1- NAPOLITANO “LICENZIA” BERLUSCONI E INVOCA UN “GOVERNO DEL PRESIDENTE” CON L’APPOGGIO DEI PARTITI GUIDATO DA MARIO MONTI: “NELL'ATTUALE, COSÌ CRITICO MOMENTO IL PAESE PUÒ CONTARE SU UN AMPIO ARCO DI FORZE SOCIALI E POLITICHE CONSAPEVOLI DELLA NECESSITÀ DI UNA NUOVA PROSPETTIVA DI LARGA CONDIVISIONE DELLE SCELTE CHE L'EUROPA, L'OPINIONE INTERNAZIONALE E GLI OPERATORI ECONOMICI E FINANZIARI SI ATTENDONO CON URGENZA DALL'ITALIA. IL CAPO DELLO STATO RITIENE SUO DOVERE VERIFICARE LE CONDIZIONI PER IL CONCRETIZZARSI DI TALE PROSPETTIVA" 2- BELLA NAPOLI VUOLE ‘’LICENZIARE’’ BUNGA BUNGA MA NON LO PUÒ FARE DA SOLO. COSÌ CHIEDE AIUTO AD UN GRUPPO, CHE SPERA ABBASTANZA NUTRITO, DI ‘’ELETTRICISTI’’ DELLA CAMERA E DEL SENATO, PER STACCARE LA SPINA AL GOVERNO. SOLO COSÌ NAPOLITANO POTRÀ MANDARE A CASA MR. BANANA. E PER IL SIRE DI HARDCORE LA PAURA DI ESSERE DEPOSITATO SU UNA PANCHINA DEI GIARDINETTI DOPO IL G20 DI CANNES ADESSO È DIVENTATA TERRORE

1- DAGOREPORT/1

Bella Napoli vuole ‘’licenziare’’ Bunga Bunga ma non lo può fare da solo. Così chiede aiuto ad un gruppo, che spera abbastanza nutrito, di ‘’elettricisti’’ della Camera e del Senato, per staccare la spina al governo. Solo così Napolitano potrà mandare a casa Mr. Banana.

BERLUSCONI NAPOLITA

La Costituzione repubblicana non gli concede di più. Il Quirinale fa capire (ma si guarda bene dal dirlo) che sarebbe pronto a dare un nuovo incarico. Il pacchetto sarebbe già pronto manca solo passare alla cassa (e in questo caso Verdini non c'entra nulla).  VIGNETTA GIANNELLI BERLUSCONI OMBRA NAPOLITAN

"Il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia".

berlusconi-napolitano

Il sogno non tanto nel cassetto di Bella Napoli sarebbe un governo di unità nazionale (a guida Schifani o Monti?) per il quale avrebbe già in tasca il via libera  dell'opposizione-proforma. E lo ammette con l'inconsapevole e fanciullesca sincerità tipica dell'ottuagenario. "Diversi rappresentanti di  gruppi di opposizione hanno manifestato al Capo dello Stato a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi".  Il piatto è  pronto ma non ancora servito. La paura di essere mandato a casa dopo il G20 di Cannes per Berlusconi adesso è diventata terrore. E che terrore.

  napolitano berluscon

ANTONIONE INCREMENTA LA CURA DIMAGRANTE DEL PDL ALLA CAMERA

"E mo' so' cazzi" è stato l'eloquente commento di Fabrizio Cicchitto quando ha saputo che Roberto Antonione, ex presidente della Regione Friuli e personaggio di spicco nel mondo forzaitaliota, ha annunciato di lasciare il gruppo del Pdl. Il numnero dei deputati della maggioranza si sta assottigliando sempre di più.  Antonione ha avvertito che non voterà più fiducie varie finchè il governo sarà guidato da Berlusca. Un problema in più per il Banana, un punto in più per Bella Napoli del Quirinale.

2- DAGOREPORT - IL GIORNO DEI MORTI VIVENTI

Berlusca questo primo novembre 2011 se lo ricorderà per molto tempo perchè può segnare definitivamente la sua uscita di scena dalla politica. Il re del bunga bunga non è caduto sotto gli scud dello spread ma sotto l'ira del Quirinale. Il Presidente Napolitano sarebbe infuriato con l'inquilino (abusivo) di palazzo Chigi perché non ha preso una posizione decisa nel difendere il nostro Paese sotto l'attacco della speculazione. altan berlusconNapolitano Berlusconi Tremonti e Lettae e dd db fcf dd dd d

Dopo le sollecitazioni inviate al solito onnipresente Gianni Letta, Palazzo Chigi non ha saputo altro da fare che uno stringato comunicato in cui si annunciavano fantomatiche misure da presentare al G20 di Cannes. Con l'aggiunta di una misera quanto patetica giustificazione: se Piazza Affari era vicino al crollo Ã¨ solo colpa della Grecia socialista di Papandreu e del suo referendum.

