Michela Allegri per “il Messaggero”
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Un centinaio di auto intestate alla stessa persona, che circolano - guidate da altri - prive di bollo e assicurazione e - è il sospetto di chi indaga - verrebbero utilizzate per commettere crimini.
Nel giro di qualche anno, un rom residente nel campo nomadi sulla Pontina è riuscito a mettere in piedi un' attività redditizia e illegale: gestisce una sorta di concessionaria di automobili fantasma.
Per il pm Carlo Villani, che lo ha indagato per falso e per favoreggiamento, lavora in realtà come prestanome di malavitosi, rendendo i reali proprietari delle auto praticamente irrintracciabili.
Indagando su un furto commesso nel 2015, gli inquirenti hanno scoperto la concessionaria fantasma, apparentemente gestita da una società che hasede nel campo nomadi e che, dagli accertamenti, è risultata inattiva.
I VEICOLI
Il primo veicolo a finire nel mirino della procura è quello utilizzato nel furto avvenuto tre anni fa. Era intestato all' indagato che, però, ha dichiarato di avere venduto quella macchina poco tempo prima e di non conoscere l' attuale proprietario. Da qui, l' accusa di favoreggiamento.
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Dalle verifiche è poi emerso che alla stessa persona, nel 2015, risultavano intestate 53 macchine, tutte senza assicurazione e senza bollo. Tre anni dopo, nel 2018, i veicoli sono diventati addirittura 79, di cui 57 circolanti.
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