1- SE SCHETTINO IMPALLINA LA AC-COSTA CROCIERE, LA PROCURA ORA INDAGA ANCHE SULLA CAPITANERIA DI LIVORNO: L’“EROE” DE FALCO E’ STATO SANTIFICATO TROPPO PRESTO? 2- PASSATA LA SBORNIA DELLE TELEFONATE (“TORNA A BORDO, CAZZO!”) CHE HANNO SPUTTANATO SCHETTINO, EMERGONO ALCUNI INTERROGATIVI. PERCHÉ LA CAPITANERIA DI LIVORNO NON SI È ACCORTA DI NULLA? PERCHÉ ALLE 22, UN QUARTO D’ORA DOPO IL DISASTRO, IL SISTEMA DI CONTROLLO AIS SEGNALAVA “TRAFFICO MARITTIMO REGOLARE”? PERCHÉ È SERVITA LA TELEFONATA DI UN BRIGADIERE DI PRATO PER SVEGLIARE LIVORNO? 3- FORSE ANCHE LE TELEFONATE SCHETTINO-DE FALCO POTREBBERO ESSERE LETTE IN MODO DIVERSO: LE CONVERSAZIONI AVVENGONO DUE E TRE ORE DOPO L’IMPATTO, QUANDO L’EVACUAZIONE ERA GIÀ AMPIAMENTE IN CORSO. DE FALCO VOLEVA VERAMENTE SCHETTINO DI NUOVO A BORDO O LE TELEFONATE, REGISTRATE APPOSITAMENTE, AVEVANO ALTRI OBIETTIVI? 4- DI CERTO LA DIFFUSIONE URBI ET ORBI DI QUEGLI AUDIO UN EFFETTO L’HA AVUTO: CONCENTRARE PER UNA SETTIMANA TUTTA LA COLPA SOLO SUL “CODARDO” SCHETTINO… 5- COSA C’È NEL COMPUTER CHE SCHETTINO CHE CONSEGNÒ IN HOTEL A UN AVVOCATO?

1- DAGOREPORT: SCHETTINO SPUTTANATO IN MONDOVISIONE, MA ORA NEL MIRINO FINISCE ANCHE LA CAPITANERIA DI LIVORNO, GUIDATA DAL "DURO" DE FALCO"
"Non sono un eroe", ha detto il comandante Gregorio De Falco dopo aver ricevuto l'encomio solenne dal governo per le famose telefonate con Schettino. Forse aveva ragione. Gli inquirenti che indagano sul disastro del Giglio hanno ora messo nel mirino anche la Capitaneria di porto di Livorno, quella guidata proprio da De Falco (vedi il pezzo sotto di Paolo Colonnello per "La Stampa").

Le domande che si fanno gli investigatori sono le stesse avanzate da (pochi) osservatori subito dopo l'incidente, mentre tv, giornali e web andavano in overdose con le intimazioni telefoniche del "duro" De Falco al "codardo" Schettino. Come mai per attivarsi la Capitaneria di Livorno ha avuto bisogno della telefonata di un brigadiere di Prato, avvertito da una passeggera?

Come mai i sistemi di monitoraggio della Guardia Costiera non avevano notato la strana velocità e le singolari manovre della Costa Concordia a ridosso di Giglio Porto? Chissà se gli inquirenti porranno attenzione anche sugli orari delle telefonate tra De Falco e Schettino: la prima è delle 00.32, la seconda delle 00.42, la terza è dell'1.46. Conversazioni, quindi, che arrivano dopo due e tre ore dall'incidente, avvenuto intorno alle 21.40.

E De Falco, mentre parla con il comandante della Costa Concordia, dopo avergli chiesto di dire con chiarezza il suo nome, dice: "Io sto registrando questa comunicazione, comandante Schettino". Siamo sicuri che l'obiettivo delle telefonate fosse veramente solo quello di avere di nuovo il comandante a bordo per coordinare i soccorsi, con le procedure di evacuazione in corso già da uno o due ore?

Di certo la diffusione degli audio un effetto l'ha avuto: mettere all'indice come unico grande responsabile del disastro Schettino, sputtanato in mondovisione. Ma ora la ricerca delle responsabilità si sta lentamente allargando.

2- LA PROCURA INDAGA SULLA CAPITANERIA DI LIVORNO: PERCHE' SI E' MOSSA SOLO DOPO LA SEGNALAZIONE DI UN CARABINIERE DI PRATO? PERCHE' I SISTEMI RADAR NON HANNO SUBITO INDIVIDUATO I PROBLEMI AL GIGLIO?
Paolo Colonnello per "La Stampa"

Una nave fantasma. È questo che trova l'equipaggio della motovedetta «Atruzzi» della Finanza quando arriva per prima, alle 22,30 circa, sotto bordo della Concordia. Che qualcosa non stia andando per il verso giusto lo capiscono al volo: la nave è in balia delle onde con i motori spenti, vedono una persona terrorizzata che si sta calando da una biscaglina calata sul fianco destro della nave, altri passeggeri agitati affacciati alle balaustre.

Ma sui ponti regna il silenzio, dagli altoparlanti non si sentono annunci, nessun segnale di allarme. Con il megafono chiamano più volte il comandante e gli ufficiali di bordo ma, incredibilmente, non ricevono alcuna risposta. Cosa sta succedendo sulla Concordia?
Perché Schettino e i suoi uomini si rifiutano di rispondere?

Il dettaglio emerge dalla relazione delle Fiamme Gialle allegata agli atti dell'inchiesta ed è fondamentale per stabilire cosa accadde in quell'ora e 40 di misteriosi ritardi in cui, colpevolmente, non venne dato l'ordine di abbandono della nave. Pochi minuti prima dell'arrivo della motovedetta della Gdf, un ufficiale della Concordia era stato contattato dalla Capitaneria di Livorno che chiede insistentemente di sapere qual è la situazione a bordo.

