1- CAPANNELLO DI INTELLETTUALI FUTURISTI A MONTECITORIO. BOCCHINO INCALZA ROBERTO MENIA: “ANCORA NON HAI PROVATO UN TRANSESSUALE?”. DI RINFORZO, ARRIVA IL VISPO FABIO GRANATA: “DEVI PROPRIO. COM’È POSSIBILE CHE TU NON SIA STATO CON UN TRANSESSUALE?”. BOCCHINO INSISTE: “LA NOSTRA È LA DESTRA MODERNA, NON SIAMO COME QUELLI DEL PDL CHE GUARDANO SOLO LE DONNE. DEVI ANDARCI” 2- HA RAGIONE ALESSANDRA MUSSOLINI: “BOCCHINO, CON QUEL COGNOME DOVREBBE ESSERE PIÙ PRUDENTE”. MA L’UOMO NON DI LEGNO E ALLORA L’EX PORTACHIAVI DI FINI, OGGI DETRONIZZATO DAL SOBRIO BENEDETTO DELLA VEDOVA COME SPEAKER DI FUTURO E LIBERTÀ, SI SFRENA, COME NARRA PIETRANGELO BUTTAFUOCO, AMICO DI BOCCHINO 3- MA DI TRANS, IL DEPUTATO ELETTO CON I VOTI DI CASAL DI PRINCIPE, È UN ESPERTO. INFATTI, DOPO LE PRODEZZE CON L’AMARA CARFAGNA E LA BERLUSCONA APE REGINA SABINA BEGAN, SI APRÌ, NELL’OTTOBRE 2011, UN CAPITOLO PROTAGONISTA IL TRANS MANILA GORIO

1- DAGOREPORT
Forse ha ragione Alessandra Mussolini: "Bocchino, con quel cognome dovrebbe essere più prudente". Ma l'uomo non di legno e allora l'ex portachiavi di Fini, oggi detronizzato dal sobrio Benedetto Della Vedova come speaker di Futuro e Libertà, si sfrena abbandonandosi alla insana goliardia, come narra Buttafuoco, carissimo amico di Bocchino, qui di seguito.

Ma il buon Pietrangelo dimentica che di trans, il deputato eletto con i voti di Casal di Principe. è un esperto della materia. Infatti, dopo le prodezze con la Carfagna e la Began, si aprì, nell'ottobre 2011 (lo racconta l'articolo di Marco Lillo, a seguire), un capitolo pratagonista il trans Manila Gorio.

2- TRANS-MODERNITA' CON BOCCHINO E GRANATA
Pietrangelo Buttafuoco per "Il Foglio"

Cosa hanno dovuto sentire le mie orecchie! Dunque: un capannello a Montecitorio. Ben tre parlamentari, tre campioni della destra di cui due moderni e uno, invece, ancora da avviare verso i beati lidi del futuro. Sono appunto futuristi di Fli e mentre Italo Bocchino dice: "Ancora non hai provato un transessuale?", Roberto Menia, che è quello ancora un poco attardato nei costumi e negli usi, destinatario della domanda, viene incalzato da Fabio Granata: "Devi proprio. Com'è possibile che tu non sia stato con un transessuale?".

Il povero Menia, cui va la nostra incondizionata solidarietà, è preso come tra due fuochi. Bocchino insiste: "La nostra è la destra moderna, non siamo come quelli del Pdl che guardano solo le donne. Devi andarci". "Così è" sentenzia Granata nel frattempo che Menia, bofonchiando, se ne va facendo no e no con la testa: "Secondo me neppure loro ci sono stati, io non li trovo così moderni...".

3- TRANS-BOCCHINO - LA STRANA STORIA DI ALCUNI SCATTI CHE RITRAGGONO BOCCHINO IN COMPAGNIA DI UN TRANS CELEBRE: MANILA GORIO (EX AMICA DI PATRIZIA D'ADDARIO CHE DIFESE A SORPRESA IL PREMIER DOPO LO SCANDALO)
Marco Lillo per Il Fatto - del 16 ottobre 2011

Ci ha messo un po' ma alla fine anche Italo Bocchino ha capito: "Basta uscite serali. Ho preso atto che c'è una certa attenzione della macchina del fango e per un po' si sentirà parlare di me se solo per il mio lavoro politico". Finalmente. Questa dichiarazione storica chiude l'inchiesta di Alessandro Sortino sulla cosiddetta "Macchina del fango" che andrà in onda stasera nel programma Presadiretta di Riccardo Iacona.

Bocchino consegna il suo voto di penitenza al pubblico di Raitre dopo un lungo colloquio nel quale Sortino svela l'esistenza di un'inchiesta della Procura di Roma sulla strana storia di alcuni scatti che ritraggono il politico a Roma in compagnia di un trans celebre: Manila Gorio. Dopo il caso Began è la seconda incursione sfortunata di Bocchino nelle linee, o meglio nelle curve nemiche. Manila Gorio è l'amica di Patrizia D'Addario che raggiunse la fama grazia alla sua difesa a sorpresa del premier dopo lo scandalo.

