1- IL NUOVO BOOM DELLA RETE È PER L'EASTWOODING, OVVERO LE FOTO ALLE SEDIE VUOTE - 2- E ANCHE OBAMA HA RISPOSTO ALLA PROVOCAZIONE DEL PISTOLERO DI ROMNEY, CLINT EASTWOOD: UNA FOTO DELLO STUDIO OVALE CON LA SCRITTA "QUESTA SEDIA È OCCUPATA" - 3- MICHAEL MOORE VA ALL’ATTACCO DI EASTWOOD: “UN VECCHIO PAZZO CHE IN POCHI MINUTI HA STRAVOLTO COMPLETAMENTE IL MODO IN CUI SARÀ RICORDATO DAI POSTERI” - 4- CLINT: “NOI SIAMO I PROPRIETARI DI QUESTO PAESE, I POLITICI SONO NOSTRI DIPENDENTI” - 4- IL POLITOLOGO SABATO: “VERRÀ RICORDATO COME IL PUNTO PIÙ BASSO DELLA CAMPAGNA” - 5- IL GIUDICE CONFERMA IL VOTO IN ANTICIPO – IN OHIO, PRIMA VITTORIA PER OBAMA -

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1- MICHAEL MOORE BOCCIA EASTWOOD: "UN VECCHIO PAZZO CHE IN POCHI MINUTI HA STRAVOLTO COMPLETAMENTE IL MODO IN CUI SARÀ RICORDATO DAI POSTERI"
Francesco Semprini per La Stampa

«Un vecchio pazzo che con il suo discorso ha «dirottato» la Convention repubblicana. Il regista anticonformista Michael Moore non è affatto tenero con il collega Clint Eastwood e gli riserva affondi taglienti per la performance di cui l'attore hollywoodiano è stato protagonista giovedì sera a Tampa.

CCLINT EASTWOOD NELLO SPOT CHRYSLERCCLINT EASTWOOD NELLO SPOT CHRYSLERclint eastwoodclint eastwood

«Le prossime generazioni si dimenticheranno di Dirty Harry, Josey Wales o Million dollar Baby - spiega Moore - Si ricorderanno piuttosto di un vecchio pazzo che ha preso il controllo dell'evento più importante di un partito nazionale. In pochi minuti ha stravolto completamente il modo in cui sarà ricordato dai posteri».

Per l'autore di Fahrenheit 9/11 il risultato migliore dell'intervento di Eastwood è che ha dimostrato come i Repubblicani siano completamente distaccati dalla realtà. «Il punto - conclude il regista liberal - è che la gran parte degli americani non vive nel pianeta del Koo-Koo, ed io non ritengo che molti lo visiteranno a breve. A questo punto devo dirlo: grazie Clint ci ha fatto svoltare la giornata».

2- LA SEDIA VUOTA
Repubblica.it
- I social network pazzi per Clint Eastwood. Ma non è l'ultimo film del regista a fare scalpore, bensì la sua partecipazione alla convention repubblica di Tampa dove ha messo in scena un dialogo fittizio con Barack Obama, parlando a una sedia vuota. Un'idea che ha scatenato la rete: come successe già con le foto private di Scarlett Johansson (che lanciarono il 'meme' scarlettjohanssoning, in cui gli utenti si fotografano nudi allo specchio, in posa come l'attrice) il nuovo boom della rete è per l'Eastwooding, ovvero le foto alle sedie vuote. E anche Obama ha risposto al regista: una foto dello Studio Ovale con la scritta "Questa sedia è occupata" (ansa)

obama risponde a clintobama risponde a clint

3- EASTWOOD A RUOTA LIBERA IMBARAZZA IL PARTITO - BATTUTE PESANTI E GAFFE MENTRE SI RIVOLGE ALLA SEDIA VUOTA DI OBAMA
Paolo Mastrolilli per La Stampa

l'Eastwooding, ovvero le foto alle sedie vuotel'Eastwooding, ovvero le foto alle sedie vuote

Cosa ricorderanno di più gli americani della Convention di Tampa, il discorso ispirato di Mitt Romney, o la macchietta borbottata da Clint Eastwood sul palco? Il problema, forse, sta già nel fatto che il giorno dopo troppi discutono questa domanda.

Come si sospettava, «Dirty Harry» è stato l'ospite a sorpresa del congresso repubblicano. Introdotto dalle note de «Il buono, il brutto, il cattivo», lui ha scelto di interpretare soprattutto il terzo ruolo. Ha sistemato vicino al podio una sedia vuota, per condurre una conversazione con l'invisibile Obama: «Mi ricordo quando vinse le elezioni. Non ero un grande sostenitore, ma tutti accendevano candeline e piangevano. Piangevo pure io. Non ho pianto così intensamente da quando ho scoperto che in questo paese ci sono 23 milioni di disoccupati. Questa è una cosa per cui bisognerebbe piangere, perché è una disgrazia nazionale».

