1- A SINISTRA UNA POLTRONA DA MINISTRO PER UN BANCHIERE È SEMPRE PRONTA. PER CORRADINO PASSERA, CARISSIMO A LETTA-BERLUSCONI (UNA PER TUTTE, L’OPERAZIONE ALITALIA-AIR ONE), PARAFRASANDO BERTOLT BRECHT, LA BATTUTA E’ PERFETTA: “CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL CENTROSINISTRA VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI” 2- CULATELLO BERSANI, QUELLO CHE RIFILA DEL “FASSISTA” A BEPPE GRILLO E SBERTUCCIA RONZINO RENZI, LO INVITA IN POMPA MAGNA ALLA FESTA DEMOCRATICA DI REGGIO EMILIA 3- ANCHE IL MAGO DALEMIX AMMICCA ALL’EX MCKINSEY FILO-BANANA CHE, DA MINISTRO, VANTA UNA LUNGA LISTA DI ANNUNCI VUOTI E ‘CIUCCESSI’ PIENI: INERME SU TERMINI IMERESE, NON HA TROVATO UN COMPRATORE PER L’ALCOA, S’È VISTO SFILARE DA GIAVAZZI IL COMPITO DI DISBOSCARE LA GIUNGLA DEI 70 MLD € DI INCENTIVI ALLE IMPRESE

Giorgio Meletti per il "Fatto quotidiano"

Corrado Passera tutto sommato non ne ha colpa. Negli ultimi anni ha fatto di tutto per far dimenticare le antiche simpatie prodiane, soprattutto negli anni del potere berlusconiano. E anche la sua partecipazione al governo dei tecnici è dotata di una sua trasparente schiettezza: se molti lo chiamano "il governo dei banchieri" è soprattutto merito della naturalezza con cui mostra che l'ultima cosa a cui si interessa sono le sorti dei lavoratori.

Tutto inutile. I leader del centrosinistra fortissimamente lo vogliono tra loro. Sono convinti che vedendo in campo il lucido e pensoso cranio del ministro dello Sviluppo economico molti elettori del centrodestra abbandoneranno Silvio Berlusconi, e anche gli elettori centristi, vedendo Passera schierato, si butteranno a sinistra.

E così due giorni fa l'hanno portato alla festa democratica di Reggio Emilia e hanno proposto al pubblico il suo argomentare pacato, equilibrato, un po' noioso, in definitiva "democristiano", secondo la velenosa definizione del suo scopritore e maestro Carlo De Benedetti.

Alla fine il vecchio leader sindacale e poi politico Franco Marini l'ha buttata lì: "Lo vedrei bene in politica, nello schieramento di centrosinistra". Passera avrebbe fatto bene a fare gli scongiuri. Marini è lo stesso che nel 2000 proponeva Antonio Fazio come candidato premier del centrosinistra, e com'è noto il governatore della Banca d'Italia è rapidamente passato dalle ambizioni politiche alle aule di tribunale.

Ma subito è intervenuto Massimo D'Alema, che ha un curriculum di tutto rispetto nella scelta dei candidati vincenti: "Anche nel passato noi abbiamo promosso l'impegno di Ciampi, Padoa-Schioppa. Credo che la politica italiana abbia bisogno di personalità che portino competenze e passione". Quale passione animi Passera non è noto al popolo elettore, che lo ha sempre visto in fuga di fronte agli incerti del mestiere (es: naufragio della Costa Concordia).

E anche sulle competenze, in questi mesi di governo, abbiamo imparato poco. Non ha trovato una soluzione per la Fiat di Termini Imerese . Non ha trovato un compratore per l'Alcoa, ma è andato in giro a dire che quell'azienda non la vuole nessuno. Per disboscare la giungla dei 70 miliardi di incentivi alle imprese (la vera sagra degli sprechi e della corruzione), Monti si è affidato all'amico-nemico Francesco Giavazzi, a cui Passera fa la guerra da mesi.

Eppure su tutto vince la passione, veramente insolita, per i banchieri che da un po' di tempo ha travolto i leader del centrosinistra. Indimenticabile la passionaccia per il presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, che nel 2000 era la scelta più di sinistra che si contrapponeva a quella più di destra, appunto Fazio. Ma fino a qualche anno fa i banchieri strizzavano l'occhio al centrosinistra perché c'era Romano Prodi.