Il fascicolo (per ora un semplice modello 45 senza indagati né reato) comprende i verbali di testimonianza dei paparazzi e dello stesso deputato. Ovviamente l'obiettivo giornalistico di Sortino non è puntato sull'amicizia tra il politico e il trans ma il backstage dell'industria del gossip dove l'informazione diventa potere e ricatto.

Presadiretta affronta la macchina del fango da una prospettiva inedita. Non punta lo sguardo sul fango con l'atteggiamento giudicante di Roberto Saviano ma mette al centro la macchina. Gli ingranaggi sono illuminati anche grazie alle interviste a protagonisti come Roberto D'Agostino, Luciano Tavaroli e il superteste dell'inchiesta P4, Alfonso Gallo.

La ricostruzione del caso Bocchino-Gorio inizia con l'intervista al paparazzo Maurizio Sorge, indagato a Milano per aver parlato al telefono di una vicenda diversa, il ritiro a pagamento della foto che ritrae un politico con una brasiliana di dodici anni. Il paparazzo apre il libro dei ricordi e racconta di due foto che "Se vanno in mano a Silvio" potrebbero cambiare lo scenario politico. Riguarderebbero, dice Sorge, l'incontro di un politico con un trans.

Sortino indaga e arriva a Manila Gorio che svela: "Ho avuto fino a poco tempo fa una storia importante con un politico che mi ha conosciuto a una convention e corteggiata". Poi aggiunge "è una storia documentabile ma io non rivelerò mai il suo nome". Sortino non molla l'osso e scopre che per quegli scatti è stata presentata una denuncia in Questura (di qui l'apertura del fascicolo da parte del pm Caperna) da parte del fotografo Giancarlo Marrocchi, lo stesso che è sotto inchiesta per estorsione per la storia della escort emiliana che sosteneva di essere stata con Gianfranco Fini.

Marrocchi sostiene di essere stato truffato perché non ha incassato un euro nonostante le foto di Bocchino siano state scattate grazie a lui da un'agenzia che poi non le ha vendute e che quindi non gli ha riconosciuto la percentuale. Le coincidenze aumentano. Non c'è solo Marrocchi, protagonista di due storie che infangano Fini e Bocchino. Anche l'agenzia è stata coinvolta in passato in una strana manovra per colpire un settimanale ostile a Berlusconi.

Sortino ascolta attento la versione di Marrocchi, stavolta nella parte del "buono". Il fotografo innanzitutto smentisce la riservatezza della trans. Secondo lui a dargli la dritta dell'incontro di Bocchino è stata proprio Manila Gorio. L'agguato riesce ma le foto non sono nelle mani di Marrocchi. Né lui né Sorge possono andare alla stazione Termini di Roma a immortalare l'incontro. Così girano la dritta a un collega che però - secondo loro - si comporta in modo anomalo.

Quando un giornale si fa avanti con un'offerta il fotografo e l'agenzia non si presentano all'appuntamento. A questo punto Marrocchi presenta una denuncia a Roma. Se l'agenzia e il fotografo non fanno uscire le foto, secondo Marrocchi, ci deve essere una ragione: o le hanno vendute a chi non le pubblica oppure c'è un ricatto in atto. Ironia della sorte la denuncia è presentata allo stesso Vicequestore che lo indaga per l'altra vicenda.

Resta una domanda: perché Bocchino incontra Manila Gorio? Questa è la versione del deputato Fli: "Manila Gorio è iscritta all'ordine dei giornalisti. Mi ha chiesto un'intervista e non v'è alcuna ragione per cui uno che non è affetto da omofobia non vada". Poi il deputato nota: "guarda caso il fotografo è lo stesso che adesso è sotto processo per una presunta estorsione contro Fini". rio.


4- LA REPLICA DI BOCCHINO AL CORRIERE DELLA SERA
La sinistra italiana ha portato un trans in Parlamento e il Pdl ne ha candidato uno a Salerno nominandolo poi ai vertici di un'amministrazione pubblica. Il suo giornale ha giustamente ritenuto questi atti dei segnali di civiltà, ma se io rilascio un'intervista andata in onda su una tv privata a un'intervistatrice transessuale devo essere crocifisso anziché riconoscermi il pregio di non essere affetto né da omofobia né da transfobia.

Marco Lillo per Il Fatto

Ci ha messo un po' ma alla fine anche Italo Bocchino ha capito: "Basta uscite serali. Ho preso atto che c'è una certa attenzione della macchina del fango e per un po' si sentirà parlare di me se solo per il mio lavoro politico". Finalmente. Questa dichiarazione storica chiude l'inchiesta di Alessandro Sortino sulla cosiddetta "Macchina del fango" che andrà in onda stasera nel programma Presadiretta di Riccardo Iacona.

 

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