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Era il messaggio per cui la campagna di Romney aveva ingaggiato Eastwood, diversi mesi fa. Doveva redimersi dallo spot televisivo girato per la Chrysler in occasione del Super Bowl di football, in cui aveva dato l'impressione di appoggiare Obama, e denunciare la disoccupazione generata dalle politiche del presidente. Connettersi con l'elettore bianco e sfiduciato della classe media, per spingerlo a licenziare il capo della Casa Bianca.

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In teoria doveva parlare cinque minuti, ma l'emozione e lo ha preso e l'ha fatto andare oltre il doppio. «Qualcuno aveva avuto la stupida idea di processare i terroristi al centro di New York», ha detto Clint, rimproverando ad Obama la promessa di chiudere Guantanamo, e l'annuncio di una data precisa per il ritiro dall'Afghanistan. A quel punto la parte gli è sfuggita di mano: «Cosa vuole che dica a Romney? No, non posso. Non può fare a se stesso una roba del genere. Tu sei assolutamente pazzo», ha continuato Eastwood, con una battuta per niente velata sull'auto erotismo.

Ha detto che non è una buona idea avere un avvocato per presidente, perché gli avvocati hanno la lingua biforcuta, e ha sfottuto l'ecologista Obama perché inquina andando in giro col suo aereo a fare comizi. Ha aggiunto che sarebbe ora di avere un «uomo d'affari stellare» alla Casa Bianca.

Poi è tornato all'attacco: «Noi siamo i proprietari di questo paese. I politici sono nostri impiegati. E quando qualcuno non fa bene il suo lavoro, dobbiamo lasciarlo andare», accompagnando questa frase col gesto del dito che taglia la gola. «Non bisogna essere masochisti, e votare per qualcuno che non vogliamo, solo perché sembra una persona simpatica».

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Ovvio, a quel punto, cedere al pubblico che gli chiedeva di rimettere i panni del detective Callaghan, e chiudere con la frase che «Dirty Harry» pronunciava quando ammazzava i criminali: «Go ahead...», ha intonato Clint, «Make my day!» hanno urlato i delegati, come quando Reagan usava queste parole per minacciare il veto contro gli aumenti delle tasse.

Obama è stato al gioco, e poco dopo ha messo su Twitter una foto della sua sedia presa di spalle, accompagnata da una battuta: «This seat's taken», questo posto è occupato. Ma la polemica sul «rantolo del vecchio zio ubriaco» è scoppiata lo stesso. Ann Romney lo ha difeso, dicendo che Eastwood «è unico e siamo orgogliosi del suo appoggio». Durante lo show, però, nessuno l'ha vista ridere e sembrava scocciata di dover parlare di Clint invece che di Mitt, mentre all'interno della campagna è scoppiata la polemica per la gestione dell'intervento e l'assenza di controlli.

Il critico cinematografico Roger Ebert ha giudicato «Dirty Harry» «triste e patetico», e il politologo Larry Sabato lo ha bollato come una «Clintastrophy». L'idea era che Eastwood avrebbe pompato l'americano medio contro Obama; il rischio è che abbia offeso il pubblico e distratto l'audience da Romney. «Non credo - ha detto Sabato - che sposterà molti voti, ma verrà ricordato come uno dei punti più bassi della campagna».

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4- GIUDICE CONFERMA VOTO IN ANTICIPO - OHIO, PRIMA VITTORIA PER OBAMA
La Stampa.it
- I democratici incassano un'importante vittoria in un'aula di tribunale in Ohio, dove un giudice federale ha confermato la possibilità che si voti anche nel weekend precedente all'election day del 6 novembre prossimo. Contro la misura, in vigore dal 2005 in Ohio, i repubblicani, che controllano il congresso statale, avevano passato una legge nel tentativo, avevano denunciato i democratici, di scoraggiare il voto di molti potenziali elettori di Barack Obama in uno stato considerato cruciale per il futuro della Casa Bianca.

Ora il giudice Peter C. Economus ha decretato che lo stato non ha confermato argomenti convincenti a sostegno del cambiamento della legge. Ed ha accolto gli argomenti dei democratici che, statistiche in mano, hanno ricordato come 93mila persone nel 2008 hanno votato nel weekend precedente all'election day, e che in maggioranza si trattava di anziani, esponenti delle minoranze e dei ceti più poveri. Insomma, tutti potenziali elettori democratici. I repubblicani hanno tentato di sostenere la loro misura affermando che il voto durante il weekend interrompe i preparativi per l'election day. Ed hanno annunciato un ricorso alla corte d'appello.

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