1- SACRIFICI PER TUTTI MA NON PER RIGOR MONTIS, IL SOLITO ITALIANO CHE PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE: SI È REGALATO UN VOLO DI STATO PER MILANO, RAGGIUNGERE L’HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA E FARE GLI AUGURI DI COMPLEANNO AL SUO MAESTRO GUATRI 2- TORNA A ROMA LA MATTINA DOPO, HA UN IMPORTANTE CONSIGLIO DEI MINISTRI. GIUSTO UNA SCAPPATA PER LA FESTA AL PRINCIPE DI SAVOIA. TUTTO NORMALE MISTER MONTI? 3- FARE CIN CIN A UN AMICO E’ UN IMPEGNO MOLTO, MOLTO PRIVATO, UN PO’ DIFFICILE DA RICONDURRE A QUEL “SUPPORTO ALL'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI” CHE GIUSTIFICA UN VOLO DI STATO DEL 31ESIMO STORMO DELL'AERONAUTICA MILITARE

di Stefano Feltri per Il Fatto

Tra i successi di Mario Monti nel contenere la spesa pubblica c'è l'aver ridotto del 92 per cento, secondo i numeri di Palazzo Chigi, la spesa per i voli di Stato, completamente fuori controllo nella fase finale del potere berlusconiano. Un risparmio di 23,5 milioni di euro nei primi 100 giorni dell'esecutivo. Per questo stupisce che proprio il professore abbia derogato a questa morigeratezza aerea, concedendosi un volo di Stato per un impegno molto privato, difficile da ricondurre a quel "supporto all'espletamento delle funzioni istituzionali" che secondo la direttiva di Palazzo Chigi giustifica i trasporti speciali (è comunque prevista un'apposita deroga per i membri del governo).

Il 19 settembre 2012, a Milano, Luigi Guatri festeggia gli 85 anni all'hotel Principe di Savoia, ci sono 200 invitati, tutta la Bocconi (e la finanza) che conta. Guatri è molte cose, il più importante esperto di economia aziendale in Italia, per decenni presente in tutti i consigli di amministrazione decisivi, ma per Monti è soprattutto un maestro: nel 1994 lo ha accompagnato alla presidenza della Bocconi e nel 2011 è diventato reggente quando si è insediato il governo dei tecnici. Perfino uno impassibile come Monti, a febbraio, si è quasi commosso quando è tornato in Bocconi e ha incontrato Guatri che oggi è il presidente pro-tempore dell'ateneo milanese. Gli 85 anni del maestro, quindi, erano un evento importante.

Come riportato dalla rivista romana Parioli Pocket e rilanciato da Dagospia, il 19 settembre Monti va a Milano per la festa di compleanno con il volo di Stato del 31esimo stormo dell'Aeronautica militare, dallo scalo di Ciampino a quello di Linate. Torna a Roma la mattina dopo, ha un importante Consiglio dei ministri. Giusto una scappata per la festa al principe di Savoia. Tutto normale?

Dalla Presidenza del Consiglio rispondono che "non c'è nulla di segreto, era tutto sul sito del governo e sono uscite agenzie di stampa". A essere pignoli, cercando la parola "Guatri" nel sito ufficiale non esce alcun risultato. Ma è vero che la serata non è certo stata clandestina: il quotidiano Italia Oggi, per esempio, riporta che in quell'occasione Monti ha detto che prima di accettare il governo "ero in dubbio, perché mi dicevo: come posso lasciare la Bocconi? Luigi [Guatri], ancora una volta mi ha rassicurato: avrebbe fatto lui il lavoro che spettava a me. Se Luigi non fosse stato disponibile probabilmente avrei detto di no e quindi chissà quante tasse in meno avrebbero gli italiani".

Il punto però non è la segretezza, anche se sul sito del governo sono riportati i voli di Stato di tutti i ministri tranne che del premier (per analoghe ragioni di sicurezza sono secretati anche quelli del capo dello Stato, del presidente della Corte costituzionale e di quelli delle Camere).

Negli anni scorsi, diversi membri dei passati governi sono stati criticati per aver usato i voli di Stato con troppa disinvoltura. Da Silvio Berlusconi che si portava appresso Mariano Apicella in Sardegna a Francesco Rutelli e Clemente Mastella sorpresi dall'Espresso mentre andavano al Gran Premio di Monza. Ignazio La Russa, da ministro della Difesa, è stato redarguito dalla Corte dei conti dopo un volo Roma-Milano destinazione stadio di San Siro per una partita dell'Inter (lui si è giustificato dicendo che erano i servizi di sicurezza a imporgli di usare quel tipo di mezzo).

Per quanto di tipo differente, anche l'incontro di Monti era abbastanza privato. "Il presidente aveva ovviamente anche altri impegni a Milano", aggiungono dallo staff del premier. A domanda precisano che quella sera il professore era atteso in prefettura per "un impegno riservato". Dall'ufficio stampa della prefettura di Milano rispondono al Fatto Quotidiano che per quella sera, il 19 settembre, "non risulta in agenda alcun incontro con il presidente Monti" (ma forse era così riservato che non è stato annotato dalla segreteria del prefetto Gian Valerio Lombardi).

La deputata radicale Elisabetta Zamparutti, che già in passato si è occupata dei costi dei voli di Stato costringendo il governo Berlusconi a rivelare i numeri, presenterà un'interrogazione parlamentare "per chiarire i dettagli della vicenda".

 

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