cesare battisti

I VERBALI DELL’INTERROGATORIO DI CESARE BATTISTI IN CARCERE / 2 - “SONO STATO SOSTENUTO DA PARTITI, GRUPPI DI INTELLETTUALI, SOPRATTUTTO NEL MONDO EDITORIALE, COME SOSTEGNO IDEOLOGICO E LOGISTICO, MA NESSUNO IN ITALIA” - NEL 1990 BATTISTI TORNÒ IN FRANCIA SCRIVENDO PER “PLAYBOY”, MA SOTTO PSEUDONIMO, O PER MINI SERIE TV SU F3 E ANTENNE 2, GUADAGNANDO ABBASTANZA DA COMPRARE UNA CASA NELLA REGIONE DI PARIGI…

Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

Cesare Battisti catturato in Bolivia cb96951ae4

Cesare Battisti consegna agli atti solo mini riferimenti per lo più già noti o ininfluenti su chi, organizzazioni o persone, lo ha aiutato in 37 anni di latitanza, ma negli interrogatori dopo l' espulsione in Italia dalla Bolivia descrive come ha guadagnato la fiducia di intellettuali, politici e sindacalisti che hanno voluto vedere in lui un perseguitato politico e non un condannato all' ergastolo per quattro omicidi e altri gravi reati commessi in Italia fino al 1979 quando faceva parte dei Pac.

Un fermo immagine dal video prima della cattura di Cesare Battisti

 

Dopo aver chiesto scusa per il male che ha fatto e «riconosciuto con sofferenza, ma senza infingimenti, la propria responsabilità per i fatti per cui è stato condannato», afferma Davide Steccanella, l' avvocato che lo assiste, l' ex terrorista risponde alle domande del capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili. Premette che non fa nomi, anche perché i complici dei suoi delitti sono già tutti nelle sentenze passate in giudicato. Parte dall'evasione dal carcere di Frosinone nell' ottobre 1981: «Decisi - dichiara - di abbandonare tutto e tutti e di rifugiarmi in Francia». Se non fosse evaso, probabilmente si sarebbe dissociato dalla lotta armata.

ARRESTO DI CESARE BATTISTI IN BOLIVIA

 

Quando Nobili gli chiede se qualcuno in Italia o all' estero ha favorito la sua latitanza, la prende larga. «Sono stato sostenuto da partiti, gruppi di intellettuali, soprattutto nel mondo editoriale, come sostegno ideologico e logistico, ma nessuno in Italia», dice, aggiungendo di non sapere se costoro si chiedessero se fosse innocente o no. «Ero ritenuto un intellettuale, scrivevo libri, ero insomma una persona ideologicamente motivata», «non più pericolosa», per «questo nessuno mi ha dato più la caccia».

 

ARRESTO DI CESARE BATTISTI IN BOLIVIA

«Mi sono mantenuto in Francia - prosegue - grazie alla solidarietà di alcune formazioni, come la Liga Rivolutionaire» fino al 1982 quando, «grazie a una colletta tra compagni, sono andato in aereo in Messico dove sono stato accolto dal sindacato Situam. Sono stato lì 8 anni».

 

Dalla capitale Città del Messico si trasferì a San Miguel de Allende, fondò la rivista Via Libre e aprì il ristorante Corto Maltese producendo «pasta che vendevamo a vari esercizi». Quando il presidente Mitterand garantì a coloro che venivano considerati rifugiati politici di non essere estradati nei Paesi di origine se non commettevano reati, nel 1990 tornò in Francia lavorando alla scrittura di libri e articoli su riviste come Acqua e Playboy , ma sotto pseudonimo, o per mini serie tv su F3 e Antenne 2, guadagnando abbastanza da comprare una casa nella regione di Parigi.

 

I POSSIBILI IDENTIKIT DI CESARE BATTISTI

Una vita normale, che di colpo nel 2004 deve fare i conti con un nuovo vento politico. Venne arrestato per essere estradato in Italia. «Ci furono molte manifestazioni di piazza a mio favore perché per 14 anni avevo operato a livello sociale e culturale ed ero conosciuto per le mie battaglie contro degrado ed emarginazione», dichiara a Nobili, aggiungendo che quando dopo 19 giorni fu scarcerato decise di fuggire.

 

Raggiunse il Brasile dove visse «in semiclandestinità grazie al sostegno del sindacato universitario Sintusp, ideologicamente schierato a sinistra ma senza connotazioni di violenza».

 

Nuovamente arrestato nel 2007 per essere estradato in Francia, fu scarcerato nel 2011 rimanendo in Brasile grazie alla residenza concessagli dal presidente Lula. «Un giudice mi contestò rapporti con i servizi segreti francesi che mi avrebbero favorito. Si tratta di pura fantasia», ci tiene a dichiarare a verbale. «Ho svolto vari lavori come custode di abitazioni e nell' editoria. Ho pubblicato 4 libri, ho fatto traduzioni».

IL MATRIMONIO DI CESARE BATTISTI

 

L' aria cambiò di nuovo per Battisti con l' elezione di Bolsonaro nel novembre 2018 vira verso l' estradizione in Italia. «Decisi di scappare in Bolivia dove avevo contatti per la scrittura del libro "Chilometro zero", che probabilmente verrà intitolato "Verso il sole morente", un romanzo storico sulla conquista portoghese del Brasile», dice a Nobili. Stavolta l' aiuto arriva dal «movimento Sem Terra e dal Sintusp che presero contatti con il governo boliviano».

 

Non dura: arresto ed espulsione in Italia. Sull' aereo per Roma un poliziotto gli rivela che uno dei personaggi che lo avevano aiutato tra il Brasile e la Bolivia era legato alla criminalità comune: «Mi ha accompagnato fino a Santa Cruz della Sierra» per «solidarietà». Con lui solo un paio di contatti per andare in città a fare la spesa.

CESARE BATTISTI SULLA SPIAGGIA DI RIO IN UNA FOTO PUBBLICATA DA PARIS MATCHCESARE BATTISTI ALLA PRESENTAZIONE DEL SUO ULTIMO LIBRO IN BRASILE cesare battisti in brasile

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?