UOMO AVESSE AVUTO CONTATTI CON LA GIOVANE DOVEVA ESSERE PUNITO. AL PUNTO CHE CI SAREBBERO STATI ALMENO ALTRI QUATTRO NOMI IN LISTA DOPO BARBINI
4. L’ACCUSA DEI MAGISTRATI: “CHI SCRIVE HA AVUTO A CHE FARE CON MAFIOSI, ’NDRANGHETISTI, RAPINATORI A MANO ARMATA, TERRORISTI PRONTI A UCCIDERE PERSONE INERMI, ASSASSINI DI PROFESSIONE. EBBENE, MAI SI È AVVERTITA UNA PERCEZIONE DI COSÌ INTENSO PERICOLO”

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Da www.corriere.it

 

alexander boettcher in tribunale alexander boettcher in tribunale

Martina Levato e Alexander Boettcher, la cosiddetta `coppia diabolica´, e Andrea Magnani, il complice, già detenuti per le lesioni gravissime causate con l’acido al ventiduenne Pietro Barbini formavano una vera e propria banda. È questa la conclusione a cui sono giunti gli investigatori della Polizia di Stato che la mattina del 18 aprile hanno recapitato ai tre un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano.

 

Secondo le risultanze delle indagini, coordinate da Alberto Nobili e Marcello Musso, i tre avrebbero costituito una vera e propria associazione per delinquere responsabile dell’aggressione ai danni di altre due persone. Avrebbero insomma costituito «una vera e propria associazione per delinquere» finalizzata a purificare il connubio tra Levato e Boettcher.

le armi trovate a casa di alexander boettcher le armi trovate a casa di alexander boettcher

 

Dunque, per i magistrati, qualsiasi uomo avesse avuto contatti con la giovane doveva essere punito, e ci sarebbero stati almeno altri 4 nomi in lista dopo Barbini, nella serie di esecuzioni pensate dalla coppia che avrebbe coinvolto Magnani per un appoggio logistico e materiale. Tutto ciò «per facilitare le cose», hanno spiegato gli inquirenti. La Levato, inoltre, è accusata anche di un tentativo di evirazione, avvenuto il 19 maggio scorso, in danno di uno studente della Cattolica, con cui la donna aveva avuto una breve relazione sentimentale. In Questura prevista conferenza stampa per le ore 11.

alexander boettcher alexander boettcher

 

«PIÙ PERICOLOSI DEI MAFIOSI»

«Chi scrive ha avuto a che fare con delinquenti di ogni livello e categoria. Mafiosi, ’ndranghetisti, rapinatori a mano armata, terroristi pronti a uccidere persone inermi, assassini di professione. Ebbene, mai si è avvertita una percezione di così intenso pericolo». È un passaggio dell’ ordinanza del gip di Milano Giuseppe Gennari, emessa su richiesta del pm Musso nei confronti di Levato, Boettcher e Magnani accusati di associazione per delinquere per una serie di aggressioni con l’acido.

alexander boettcher alexander boettcher

 

«VUOTO CHE PERVADE L’ANIMO»

Secondo il gip, infatti, «spaventosamente intense, più che eccezionali (e lo si dice espressamente per Martina Levato, che versa in stato di gravidanza), sono le esigenze cautelari concernenti il pericolo di reiterazione della condotta criminosa». Questo pericolo, si legge ancora nell’ordinanza, «è il prodotto del vuoto che pervade l’animo dei tre protagonisti e che li spinge ad agire con uno sprezzo assoluto per i fondamentali valori comuni alla specie umana».

 

Martina Levato Alexander Boettcher Martina Levato Alexander Boettcher

Per arrivare all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della studentessa bocconiana, del broker immobiliare e del loro presunte complice, già finiti in carcere per aver sfigurato con l’acido Pietro Barbini lo scorso dicembre e ora destinatari di misura cautelare per altre aggressioni, è stata condotta un’indagine con metodi anti-mafia. Secondo gli inquirenti, infatti, c’è stata in questa inchiesta un’estensione di quel metodo di indagine e delle sensibilità usate per procedimenti contro la mafia. La ragazza e il suo amante Alexander Boettcher avevano anche acquistato «fucili a vernice, al fine di migliorare la capacità offensiva e la precisione nel colpire il volto delle vittime».

martina levato martina levato

 

UN CAPRICCIO

«Quando per un capriccio amoroso - scrive il gip - per un’ ossessione di possesso e controllo sull’altrui persona (che poi è un modo per realizzare narcisisticamente se stessi) si è disposti ad infliggere un male enorme, rimanendo indifferenti all’altrui sofferenza e alla enorme sproporzione tra ciò che spinge ad agire e ciò che si provoca, tutto diventa possibile. Anche evirare un giovane studente, sfigurare un perfetto sconosciuto senza provare il minimo rimorso, sfregiare un compagno di studi e mutilarlo per sempre».

 

La coppia e Magnani devono rispondere oltre che dell’ aggressione a Barbini anche di aver sfigurato per uno scambio di persona lo studente Stefano Savi il 2 novembre scorso e di aver tentato di aggredire con l’acido anche il fotografo Giuliano Carparelli, a metà novembre. La studentessa, in particolare, deve rispondere di un totale di nove capi di imputazione relativi ai tre episodi ed anche al tentativo di evirare un altro studente nel maggio 2014.

alexander boettcher alexander boettcher

 

 

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