1. L'ATTACCO AL GOVERNO ITALIANO SI COMPIE. LA COMMISSIONE: ''UNA PROCEDURA PER DEFICIT ECCESSIVO BASATA SUL DEBITO''. MA IL M5S DICE CHE NON INTENDE MODIFICARE LA MANOVRA
2. LA MINACCIA DELLA CAPO ECONOMISTA BCE, NOUY, CHE EVOCA LA GRECIA: ''INCROCIAMO LE DITA PER LE BANCHE ITALIANE. SAREBBE MOLTO TRISTE SE FINISSERO COME ATENE''
3. L'ECONOMISTA FITOUSSI: ''A CHE SERVE IL GOVERNO SE LA POLITICA FISCALE VIENE DECISA DA UNA COMMISSIONE EUROPEA CHE FA ERRORI INCOMPRENSIBILI O DAI MERCATI STRANIERI?''

Condividi questo articolo


Fitoussi in difesa di Tria:'manovra non va toccata, spread ricatto'

 

 

 

  1. UE A ITALIA,REGOLA DEBITO VIOLATA GIUSTIFICA PROCEDURA

juncker dombrovskis juncker dombrovskis

 (ANSA) - "La nostra analisi di oggi - rapporto 126.3 - suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l'apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata". Lo scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano.

 

  1. MANOVRA:FONTI GOVERNO,NO MODIFICHE,CONTE SPIEGHERÀ A JUNCKER

 (ANSA) - Nessuna modifica alla manovra ma una dettagliata spiegazione degli obiettivi e dei parametri contenuti nella legge di bilancio. E' questa, a quanto si apprende da fonti M5s di Palazzo Chigi, l'intenzione del premier Giuseppe Conte a fronte della bocciatura della manovra da parte dell'Ue. Conte, si apprende, spiegherà in dettaglio a Juncker la manovra e il suo senso, "al di là dei numerini". Perché, si ribadisce, "i nostri economisti la ritengono adeguata". La spiegazione sarà contenuta in un dossier di "tante pagine e molto tecnico".

 

 

TRIA BECCHETTI FITOUSSI TRIA BECCHETTI FITOUSSI

  1. L'ECONOMISTA FITOUSSI A 'L'ARIA CHE TIRA'

''A che serve il governo se la politica fiscale viene decisa da Bruxelles? Non capisco davvero la Commissione Europea in questo periodo. La manovra di Tria è ancora più utile ora che la crescita rallenta, certo che è corretta! Lo spread è un ricatto, Tria deve andare avanti''. Il docente di economia all'Institut d’Etudes Politiques di Parigi ed autorevole teorico contemporaneo del reddito di base, in merito allo scontro con la Commissione Europea.

 

 

  1. L'ATTESA. OGGI BRUXELLES BOCCIA LA MANOVRA. E LA BCE EVOCA IL RISCHIO-GRECIA

Giovanni Maria Del Re per www.avvenire.it

 

«Incrociamo le dita». Non poteva essere più netta Danièle Nouy, la presidente uscente dell’Ssm, la vigilanza bancaria Ue in seno alla Bce, commentando la manovra, lo spread e il suo impatto sulle banche italiane. Uno sfogo che rende bene gli umori europei alla vigilia del fatidico verdetto della Commissione Europea sul bilancio italiano, accompagnato dall’ormai praticamente certa (salvo colpi di scena) apertura della procedura per deficit eccessivo relativa al debito.

di maio conte salvini di maio conte salvini

 

Come previsto, la lettera di risposta inviata dal governo lo scorso 13 novembre non ha potuto evitare il peggio e non stupisce, visto che non sono contenute modifiche all’impianto della manovra (si aggiunge solo la promessa di 18 miliardi di euro di privatizzazioni nel 2019 e di intervenire qualora si superi il deficit del 2,4% del Pil). Il 'verdetto' è atteso a ora di pranzo, a mercati aperti, o al massimo nel primo pomeriggio. E potrebbe essere accompagnato dall’anticipazione del Rapporto sul debito.

