mimmo lucano

AMARISSIMO LUCANO – IL SINDACO DI RIACE SOSPESO SI METTE A DIFENDERE PURE I TRAFFICANTI: “ANCHE LORO SONO VITTIME. I CRIMINI DELL’UMANITÀ NON SONO I LORO MA QUELLI DI UN MINISTRO DELL’INTERNO CHE PENSA A FARSI FOTOGRAFARE MENTRE MANGIA” – “POTREI CANDIDARMI ALLE EUROPEE E POTREI ANCHE VINCERE. QUESTA SETTIMANA INCONTRO DE MAGISTRIS E…”

1 – LUCANO: "GOVERNO ACCUSA TRAFFICANTI MA ANCHE LORO SONO VITTIME"

Da www.adnkronos.com

 

MIMMO LUCANO

"Per alleviare l'onta mediatica delle sue gravi responsabilità il governo italiano ha detto che la responsabilità è dei trafficanti. Ma io dico che anche loro sono vittime". Lo dice all'Adnkronos il sindaco di Riace Mimmo Lucano, commentando le affermazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo il tragico naufragio a largo della Libia in cui sono morti 117 migranti. "I crimini dell'umanità non sono i loro - aggiunge Lucano - ma quelli di un governo indifferente, di un ministro dell'Interno che pensa a farsi fotografare mentre mangia con la gente che muore in mare... Mai l'Italia è stata così in basso".

 

MIMMO LUCANO - FOTO DI LIDIA BARATTA (LINKIESTA)

Intanto il gip del tribunale di Locri ha confermato il divieto di dimora a Riace per il sindaco sospeso Domenico Lucano. La notizia è stata pubblicata sull'edizione cartacea del Quotidiano del Sud. Il gip ha confermato il provvedimento cautelare con il parere favorevole del pubblico ministero rigettando l'istanza di revoca presentata dai difensori di Lucano.

 

mimmio lucano

"Mi hanno notificato ieri l'ordinanza. Ovviamente sono rammaricato, triste, mi sembra tutto paradossale - dice all'Adnkronos -, mi è stata rigettata la richiesta di revoca di divieto di dimora a Riace che mi avevano dato perché avrei affidato la raccolta rifiuti nel mio Comune a coop che non avevano i requisiti, cosa non vera, e poi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. O meglio, per aver favorito il tentativo di ingresso di cosiddetti clandestini... Ma in un vocabolario dei diritti umani, neanche dovrebbe esistere questa parola 'clandestino'".

SALVINI MIGRANTI

 

Il sindaco, sospeso di Riace, ci tiene comunque a sottolineare che si tratta di un'inezia di fronte alle tragedia a cui stiamo assistendo: "Non mi interessa, non è quello il problema. Il problema sono le vite umane". Ed è in questo il paradosso, spiega. "Quand'anche fosse vera l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quale sarebbe stato l'obiettivo se non evitare che queste persone intraprendano viaggi aggrappati alle onde, viaggi che spesso diventano viaggi di morte? Se migliaia essere umani sono in fuga dalla loro terra non è certo per piacere o per fare una crociera: sono in fuga da guerra, dolore, miseria. Sono vittime predestinate e innocenti di un mondo ingiusto".

 

mimmo lucano 2

"Per alleviare l'onta mediatica delle sue gravi responsabilità il governo italiano ha detto che la responsabilità è dei trafficanti. Ma io dico che anche loro sono vittime. I crimini dell'umanità non sono i loro ma quelli di un governo indifferente, di un ministro dell'Interno che si fa fotografare mentre lui mangia e la gente muore. Mai l'Italia è stata così in basso. Le nostre coscienze sono scosse da un clima irrespirabile. E come mai nessuno intraprende un'azione giudiziaria?".

 

matteo salvini con i migranti

''Adesso basta, non ne possiamo più dei continui deliri di Mimmo Lucano" dice il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. "L'ultimo, poco fa, quello che secondo lui anche i trafficanti di esseri umani sarebbero delle vittime, di fatto equiparandoli agli immigrati che rischiano o perdono la vita sui barconi".

 

"Ricordiamo a Lucano, inquisito per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, che gli scafisti sono coloro che lucrano sulle vite umane, sfruttandone ogni debolezza e disperazione, con il colpevole sostegno delle ONG. Non smetteremo mai di ripeterlo: l'unico modo per evitare le stragi in mare è il blocco navale al largo delle coste libiche", conclude Lollobrigida.