E queste poche righe diffuse dall'incolpevole (questa volta) Paolino Boianiuti hanno mandato ancora di più su tutte le furie il vero segretario del Pd, alias Giorgio Napolitano. Si arriva così ad un secondo comunicato, che sarebbe stato sollecitato dal Colle, in cui si esalta il gran lavoro del Banana e di "alcuni ministri economici" per mettere a punto proposte da illustrare a Cannes. letta BERLUSCRENATO BRUNETTA COMPLIMENTA BERLUSCONI

Anche questo però sarebbe stato giudicato insufficiente dal Quirinale peggiorando tra l'altro la situazione. La nota, come la definisce Palazzo Chigi, parla di "alcuni ministri economici" impegnati a mettere nero su bianco questo nuovo libro dei sogni e questo avrebbe fatto incazzare, e non poco, il Giulietto nazionale.

Tremonti infatti Ã¨ stato messo sullo stesso piano di Romani e Brunetta, un'offesa non da poco per uno che ai G20 sbandiera di dialogare direttamente, senza bisogno di interprete, con i Grandi della terra.  RENATO BRUNETTA PAOLO ROMANI

E questa Ã¨ soltanto l'ultima perla di una giornata veramente nera per Berlusca che sente sempre più vicino il benservito da parte del Quirinale che ormai non lo sopporta proprio più. Se la situazione, come tutto lascia prevedere, non migliorerà anzi peggiorerà, saranno in molti a chiedere il passo indietro a Silvio e lui per amor dell'Italia questa volta sarà costretto a farlo. merkel e sarko ridono di berlusconi

Per questo Berlusca atterra a Roma per cercare di mettere in fretta e furia una serie di misure da presentare a Giorgetto e poi ai suoi ministri con le quali presentarsi al G20  tentando così di riacquistare consensi. Una mossa quest'ultima che forse non gli riuscirà perché sarebbero proprio i suoi ex amici, Sarkozy e Merkel, a chiedere la sua testa giudicandolo inadeguato per guidare l'Italia e soprattutto come loro partner.

Quindi al ritorno dalla Costa Azzurra sabato Silvietto potrebbe trovare a Roma una situazione esplosiva (per lui). Per questo forse ha già detto che venerdì sera al termine della riunione del G20 farà tappa ad Arcore. Roma potrebbe essere già off limits per lui. Berlusconi addormentato accanto a Napolitano

2- «DÀGLI A GIULIETTO»
Ugo Magri per La Stampa - Se si dà retta al tam-tam del Pdl, le ore di Tremonti ministro sono contate. Domani si terrà un ufficio di presidenza dove cercheranno qualche misura già pronta da inserire nella legge di stabilità (è all’esame del Senato) in modo da dare all’estero una buona impressione; ma soprattutto, la riunione servirà a processare il ministro. I più gentili tra i «berluscones» (vedi Cicchitto per il quale «non sono i mercati a fare i governi») gli chiederanno di allinearsi, altri meno oxfordiani di defilarsi, altri ancora di levarsi di torno. Vera o falsa, torna in circolo la voce della mozione individuale di sfiducia, supportata dai deputati anti-tremontiani più scalmanati. Chi al posto del prof? Berlusconi avrebbe pronta la soluzione Bini Smaghi, prendendo due piccioni con la stessa fava perché si sbarazzerebbe di Tremonti e libererebbe alla Francia il posto nella Bce. MARIO DRAGHI E LORENZO BINI SMAGHI

 

3- NAPOLITANO “LICENZIA” BERLUSCONI E INVOCA UN GOVERNO D’EMERGENZA

Ansa.it

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all'ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari, e alla luce dei molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata - si legge in una nota diffusa dal Quirinale - considera ormai "improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee". rutelli, casini

 

"Il Presidente del Consiglio gli ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso. Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione - prosegue la nota - gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi. Nell'attuale, così critico momento il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva". bersani-di pietro

 

BERLUSCONI A MERKEL, FERMA DETERMINAZIONE,MISURE SUBITO - Il premier Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con Angela Merkel ed ha poi sentito al telefono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per riferirgli del colloquio con la cancelliera tedesca e per ragguagliarlo "sulle misure che il governo intende adottare in tempi rapidi". Lo riferisce una nota di palazzo Chigi. HIULIO TREMONTI ENRICO LETTA PERLUIGI BERSANI - copyright Pizzi

 

TREMONTI CONVOCA COMITATO STABILITA' FINANZIARIA - Il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha convocato per domani alle ore 15, nella sede del ministero il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria. Lo riferisce una nota del Tesoro. Napolitano ha incontrato anche Bersani e Casini

La linea del governo, secondo quanto si apprende, è quella di inserire le prime misure anticrisi subito nella legge di stabilità all'esame del Senato. Si tratterebbe di nuovi emendamenti al provvedimento la cui presentazione scade venerdì. In ambienti di governo non si esclude ancora un cdm in settimana, prima del G20.

 

 

 

il premier silvio berlusconi e ministro giulio tremonti PIERFERDINANDO CASINI PIERLUIGI BERSANI

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…