1. RE GIORGIO II HA CONCESSO AL CONDANNATO BERLUSCONI SILVIO CHE: A) NON ANDRÀ IN CARCERE, MA POTRÀ SCEGLIERE TUTTE LE ALTERNATIVE POSSIBILI. B) SE EGLI CHIEDE LA GRAZIA, COSA CHE SINORA NON HA FATTO, ESSA VERRA' VALUTATA CON GRANDE ATTENZIONE. C) L'AGIBILITÀ POLITICA DIPENDE DA LUI STESSO E DAL SUO PARTITO 2. IL FATTO CHE LA NOTA PRESIDENZIALE CONTENGA TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO A SECONDA DEI COMPORTAMENTI EFFETTIVI CHE IL CAVALIERE METTERÀ EFFETTIVAMENTE IN CAMPO, VUOL DIRE CHE C'E STATA UNA TRATTATIVA, SIA PUR DISSIMULATA 3. E LA TRATTATIVA HA PREVISTO LA TENUTA DEL GOVERNO, LA SCONFITTA DEI FALCHI, IL RIENTRO IN AZIENDA DI MARINA B. E QUALCHE SACRIFICIO D'IMMAGINE DEL FONDATORE DI FORZA ITALIA. CERTO DI SAPERLO USARE A SUO PROPRIO VANTAGGIO SUL PIANO DELLA COMUNICAZIONE POLITICA. FARE LO STATISTA IN CATTIVITÀ INFATTI, GLI RIESCE MEGLIO CHE FARLO IN PIENA LIBERTÀ. GLI ULTIMI VENT'ANNI SONO LI A DIMOSTRARLO

LA TRATTATIVA TRA NAPOLITANO E BERLUSCONI C'E' STATA. ECCO I PUNTI CONCORDATI...

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DAGOREPORT
Re Giorgio II, al secolo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano non e' per caso l'unico Capo dello Stato rieletto due volte. A poche ore da Ferragosto e a pochi minuti dai telegiornali ha scodellato un testo perfettamente in linea con tutte le leggi vigenti, che non possono essere sconfessate, e con importanti spiragli per il condannato in via definitiva Berlusconi Silvio, al quale ha concesso che:

napolitano rtra italiananapolitano rtra italiana GIORGIO NAPOLITANO AL TELEFONOGIORGIO NAPOLITANO AL TELEFONO

1. Non andrà in carcere, ma potrà scegliere tutte le alternative possibili.

2. Se egli chiede la grazia, cosa che sinora non ha fatto, essa verra' valutata con grande attenzione

3. L'agibilità politica dipende da lui stesso e dal suo partito. Di fatto, Napolitano non lo dice ma lo lascia capire, dipende dalle scelte che Berlusconi Silvio fara' relativamente ai punti 1 e 2 di cui sopra (in particolare l'affidamento ai servizi sociali potrebbero non comportare, secondo il precedente Frigerio, la decadenza da senatore).

4. Ovviamente, di elezioni non se ne parla, bisogna pensare all'economia e al Paese.

5. I partiti che secondo la logica dell'alternanza concorrono alla guida del Paese devono continuare a farlo, evitando le "distorsioni" che pure ci sono state sinora: non siamo al riconoscimento della persecuzione giudiziaria ma il tema sembrerebbe vicino. Oltretutto, la nota del Colle ricorda che la riforma della giustizia va fatta.

6. Quindi il governo deve andare avanti, il Paese deve essere coeso e sereno, a Ferragosto come in autunno, pensando alle cose serie. Con un po' di pazienza e di comprensione da parte del condannato, tutto si aggiusta senza turbare la fine della caduta dell'economia, sperando che si trasformi in un rimbalzo. E senza colpi di scena dinastici: non a caso Berlusconi Marina appena qualche ora prima aveva comunicato ufficialmente che non fara' politica.

SENTENZA BERLUSCONI LARRIVO DI MARINA BERLUSCONI A PALAZZO GRAZIOLISENTENZA BERLUSCONI LARRIVO DI MARINA BERLUSCONI A PALAZZO GRAZIOLI SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINASILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA

Insomma, niente di nuovo, tutte cose gia' facenti parte del dibattito politico di questi giorni. Ma il fatto che siano contenute in una nota dell'unica istituzione del Paese cui tutti riconoscono autorevolezza e autorità al di la' delle sue stesse attribuzioni significa che esse diventano il nuovo testo sacro da cui ciascuno può estrarre quello che può e che vuole, purché resti in quel quadro condiviso in cui una cosa senza l'altra non sta in piedi, come un ordinato castello di carte. Non si dice cosa succederebbe per le sentenze in arrivo, ma sembra di capire che se si trova la giusta risposta a quella gia' comminata le altre rientreranno nella fattispecie di esecuzione che verrà scelta per la prima.

francesca pascale e marina berlusconifrancesca pascale e marina berlusconi

Ultima notazione sulla nota: il fatto che contenga tutto e il contrario di tutto a seconda dei comportamenti effettivi che Berlusconi Silvio metterà effettivamente in campo, vuol dire che c'e stata una trattativa, sia pur dissimulata dal rispetto formale di tutte le leggi che potevano essere chiamate in causa.

E la trattativa ha previsto la tenuta del governo, la sconfitta dei falchi, tutti, il rientro in azienda di Marina B. e qualche sacrificio d'immagine cui il fondatore di Forza Italia si e' detto disponibile. Certo di saperlo usare a suo proprio vantaggio sul piano della comunicazione politica. Fare lo statista in cattività infatti, gli riesce meglio che farlo in piena libertà. Gli ultimi vent'anni sono li a dimostrarlo.

BERLUSCONI BERTINOTTI MARINI NAPOLITANOBERLUSCONI BERTINOTTI MARINI NAPOLITANO

 

 

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