Amico personale di Bazoli (li univa l'ammirazione per il comune maestro Nino Andreatta), estimatore di Passera (che chiamò a guidare le Poste durante il suo primo governo), in buoni rapporti con Alessandro Profumo. I tre big si schierarono compatti ai gazebo delle primarie 2005 per votare Prodi. Berlusconi potè ironizzare: "Io amico della gente, la sinistra amica dei banchieri".

Però Prodi nel 2006 ha vinto le elezioni, ma quando l'Unione ha cominciato a sfasciarsi i banchieri sono scappati. Alle primarie del 2007 Bazoli e Passera non si sono fatti vedere, solo Profumo si è presentato con la moglie Sabina Ratti, candidata nelle liste di Rosi Bindi. La quale Bindi, nell'estate 2011, ha restituito il favore lanciando Profumo (cacciato dall'Unicredit) verso una carriera politica durata pochi giorni. Brevi ma intensi.

E invece Passera ha abbandonato i lidi prodiani per diventare sempre più berlusconiano. È lui, dal ponte di comando di Banca Intesa, a cucinare nel 2008 il salvataggio dell'Alitalia a spese dei contribuenti per far contento Berlusconi che voleva salvaguardare l'italianità della compagnia aerea. È lui, mentre Giulio Tremonti scassa i conti dello Stato per conto di B., a proporre in lungimiranti interviste di spendere altri 50 miliardi di euro per rilanciare la crescita dell'economia.

Da ministro tecnico non ha avuto bisogno di cambiare la sua linea di inespressiva immobilità. I drammatici problemi del declino industriale non gli fanno male, perché in genere li schiva. Ieri ha ha fatto una dichiarazione sul caso Ilva del tutto priva di contenuto specifico, ma perfetta per descrivere il suo approccio: "Nel corso degli scorsi anni ci sono stati sicuramente danni all'ambiente e alla salute, ed è giusto che venga fatta piena luce sul'accaduto.

Non appare ad esempio ancora del tutto chiaro se le norme nazionali ed europee via via vigenti siano state rispettate o aggirate". Come si evince dal testo, l'unica cosa che non appare chiara è da che parte stia Passera, che in questi mesi ha fatto ogni sforzo per tenersi le mani libere e rimanere disponibile per ogni schieramento. Lo schema è il solito: a destra c'è grande confusione e affollamento, al centro c'è la ressa: Casini, Rutelli, Fini, Montezemolo. A sinistra una poltrona da ministro per un banchiere invece è sempre pronta. Parafrasando Bertolt Brecht: "Ci sedemmo dalla parte del centrosinistra visto che tutti gli altri posti erano occupati".

 

PASSERA E BERSANI bersani passera PASSERA ALLA FESTA DEL PD PASSERA ALLA FESTA DEL PD CON FRANCO MARINI E MARIO ORFEO passera e franco marini jpegCORRADO PASSERA SUPERSTAR CON MOGLIE e PASSERA E DALEMA MASSIMO DALEMA CORRADO PASSERA

Ultimi Dagoreport

claudia conte

DAGOREPORT - CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE CLAUDIA CONTE, LA “GIORNALISTA, SCRITTRICE, "EVENT PRODUCER", OPINIONISTA” CHE IMPERVERSA TRA TV, EVENTI PUBBLICI E ISTITUZIONALI - COME MAI HA PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI UN LIBRO DI GABRIEL GARKO?!?! - PERCHÉ LA 33ENNE DI CASSINO È STATA SCELTA PER “RIFLETTERE” SULL’EREDITÀ DI ALDO MORO NEL MAGGIO 2023, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MATTEO PIANTEDOSI, E DEL PREZZEMOLONE MOLLICONE? - SUI SOCIAL DILAGANO LE SUE FOTO CON MINISTRI, ALTE GERARCHIE MILITARI, CONDUTTORI TV E PERFINO PAPA FRANCESCO – PRESENZA FISSA A PRESENTAZIONI DI LIBRI, CENE E GALA, LA BELLA CLAUDIA HA INIZIATO COME ATTRICE, POI HA TROVATO UNA MINIERA D’ORO NEL SOTTOBOSCO DELLA ''BENEFICENZA'', DELLA ''SOLIDARIETÀ'' E DELLE "LEGALITÀ" – TRA LIBRI, LE OSPITATE, I PREMI DI OGNI TIPO, E' ARRIVATO L’INCARICO PIÙ PRESTIGIOSO: LA PRESENTATRICE DEL TOUR DELLA NAVE AMERIGO VESPUCCI, IN GIRO PER IL MONDO. A QUALE TITOLO LE È STATO AFFIDATO? E PERCHÉ PROPRIO A LEI? AH, SAPERLO...

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…