 

2 – "PERSONAGGIO MIO MALGRADO, POTREI CANDIDARMI ALLE EUROPEE". PARLA MIMMO LUCANO

Simone Puccio per www.agi.it

 

MIMMO LUCANO 3

"Mi hanno fatto diventare, mio malgrado, un personaggio politico. Ho tanta gente che mi segue, potrei anche vincere se dovessi decidere di candidarmi alle prossime elezioni europee". A poche ore dalla conferma del divieto di dimora a Riace per l'operazione Xenia, il sindaco, sospeso, Mimmo Lucano, apre all'ipotesi di una candidatura alle prossime elezioni europee.

 

Presto un incontro con De Magistris

"La mia idea è di non farlo, anche per rispondere con i fatti a chi mi accusa di avere fatto tutto questo per interessi - ha aggiunto Lucano conversando con l'AGI - ma tanti partiti me lo chiedono, pur consapevoli che io sono legato ai miei ideali che erano quelli di una sinistra extraparlamentare".

1439315555567 napoli luigi de magistris contro matteo renzi

 

L'ipotesi di una candidatura è, comunque, molto concreta: "In questa settimana incontrerò il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, anche per ragionare su questa ipotesi che ripeto essere molto remota, perché non vorrei andare via e non so quale potrebbe essere il mio contributo".

 

Nell'ambito di questi confronti politici, Lucano ha raccontato di avere incontrato in questi giorni anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, sostenitore del sindaco di Riace, e a sua volta costretto a vivere nel suo paese per un obbligo di dimora: "Sono andato a trovarlo a San Giovanni in Fiore, il suo paese. Mi ha consigliato una sola cosa: che dobbiamo essere forti".

 

"Se mi dimettessi, potrei tornare"

mimmo lucano 3

Lucano ha poi svelato di valutare le dimissioni per poter tornare nel suo paese, ora retto dal vicesindaco: "Aspettiamo qualche giorno e poi vediamo. Il giudice che ha confermato il divieto di dimora dice che non ci sono nuovi elementi, quindi se dovessi dimettermi potrei tornare a Riace perché non sarei piu' sindaco". "Se sto pensando di dimettermi? Sì, lo sto pensando - ha spiegato Lucano - ma c'è anche l'orgoglio. Però abito persino in una casa senza riscaldamenti, non è facile". L'obiettivo di Lucano è quello di mettere in piedi una fondazione per aiutare i migranti: "Mi concentrerò su questo, oltre che su risolvere le questioni delle accuse".

 

"Non ce la faccio più, devo prendere psicofarmaci"

migranti mediterraneo

"Non ce la faccio più, ho l'animo a pezzi. Non è giusto quello che mi stanno facendo", ha proseguito Lucano, che ora vive nella sua modesta abitazione di Caulonia Marina, centro a pochi chilometri da Riace, "devo rispondere di due reati rispetto alla misura cautelare senza sapere nemmeno se mai si farà un processo. Dobbiamo essere consapevoli che se mai avessi fatto queste cose, e non è vero, l'obiettivo era solo quello di evitare questi viaggi con la gente che finisce in mare. Io ho fatto tutto solo per umanità, perché - domanda - questa ingiustizia? Devo prendere persino psicofarmaci".

 

MIMMO LUCANO 2

"Salvini si è macchiato di un reato contro l'umanità"

"Salvini si dovrebbe vergognare insieme a tutto il governo. Loro sì che si sono macchiati di un reato contro l'umanità", prosegue Lucano, "anche in Europa molti dovrebbero vergognarsi perché non capiscono che i migranti si mettono su quelle navi solo per vivere, per scappare da guerre e miseria. Questo Salvini lo dimentica, ma siamo davanti ad una palese ingiustizia, con persone che muoiono di fame. Se adesso non arrivano più immigrati vuol dire che sono chiusi nei lager in Libia. Salvini e tutto il governo dovrebbero avere gli incubi durante la notte".

gommone libia migranti

Ricordando l'accusa nei suoi confronti di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e il salvataggio, pochi giorni fa, di un gruppo di migranti alla deriva a Torre di Melissa, nel Crotonese, da parte di cittadini e dello stesso sindaco del paese, Lucano ha aggiunto: "Allora anche quel sindaco dovrebbe essere accusato di favoreggiamento dell'immigrazione, ma invece ha solo salvato delle vite umane".

 

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...