salvini uomo nero

ALTRI GUAI PER LE FORZE DELL’ORDINE: SALVINI SI SCHIERA CON GLI AGENTI CONTRO IL REATO DI TORTURA - “DEVONO POTER AGIRE LIBERAMENTE. SE DEVO PRENDERE PER IL COLLO UN DELINQUENTE, LO DEVO PRENDERE. SE CADE E SI FA MALE, CAZZI SUOI”

Mariolina Iossa per il “Corriere della Sera”

 

ruspa di  salvini a pontida ruspa di salvini a pontida

«Carabinieri e polizia devono poter agire liberamente. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo devo prendere. Se cade mentre è fermato e si sbuccia un ginocchio, c... suoi». È un Matteo Salvini con il lanciafiamme quello che ha partecipato ieri mattina alla protesta del sindacato di polizia Sap, contro il ddl che introduce il reato di tortura, con aggravanti per i pubblici ufficiali, licenziato dalla Camera pochi giorni fa. Le sue parole hanno riacceso lo scontro politico cominciato già prima della condanna della Corte europea, in aprile, per i fatti accaduti nella scuola Diaz durante il G8 di Genova.

SALVINI  alle 11.41.22SALVINI alle 11.41.22

 

I poliziotti hanno chiesto al Parlamento di fermare il ddl e di «ripartire dall’attuale legislazione». Il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, ha spiegato che «esistono già in Italia fattispecie di reato che puniscono severamente gli eventuali abusi delle forze dell’ordine.

 

Questo ddl invece nasconde la volontà di punire gli uomini e le donne in divisa, strizzando l’occhio al partito dell’Antipolizia». In particolare, il Sap teme le conseguenze di quella norma che punisce la violenza psicologica da parte delle forze dell’ordine. «Come potrà essere dimostrata? — dicono gli agenti —. È come mettere un manganello nelle mani dei criminali».

 

poliziotti diazpoliziotti diaz

Ha usato parole ben più dure il leader della Lega Nord, Salvini, fotografato con il governatore Roberto Maroni, secondo il quale la norma sulla violenza psicologica è «un’idiozia» e la legge è «sbagliata e pericolosa. Noi della Lega abbiamo contrastato, mentre è stata voluta da Pd e M5S». «Polizia e Carabinieri — ha continuato — devono poter fare il loro lavoro». A chi gli ha ricordato la condanna della Corte europea dei diritti umani per i fatti di Genova, Salvini ha replicato: «La Corte europea potrebbe occuparsi di altro anziché rompere le scatole all’Italia. Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti».

 

poliziotti diaz 2poliziotti diaz 2

«Ci rattrista che il dibattito su un tema così delicato sia diventato il pretesto per una demagogia ed una ideologizzazione che non aiuta gli appartenenti alla polizia di Stato, né l’Amministrazione e neppure il nostro Paese», risponde a Tonelli e a Salvini Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione Funzionari di Polizia, che è su posizioni diverse rispetto al Sap, pur avendo avanzato perplessità sul testo e proposto emendamenti.

 

«Critiche scomposte — è stata la replica a distanza del capogruppo in commissione Giustizia alla Camera del Pd Walter Verini —. Il Parlamento ha fatto un buon lavoro, atteso da molti anni. Gli attacchi di queste ore sono fuori misura. Quello cha vuole essere colpito è solo l’abuso, com’è accaduto a Genova». Per Nicola Fratoianni (Sel): «A Salvini, che considera accettabile torturare, evidentemente piacerebbe vivessimo ancora nel Medioevo».

la diazla diaz

 

Mentre Nunzia De Girolamo (Ncd) chiede «un confronto franco fra tutte le forze politiche affinché i poliziotti possano esercitare al meglio il proprio dovere». Insorgono le associazioni (Antigone-Garante dei detenuti e Acat), che si faranno sentire anche oggi, in occasione della giornata internazionale contro la tortura: «Il Sap è fuori dalla comunità internazionale».

 

 

 

g8 carica poliziag8 carica polizia

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?