 

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

L’attenzione si sposta ora al dopo: e cioè al tentativo del governo di evitare almeno le sanzioni (in teoria fino allo 0,5% del Pil all’anno). Se l’esito oggi appare scontato, quello che domina è la crescente preoccupazione a livello europeo per il dilagante nervosismo dei mercati, come non è passato inosservato il fiasco dei Btp Italia. «Il recente aumento dei rendimenti dei titoli sovrani in un Paese (l’Italia, ndr ) - ha avvertito Nouy, che a fine dicembre finisce il mandato per lasciarlo quasi certamente a un italiano, l’attuale presidente dell’Agenzia bancaria europea Andrea Enria - è uno sviluppo indesiderato. La vigilanza bancaria della Bce continuerà a monitorare tutti gli sviluppi che potrebbero minare le posizioni patrimoniali delle banche».

 

 

A cominciare da quelle italiane, le quali, sospira ancora Nouy, «hanno fatto tanto per ripulire i propri bilanci e potenziare la loro posizione patrimoniale, sarebbe molto triste se finissero per subire le conseguenze del dibattito politico. Anche se queste cose accadono, i problemi per le banche greche sono iniziati proprio da discussioni a livello politico. Incrociamo le dita, posso dire solo questo». Certo è che «è evidente che c’è una certa sensibilità da parte del mercato sugli obiettivi fiscali del governo italiano», anche se questa situazione «per il momento non ha contagiato altre giurisdizioni».

 

daniele nouy daniele nouy

Poco dopo il successore in pectore di Nouy, Enria, che ieri ha avuto il sostegno della Commissione affari economici dell’Europarlamento, ha rincarato. «Non spetta a me intervenire sugli aspetti di bilancio - ha dichiarato nell’audizione - ma quello che posso dire è che l’aumento degli spread ha un impatto sul settore bancario non solo sul capitale ma anche sui costi di finanziamento».

 

DANIELLE NOUY DANIELLE NOUY

Si è fatto sentire anche il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, ministro delle Finanze portoghese, pure lui durante un’audizione al Parlamento Europeo. «Nel penultimo Eurogruppo - ha affermato - ci siamo concentrati sull’Italia perché la Commissione ha chiesto una manovra aggiornata. L’aggiornamento non migliora la situazione in termini di costi del finanziamento del debito, lo vediamo sui mercati oggi giorno, che significa che non ha dissolto le preoccupazioni sulla strategia di bilancio dell’Italia». Certo, ha spiegato, «capisco e condivido le preoccupazioni dell’Italia per una crescita debole e problemi sociali complessi, problemi seri che devono essere affrontati. Ma questo si può fare senza mettere a rischio la traiettoria di consolidamento fiscale».

MERKEL TSIPRAS MERKEL TSIPRAS

 

Perché, ragiona il portoghese, «le nostre regole di bilancio sono mezzi per un fine, non un fine in sé. Sono concepite per creare le condizioni per una crescita economica sostenibile e per rendere fluido il funzionamento dell’Unione monetaria. Rispettarle non è nell’interesse solo dei singoli Paesi, ma di tutti». L’Italia è isolata, tutti gli altri Stati membri dell’Eurozona sono con la Commissione: se davvero oggi Bruxelles proporrà la procedura, il via libera all’Eurogruppo del 22 gennaio appare scontato (e già a quello del 3 dicembre si capiranno gli umori). Un sostegno ribadito dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz.

 

Mario Centeno Mario Centeno

«Le regole - ha detto a Bloomberg Tv - non sono un’invenzione di qualcuno, hanno delle ragioni che sono parte della realtà con cui ognuno deve fare i conti ». Perché, avverte Scholz, «affrontare un debito del 130% del Pil è qualcosa di molto più difficile che agire in una situazione completamente diversa». Insomma, «non è solo l’Ue che deve dare consigli franchi ma devono essere anche il governo e il Parlamento italiano che devono pensare a questa situazione ». Roma è avvisata, nessuno, se continua così, l’aiuterà.

 

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...