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Alberto Zangrillo il medico di Berlusconi

"Scusate Santità, non ho visto 'o scalino...". "Ma che non lo sai che il mondo è fatto scale?". "Chi le scende e chi le sale Santità!".
Lo scambio - indimenticabile - è tra Papa Pio VII (Paolo Stoppa) e il Marchese Onofrio del Grillo (Alberto Sordi), ma - guarda un po' - l'aneddoto calza una meraviglia per raccontare le ultime di casa Zangrillo...

Berlusconi arriva al tribunale con il suo medico Zangrillo

Dove le scale pare le stia scendendo Alberto - medico personale del Cavalier Bananoni nonché firma della Mondadori (immancabile in ogni salotto che si rispetti il suo "Ri-Animazione - Tecnica e sentimento"), alle prese con l'acquisizione del "suo" San Raffaele da parte dell'imprenditore pavese Giuseppe Rotelli - mentre le sale zompettando allegramente suo fratello Paolo, da poco nominato capo del personale della municipalizzata romana Acea con lauto stipendio e appartamento di oltre 200 metri quadri nei pressi del Quirinale a spese - almeno di fatto - dei contribuenti romani.

Berlusconi in auto con il medico Zangrillo arriva al tribunale

Insomma, Paolo se la passa decisamente meglio di Alberto. Il secondo - nonostante l'afflato per il Banana e le vicissitudini cardiache dell'ex premier con tanto di bypass impiantato "insieme" in quel di Cleveland qualche anno fa - ha fatto il possibile per resistere allo sbarco di Rotelli al San Raffaele - compreso stressare il Cavaliere che di cazzi ne ha già tanti... - e poi alla fine è tornato rapidamente nei ranghi con un pregevole comunicato stampa in cui lodava e incensava l'arrivo del gruppo San Donato.

ZANGRILLO, IL MEDICO DI SILVIO

Comunicato uscito sulle agenzie poche ore dopo che i ben informati davano per fatto l'avvento di Rotelli che alla fine s'è portato a casa il San Raffaele per 400 milioni di euro più spiccioli... "Paracadute o paraculo?", si sono chiesti i tanti che ben sanno quanto Alberto abbia brigato anche in quel di Arcore per impedire l'arrivo al San Raffaele di quello che è il primo gruppo ospedaliero italiano (17 strutture in Lombardia e una in Emilia Romagna), senza considerare che Rotelli è pure azionista del Corrierone di Flebuccio (tramite Pandette Finanziaria ha una partecipazione in Rcs del 7,5% che, sommata ad una call su un altro pacchetto azionario, arriva all'11%).

Berlusconi arriva al tribunale di Milano con il medico Zangrillo

A gonfie vele, invece, viaggia il fratello Paolo. Già capo del personale a Brescia della Fiat Iveco - quella dei pulmini per capirci - si ritrova da non molto ad essere capo del personale della turbolente Acea, la municipalizzata romana che si occupa di energia e che tanto attira l'attenzione di Aledanno.

Con uno stipendio da 300mila euro l'anno più - compreso nei benefit - l'affitto di una discreta reggia da 250 e passa metri quadri dalle parti del Quirinale a carico ovviamente di Acea e, quindi, delle "romane" e già salate bollette... D'altra parte, Paolo arriva dalla Brianza ed ambientarsi mica è facile... E quindi ci sta che - oltre al suo appena dignitoso stipendio - l'Acea foraggi il suo piccolo piede-à-terre capitolino... Che, corsi e ricorsi, è a pochi passi dalla celebre casa dell'ex ministro Sciaboletta Scajola al Colosseo e niente affatto lontana da quella del ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi a Colle Oppio...

OSPEDALE SAN RAFFAELE

GIUSEPPE ROTELLI

Tutto regolare, ci mancherebbe... C'è solo da capire perché il capo del personale di Acea - neanche il presidente o l'amministratore delegato - oltre ad un lauto stipendio abbia diritto ad una reggia vista Quirinale... Chissà, magari dalla finestra si vede la Brianza...

ACEA, IN POLE C'È LA CAROSIO
Dal "Corriere della Sera - Roma" - La decisione non è ufficiale, ma le voci sono insistenti: all'Acea sta per arrivare Daniela Carosio, Direttore centrale della comunicazione esterna di Ferrovie dello Stato, moglie di Luigi Vianello, ex portavoce di Cesare Geronzi alle Generali. La Carosio, data in pole position, «sfilerebbe» il posto all'ex portavoce di Alemanno Simone Turbolente, e andrebbe a ricoprire il ruolo di capo della comunicazione della municipalizzata. La decisione, ora, spetta al Cda aziendale.

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GIANNI ALEMANNO