sofia corradi studenti erasmus nel 1992

30 ANNI DI 'ORGASMUS'! - L'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL PROGRAMMA ERASMUS, GRAZIE A DUE ITALIANI, SAREBBE A MAGGIO, MA I GIORNALI GIÀ FANNO A GARA A CHI PUBBLICA PER PRIMO IL PEZZO COMMEMORATIVO - TUTTO PARTE DA SOFIA CORRADI, CHE NEL 1959 VIDE RESPINTA LA SUA RICHIESTA DI CONVERSIONE DEGLI ESAMI DATI ALL'ESTERO - CON L'ERASMUS, 3,5 MILIONI DI STUDENTI EUROPEI HANNO POTUTO VIVERE IN UN'ALTRA CITTÀ, STUDIARE, BERE E SOPRATTUTTO RIMORCHIARE...

Corrado Zunino per "la Repubblica"

 

È uno dei grandi successi dell’Unione europea, uno tra i pochi mai messi in discussione. L’Erasmus, che nasce come acronimo burocratico, “European region action scheme...”, e si afferma come l’anno sabbatico all’estero intitolato al grande filosofo di Rotterdam, il prossimo 15 giugno compie trent’anni. Già si aprono le feste celebranti. La prima, stasera, a Parigi, Odéon Théatre de l’Europe. Il 26 gennaio a Bruxelles.

domenico lenarduzzidomenico lenarduzzi

 

Oggi l’insostituibile Erasmus — i greci avrebbero voluto rinominarlo Programma Sokrates, a ogni nuova edizione i polacchi chiedono di dedicarlo a Marie Curie — significa tre milioni e mezzo di studenti e 120 mila insegnanti che in trent’anni hanno trascorso un periodo (da nove mesi a due anni, nelle ultime stagioni) a studiare nell’università di un altro paese e, quindi, a vivere in una città straniera. La nascita del Programma, che nei sei anni 2014-2020 ha usufruito di un finanziamento di 16,4 miliardi di euro, è stata faticosa. Da ascrivere all’Italia, e a due italiani illuminati e viventi.

domenico lenarduzzi domenico lenarduzzi

 

Fu Domenico Lenarduzzi, 81 anni, torinese emigrato con il padre minatore in Belgio, a scegliere quel nome così pregno di storia europea e a lavorare, dalla direzione degli Affari sociali di Bruxelles, all’affermazione del progetto (convinse François Mitterrand). Tutto era nato, però, nel corso degli Anni Sessanta. Grazie alle carte e all’insistenza tignosa di Sofia Corradi, romana di 82 anni, premiata per i suoi meriti lo scorso maggio dal re di Spagna, fino al 2004 docente di Educazione permanente all’Università di Roma Tre.

 

Racconta lei: «L’Erasmus è venuto al mondo, prima ancora che per un’intuizione, per un moto di indignazione per come ero stata trattata dall’Università di Roma, la futura Sapienza. Era il 1959, frequentavo l’ultimo anno di Giurisprudenza e fin lì erano stati tutti trenta e lode. Con tre esami su ventuno da dare, vinsi una borsa di studio, la Fulbright, e andai a New York. Columbia University. Parlavo inglese e riuscii a prendere un master in Diritto comparato: gli americani mi ritenevano post-laureata, non solo laureata. Quando tornai a Roma trovai naturale chiedere il riconoscimento di quella specializzazione.

ERASMUSERASMUS

 

Allo sportello della segreteria studenti l’impiegato cadde dalle nuvole: «Columbia University? Mai sentita nominare ». E quando arrivò il direttore mi riempì di insulti: «Crede che regaliamo una laurea a chi si va a fare una scampagnata negli Stati Uniti? Torni a studiare e veda di essere promossa ». Compresi quel giorno che l’equiparazione dei titoli universitari nel mondo, o perlomeno in Europa, era una cosa da fare».

sofia corradi sofia corradi

 

Sofia Corradi si sarebbe laureata in Legge con 110 e lode, avrebbe intrapreso e cambiato in fretta nuovi lavori accorgendosi del valore aggiunto di quell’anno all’estero: «Presto sarei diventata consulente scientifico dell’associazione che riuniva i rettori italiani». Da quella postazione la dottoressa Corradi alla fine dei Sessanta iniziò una battaglia lunga 18 anni fatta di promemoria sull’Erasmus del futuro ciclostilati e inviati alle tre figure più importanti degli atenei italiani ed europei. «Nei Trattati di Roma, su cui si fondò la Comunità economica europea, l’istruzione era menzionata solo come formazione professionale, la priorità era ricostruire le fabbriche distrutte dalla guerra».

 

sofia corradi studenti erasmus nel 1992sofia corradi studenti erasmus nel 1992

Il 14 maggio 1987, nonostante l’opposizione degli inglesi, a Bruxelles in Consiglio dei ministri viene votata la delibera che vara la nascita di un programma di studio all’estero. Il 15 giugno la ratifica. Nasceva l’Erasmus, «praticamente semi-clandestino ». Oggi dagli incontri in Europa di tre milioni e mezzo di universitarie e universitari sono nati un milione di figli di Erasmus.

 

sofia  corradi sofia corradi ERASMUS ERASMUS ERASMUSERASMUSERASMUSERASMUSl appartamento spagnolo  il film sull erasmusl appartamento spagnolo il film sull erasmusl appartamento spagnolo il film sull erasmusl appartamento spagnolo il film sull erasmuserasmus partyerasmus partyERASMUSERASMUS

 

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?