1- SARKOZY HA CHIESTO CHE IN ITALIA SIA SPEDITO UN "COMMISSARIO" DELLA BCE, PER VIGILARE, MA LA PROPOSTA È STATA ACCANTONATA. NON PER MOLTO DICONO A BRUXELLES - 2- POCHI SANNO CHE PER I MEETING ALL'ESTERO ALL'EX FUNZIONARIO DELLA UE VALENTINO VALENTINI VIENE ASSEGNATO IL BADGE DI INTERPRETE IN MODO CHE PUÒ SOCCORRERE ANCHE AI PRANZI UFFICIALI. IL CAVALIERE CHE, COME SI SA, IN FATTO DI LINGUE (PARLATE) È POCO SOPRA LO ZERO, SE SI ESCLUDONO UNA DECINA DI CANZONI FRANCESI - 3- PAOLO ROMANI, IL MINISTRO (NON PER COLPA SUA) DELLO SVILUPPO ECONOMICO, È L'INDIZIATO NUMERO UNO DI AVER MOLLATO A PIPPO MARRA LA LETTERA DI BANANA ALLA UE - 4- TEMPI DURI PER PAOLINO BONAIUTI. SILVIO NON LO VUOLE PIÙ VICINO A LUI QUANDO CI SONO LE TELECAMERE. "CON QUELL'ARIA DA BECCHINO E CON QUELLE CRAVATTE IMMETTIBILI (GRIFFE FERRAGAMO NON MARINELLA!,NDR) FA SOLO MALE ALLA MIA IMMAGINE”

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1- Sapete perchè Berlusca ai vertici europei cerca i suoi colleghi maltese e romeno? Perché parlano un po' di italiano e c'è qualcuno che finalmente lo capisce.

2- La verità sul caso Italia l'ha scritta su Twitter l'economista-cassandra Nouriel Roubini che insegna alla New York University. "L'Italia non ha alcuna possibilità di recuperare la credibilità dei mercati finché Berlusconi non se ne sarà andato" aggiungendo che il duo Merkozy le sta provando tutte affinché Berlusconi lasci ma purtroppo "non ci riescono".

3- Il Cavalier Patonza ha mentito un'altra volta. Nessun apprezzamento entusiastico della lettera scritta a otto mani da Draghi-Letta-Brunetta-Romani. La realtà è un'altra: l'Europa ci ha commissariato. Il comunicato si conclude infatti con un invito, che suona come un ordine, alla Commissione Europea, guidata dall'ex sodale, Barroso, a presentare una valutazione dettagliata delle misure e a monitorare la situazione". E all'Italia, un ordine perentorio: fare le riforme in fretta. E c'è di più Sarkozy ha chiesto che in Italia sia spedito un "commissario" della Bce, per vigilare, ma la proposta al momento è stata accantonata . Non per molto dicono a Bruxelles.

5- Tempi duri per Paolino Bonaiuti. Il Cavaliere non lo vuole più vicino a lui quando ci sono le telecamere. "E' meglio farsi vedere con Scilipoti" ha sentenziato stamattina all'alba Berlusconi quando ha visto la registrazione dei tg. "Con quell'aria da becchino e con quelle cravatte immettibili fa solo male alla mia immagine". Rimprovera anche a Paolino di indossare cravatte di Ferragamo e non dell'amato Marinella. "Quando sono all'estero vicino a me voglio solo Valentino Valentini", facendo sapere al suo consigliere di tagliarsi la barba.

6- A proposito di Valentini: pochi sanno che per i meeting all'estero all'ex funzionario della Ue viene assegnato il badge di interprete in modo che può soccorrere anche ai pranzi ufficiali il Cavaliere che, come si sa, in fatto di lingue (parlate) è poco sopra lo zero, se si escludono una decina di canzoni francesi.

7- nourie roubnourie roub Gaffe n.2 di Berlusconi con la Merkel. Dopo la falsa notizia di un fantomatico incontro a Bruxelles nel precedente vertice del Consiglio europeo ecco che il Cavalier si fa beccare un'altra volta dalla Cancelliera tedesca. Stanotte il Cavaliere aveva detto a Vespa di fatto pace con la Merkel . Quindi, secondo la sua versione, era tutto risolto dopo lo scambio di risatine con Sarkozy nella conferenza stampa di sabato scorso, aggiungendo che la Cancellierona si era addirittura scusata con lui.

BRUNETTABRUNETTA

Niente di vero. Puntuale come un orologio svizzero arriva poco dopo la smentita del portavoce della Cancellierona. A notte fonda Steffen Seibert, spokesman della Merkel, scrive suo sito "nessuna scusa perchè non c'era nulla di cui scusarsi". Bonaiuti è riuscito a bloccare la notizia fino a stamattina, ma non ha potuto far nulla con Sky. Giovanna Pancheri, corrispondente di Sky da Bruxelles, l'ha sparata in diretta al tg di mezzogiorno.

8- Settantacinque anni ma non li dimostra. Pippo Marra, il padre-padrone della Adnkronos, quando scende in campo riesce ad agguantare ancora la notizia. Tutti i direttori ieri sono stati alla ricerca della lettera di Berlusconi alla Ue dopo che i loro segugi più fidati erano tornati a mani vuote. Nell'impresa che ha dato molto fastidio a Palazzo Chigi ci è riuscito invece lui.

PAOLINO BONAIUTIPAOLINO BONAIUTI

In serata lo chiama Gianni Letta chiedendogli di dirgli chi aveva rifilato le sedici cartelle. Pippo fa muro, così Letta chiude seccato la conversazione con "saluti romani"'. Un riferimento alla militanza giovanile nel Msi di Marra? No, Romani è anche un cognome e il ministro (non per colpa sua) dello Sviluppo Economico è l'indiziato numero uno di aver mollato a Pippo Marra il prezioso e inarrivabile documento.

 

 

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