Ma l'omertà è assoluta: «Ripeto, abbiamo un blackout e stiamo verificando». La frase viene ripetuta dall'ufficiale ben 4 volte, una parola d'ordine alla quale si attengono evidentemente tutti gli uomini della plancia. Eppure, ha raccontato Schettino a verbale, quella sera alle 22,05, chiamò a Genova il responsabile della sala operativa della Costa, Roberto Ferrarini, per informarlo «correttamente» di quanto stava succedendo: «Ho fatto un guaio. Ti sto dicendo la verità».

Perché dunque se aveva detto la «verità» alla Costa non fece altrettanto con la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza? Il sospetto degli investigatori è che Schettino ricevette disposizioni precise che gli impedirono di comunicare all'esterno la tragedia in atto. Una decisione della Società? O un'iniziativa individuale di Ferrarini? Solo il manager della Compagnia potrà chiarirlo quando verrà ascoltato dai pm.

I quali, in attesa di una decisione del tribunale del riesame sulla sorte di Schettino, hanno stabilito intanto di allargare le indagini sulle responsabilità nei ritardi di quella sera, a partire dalla gestione del sistema AIS, l'apparecchiatura di controllo satellitare delle rotte nel Mediterraneo.

Quando due giorni fa, a 7 miglia al largo dell'isola del Giglio, una nave mercantile è rimasta ferma per oltre 10 minuti, la Capitaneria di porto di Livorno si è allarmata subito mobilitando una motovedetta e scoprendo che era in avaria. «Merito del sistema AIS», spiegano in Capitaneria. E, probabilmente, merito anche dell'attenzione che, dopo la tragedia della Concordia, è scattata sulle coste italiane.

Ma prima? Come andarono effettivamente le cose la sera del 13 gennaio anche nelle Capitanerie, adesso è materia d'inchiesta. I magistrati hanno infatti deciso di acquisire agli atti l'articolo pubblicato venerdì da «La Stampa» che riferiva delle mancanze dei sistemi elettronici di ricognizione e di aprire un fascicolo dedicato alla questione. Non a caso, venerdì pomeriggio, esponenti del Comando Generale della Guardia Costiera si sono recati in Procura.

I magistrati vogliono infatti capire come mai, 20 minuti dopo l'impatto della Concordia con gli scogli della «Scola», sul brogliaccio, alle ore 22 venne scritto che il controllo AIS segnalava «traffico marittimo regolare» e che solo 12 minuti dopo la nave venne individuata sugli schermi, arenata sulle secche di punta Lazzeretto, dove avvenne lo sbarco.

Inoltre perché, nonostante un sistema di rilevazione costato allo Stato due milioni di euro, ad avvertire la Capitaneria fu un carabiniere di terra, il brigadiere Formuso di Prato, contattato telefonicamente da una passeggera della nave. Infine come mai, a fronte di una spesa di 320 milioni di euro per un sistema integrato di rilevazione radar installato nelle Capitanerie dal 2009, il VTS (progetto Finmeccanica-Selex), che prevede allarmi precisi per gli sbandamenti di rotta come quelli seguiti dalla Concordia, ancora non sono nemmeno iniziati i collaudi.

Fonti della Capitaneria confermano: «Se almeno il VTS fosse stato in funzione, forse una tragedia come quella del Concordia non sarebbe accaduta. Il sistema AIS ci dà solo una rappresentazione grafica delle rotte ma non segnala falle o anomalie. Quando l'operatore controllò sullo schermo vide soltanto una nave quasi ferma davanti al Giglio: una circostanza normale per le navi da crociera. Chi pensa che in una Capitaneria si stia come su una torre di controllo del traffico aereo si sbaglia di grosso».

3- COSA C'È NEL COMPUTER SCOMPARSO DI SCHETTINO?
http://www.giornalettismo.com

Una donna bionda l'ha preso in consegna dopo il naufragio. Contiene dati importanti?
I pm di Grosseto stanno cercando il pc portatile che il comandante Francesco Schettino porto' fuori dalla nave e che affido' a una ragazza bionda, e che al momento non si trova.

LA BIONDA - I pm di Grosseto hanno identificato, ma non ancora individuato, la misteriosa donna bionda che pochi istanti prima del fermo del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, prese in consegna la sacca che l'uomo si era portato a terra dalla nave, e contenente un pc portatile. A quanto apprende l'ADNKRONOS, la consegna del computer e' avvenuta nell'albergo dell'Isola del Giglio in cui Schettino si era rifugiato.

L'AVVOCATO - Secondo quanto appreso, la donna sarebbe un avvocato, anche se non e' chiaro se della Costa Crociere oppure se un libero professionista i cui rapporti con le parti in causa sono ancora da appurare. I pm vogliono esaminare il pc anche perche', considerando la fretta con cui e' stato ‘passato di mano' ipotizzano che possa contenere dati importanti. (Adnkronos)

 

SCHETTINODE FALCOSCHETTINO-DE FALCOSCHETTINO-DE FALCOSCHETTINO-DE FALCOSCHETTINOIL COMANDANTE DELLA CONCORDIA FRANCESCO SCHETTINO SCHETTINO TORNA A SORRENTO NAVE CONCORDIALA COSTA SERENA PASSA ACCANTO AL RELITTO DELLA COSTA CONCORDIA DA LA STAMPA NAVE CONCORDIAsatellite concordia SOMMOZZATORI IN AZIONE ALLISOLA DEL GIGLIO VICINO LA COSTA CONCORDIA

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO