donald trump muro messico

AMERICA FATTA A MAGLIE - È L'IMMIGRAZIONE, BELLEZZA, E TU NON PUOI FARCI NIENTE SE È ANCHE LA QUESTIONE PIÙ SCOTTANTE IN OCCIDENTE. E' TUTTO PRONTO IN REALTÀ, IL MURO DELLA DISCORDIA, CHE È STATO CAVALLO DI BATTAGLIA DELLA CAMPAGNA 2016 ED È GIÀ IL CAVALLO DI BATTAGLIA DELLA PROSSIMA, SARÀ COSTRUITO DAL GENIO MILITARE CON I SOLDI PER I DISASTRI NATURALI, E NON SPESI - SARÀ ANNUNCIATO ASSIEME AD UNA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA NAZIONALE - FIGURACCIA CNN: ''TUTTO TRANQUILLO, NESSUNA EMERGENZA AL CONFINE''. E I TRUMPIANI: ''TI CREDO, LÌ IL MURO C'È!''

 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

È l'immigrazione, bellezza, e tu non puoi farci niente se è anche la questione più scottante in tutte le nazioni del mondo.

 

E' tutto pronto in realtà, il Muro della discordia, che è stato cavallo di battaglia della campagna del 2016 ed è già il cavallo di battaglia della prossima del 2020, sarà costruito dal Genio Militare con i soldi destinati ai disastri naturali, e non spesi, la decisione sarà annunciata assieme ad una dichiarazione di Emergenza Nazionale, nella quale il presidente ricorderà che ha fatto di tutto per arrivare ad un accordo con i Democratici, ma che ora è importante tanto sbrigarsi a fermare le bande di criminali che passano attraverso i buchi del confine quanto tornare a pagare i lavoratori federali colpiti dalle conseguenze dello shutdown, la chiusura degli uffici privi dell'approvazione del budget. Scommettiamo?

 

donald trump muro con il messico

Intanto si polemizza come al solito, e un po' Jim Acosta, Intrepido corrispondente dalla Casa Bianca di CNN, odiato da questa Casa Bianca, cordialmente ricambiato, in perenne polemica con Trump e il suo staff, se l'è cercata. Ma come, vai al confine col Texas, dove tra poco arriverà il presidente, fai una serie di servizi per prendere in giro le affermazioni secondo le quali l'emergenza immigrati al confine è forte, ti piazzi davanti a un tratto di Muro costruito in acciaio da una delle precedenti Amministrazioni, per dire che da lì non passa nessuno che non c'è alcuna emergenza? Certo, gli hanno risposto in coro sbeffeggiandolo, dalla Casa Bianca, dal Congresso, dal quartier generale di Brad Parscale, manager della campagna 2020 di Trump; certo che lì non serve il Muro, c'è.

 

 Il resto forse è chiacchiera, forse è nei piani di Donald Trump un modo per aizzare gli 800.000 lavoratori, che oggi non sono stati pagati per gli ultimi 15 giorni di lavoro, e i cittadini spaventati degli ingressi di criminali al confine, contro gli intransigenti Democratici che da qualche giorno si sono insediati al Congresso in maggioranza. Conviene al Partito Democratico un atteggiamento di chiusura così rigido? C'è da dire che tanto Chuck Schumer quanto Nancy Pelosi appartengono alla vecchia guardia, quella che è riuscita a perdere tragicamente le elezioni contro Trump; c'è anche da dire che la spinta radicale nel partito, la frangia estremista che e’ partita da Bernie Sanders è che ormai si è estesa anche oltre le intenzioni di Sanders, con gli arrivi di personaggi nuovi alla politica, ed estremamente barricaderi, a Washington e al Congresso, non è semplice da affrontare.

MURO TRUMP2

 

Di certo i leader democratici a Capitol Hill pensano di interpretare così meglio le esigenze dell'elettorato più frustrato ed esasperato dal successo trumpiano. Di certo i democratici hanno vinto sempre quando sono stati capaci di mettersi al centro dell'agenda e della scena politica. Finora non si vede una sola novità ne’ idea nuova, basti pensare che il candidato al 2020 per ora più accreditato è Joe Biden, ex di Barack Obama, che marcia allegramente verso gli 80 anni, e che si parla con insistenza di una ricandidatura di Hillary Clinton, che potrebbe suscitare anche una rivolta nazionale dei democratici. Amen.

 

Trump tira dritto. Nell'ordine il presidente ha fatto una serie di mosse che in Italia vi sono state raccontate, copiando diligentemente dai giornali mainstream americani, come sbagliate e impopolari, in realtà sono audaci ma azzeccate, soprattutto sono popolari.

 

Prima il discorso dall'Ufficio Ovale della Casa Bianca alle ore 21:00, il primo di questo genere, con un'aria grave e severa, molto presidenziale, molto poco trumpiana, da padre della Patria preoccupato ma determinato. Per essere quanto di più lontano ci sia da Trump è stata una buona performance, anche perché subito dopo il controdiscorso a due della coppia Pelosi Schumer sembrava le comiche finali.

mauricio salcido graffitaro ottantenne

 

Poi Il presidente è andato in missione al confine col Texas accompagnato dal genero, Jared Kushner, e da lì ha dato un'intervista al fidato Hannity di Fox News.

 

In mezzo un inutile ulteriore incontro con i leader dell'opposizione, subito troncato dal presidente, che ha lasciato i due da soli spigando che se non c'è la minima intenzione di trovare un accordo, è ridicoli perdere tempo in convenevoli.

 

In mezzo soprattutto i tweet, che sono sempre il prodotto migliore, disintermediazione pura, Trump che parla ai suoi elettori, attacca gli oppositori, soprattutto attacca i media che definisce il vero partito di opposizione, lancia segnali, tra minacce e compromessi.

 

“ Crisi al nostro confine meridionale. Sono appena rientrato e la situazione è ben peggiore di quanto si possa comprendere, è un'invasione! Io ci sono stato tante volte ma i democratici, il piagnone Chuck e Nancy, non si rendono conto di quanto pericoloso sia per il nostro intero Paese”.

donald trump muro con il messico 5

 

“ La barriera d'acciaio, o Muro, avrebbe dovuto essere costruita dalle Amministrazioni precedenti tanto tempo fa. Non l'hanno mai fatto, io lo farò. Senza il Muro il nostro paese non è al sicuro. Criminali, bande, trafficanti di essere umani, di droga, e molti altri che procurano guai enormi possono entrare facilmente. Così li fermiamo”.

 

In questi giorni sui giornali e tra politici, anche repubblicani, e’ cresciuta la polemica su chi paga cosa, ovvero che all'inizio Trump ripeteva che il Muro lo avrebbero pagato i messicani. Lui ha trovato una risposta

 

“ Ho detto spesso durante i comizi con poche variazioni che il Messico avrebbe pagato per il Muro. Noi abbiamo appena firmato un grande nuovo trattato commerciale col Messico. È meglio del pessimo Nafta di prima per miliardi di dollari l'anno. La differenza paga il muro molte volte!”

 

Poi rassicura gli stranieri in possesso del permesso H1-B, quello per lavoratori qualificati.

 

“I possessori di un H1-B negli Stati Uniti ci possono restare sapendo che presto ci saranno dei cambiamenti che lii rassicureranno,e in modo semplice, compreso un percorso potenziale verso la cittadinanza. Noi intendiamo incoraggiare le persone di talento e con alti livelli di istruzione a cercare una carriera negli Stati Uniti”’. Che è un atteggiamento che si capisce, un po’ come ha fatto la Merkel con i siriani, prendendosi i laureati e i benestanti

 

La linea è certamente molto dura, il Muro essendo diventato un simbolo dello scontro politico tra esecutivo e Parlamento, senza dimenticare che al Senato la maggioranza repubblicana è solida. Ma anche qui,secondo l'ultimo sondaggio di Rasmussen Report, non solo gli americani nel numero di 2 su 3 ritengono che l'immigrazione illegale sia un serio pericolo per la nazione, pensano anche, il 48 per cento, che il governo non abbia finora fatto abbastanza per fermarla.

jim acosta

 

Interessante notare che in agosto solo il 43% si sentiva scarsamente rappresentato in materia dal governo, e che solo il 28% ritiene al contrario che il governo sovrastimi il pericolo e intenda fare troppo, mentre in agosto lo pensava il 34%. Si può facilmente dedurre, sempre stando al sondaggio, ma tutti lavoriamo con i sondaggi in tutto il mondo fino a smentita, che la propaganda Democratica non solo non è servita a motivare contro la costruzione del Muro ma è accaduto il contrario, è quella di Trump che ha prevalso. A chi mi dovesse obiettare che Rasmussen ha una tendenza conservatrice, rispondo sempre allo stesso modo: è stato l'unico istituto di sondaggi a prevedere la vittoria di Trump per come e’ avvenuta, voti elettorali contro voti popolari.

Si farà allora questo benedetto Muro ,spendendo miliardi presi dai fondi non spesi per i disastri naturali di zone come Porto Rico, quando ci fu un uragano, ma anche il Texas e decine di altri Stati? Cioè si farà senza bisogno di un'approvazione che mai arriverà del Congresso?

 

La Casa Bianca ha dato ordine al Genio Militare di verificare nel il suo bilancio che comprende 13 miliardi e 900 milioni di Fondi di emergenza stanziati l'anno scorso quanta parte di quel denaro possa essere stornata alla costruzione del Muro di confine col Messico. A disposizione secondo fonti anonime si potrebbe mettere un quarto del totale, che basta per costruire più o meno 500 dei 3000 km di Il comandante del genio ha accompagnato nel viaggio al confine Trump

donald trump jim acosta

Intendiamoci, è una mossa che apre una polemica nella polemica, perché è fin troppo facile dire che non si possono stornare fondi che servono per emergenze nazionali, ricostruzione e assistenza alle popolazioni dopo inondazioni o terremoti o uragani, o qualunque disastro naturale che agli Stati Uniti non manca mai. Alcuni esponenti del Partito Democratico hanno già dichiarato che si tratterebbe di abuso incostituzionale dei poteri di emergenza, ma solo in imbarazzo anche i repubblicani eletti in aree a rischio o in fase di assistenza post disastri.

 

 Trump ha risposto che i suoi avvocati gli hanno assicurato che ha tutto il diritto di fare quello che intende fare. Vedremo

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?