donald melania trump natale

AMERICA FATTA A MAGLIE - L'ULTIMO SCANDALO A WASHINGTON? TRUMP CHE CANCELLA LA FESTA DI NATALE CON LA STAMPA E I TOP MANAGER, DOVE I GIORNALISTI FANNO LA FILA PER LA FOTO COL PRESIDENTE DA METTERE SUL CAMINO. MA SE LO CONSIDERANO UN PUZZONE, TANTO VALE SANCIRLO - PERSINO CLINTON DURANTE L'IMPEACHMENT MANTENNE LA TRADIZIONE. MA NESSUNO GLI CHIESE COME MAI DIEDE 850MILA $ A PAULA JONES PER FARLA TACERE… - L'INTERVISTA A MELANIA: ''SU DI NOI SOLO CATTIVERIE''

 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Ehi, gloves off e niente ipocrisia, niente party sotto l'albero di Natale nel quale magari il segretario di stato Mike Pompeo incontrerebbe Mika Brzezinski , conduttrice del programma del mattino della MSNBC, che l'altro ieri lo ha definito a Butt Boy, il “ragazzo da culo" di un dittatore, riferendosi al delitto Khashoggi e al principe Saudita.

 

melania e donald trump 1

 Se si arriva a questo, tanto vale sancirlo.

 

C'e’ una coppia che va d'accordo alla Casa Bianca, almeno nella guerra al mondo dei media che li odia, cordialmente e palesemente ricambiato.

Donald Trump ha cancellato, in un gesto che suscita scandalo per tutta la capitale e non solo, il mitico party delle vacanze che la Casa Bianca tiene ogni anno dedicandolo ai rappresentanti dei media, dagli executive che arrivano da New York e da Los Angeles, ai corrispondenti.

 

 Melania Trump ha rilasciato un'intervista a Sean Hannity, anchor di Fox news, uno dei pochissimi amici, in cui accusa esplicitamente i giornalisti di fare gossip e cattiverie su di loro, lei, il marito e tutta la famiglia, invece di guardare alla sostanza di quello che fanno.

Ora ci si potrebbe domandare come mai queste due prese di posizione suscitino lo scandalo che stanno suscitando nell'ambiente degli addetti ai lavori, date un'occhiata ai Social per credere, visto che tanto la first lady che il presidente si limitano a prendere atto esplicitamente di una realtà che è sotto gli occhi di tutti.

 

IL SELFIE DI NATALE DI MELANIA TRUMP

 Eppure è così, secondo il mainstream e i giornaloni, la prima avrebbe dovuto sorridere e abbozzare, il secondo convocare comunque un party fra gente che si odia e lo odia. Un party diventato così affollato negli anni di Barack Obama che riceveva media adoranti, dagli executive ai commentatori ai reporter, da doversi sdoppiare in due, uno per le tv e l'altro per i giornali.

 

I giornalisti ogni anno fanno a gara per essere invitati, guai a chi fosse escluso, e si affollano intorno a un buffet tradizionalmente composto da costolette di agnello, granchio, e la solita abbuffata di dolci, ed è consuetudine portarsi la moglie, fidanzata o un figlio.

 

Segue il momento clou, che poi è lunghissimo, perché gli invitati si mettono in fila per la photo op con il presidente e signora davanti al più grande degli alberi di natale, e poi è la stessa casa bianca a spedire le foto agli ospiti. Le copie finiscono sul caminetto a casa di mamma e papà, a dimostrazione che quella di Washington è una monarchia ma è anche un grande esercizio di democrazia popolare.

 

sean hannity

Nessuno si è mai sottratto, e Bill Clinton, sotto impeachment, che poi finì nulla per la verità, tenne fede alla tradizione anche nell’ annus horribilis del 1998.

 

Certo che allora neanche la stampa che lo accusava si permise di chiedergli come mai se era innocente avesse pagato a Paula Jones che lo accusava di molestie sessuali e ricatti sul lavoro 850mila dollari. Oggi invece sulle informazioni dell’ ex avvocato di Donald Trump, Michael Cohen, di aver pagato due ex del presidente, si arma un casino indescrivibile sulla legalità della campagna elettorale.

 

Gia’ l'anno scorso non era andata secondo la tradizione, a tarallucci e vino. La CNN aveva pomposamente annunciato che non si sarebbe presentata al ricevimento con i suoi inviati e dirigenti, la portavoce del presidente aveva altrettanto pomposamente risposto “evviva, finalmente una buona notizia dalla CNN”, e tutto era durato molto poco perché Donald e Melania non si erano prestati alla cerimonia delle fotografie, si erano trattenuti per non più di un quarto d'ora, così come i più importanti membri dell'Amministrazione, come John Kelly. Quanto all'altro appuntamento importante, il pranzo annuale dell'associazione dei corrispondenti, Trump non si era presentato.

 

sean hannity intervista trump

Ora la decisione definitiva di annullare il party alla Casa Bianca sembra cogliere tutti di sorpresa, però viene dopo un secondo anno di scambi di accuse di fake news e leaks pubblicati senza verifiche da una parte, di collusione con la Russia e di bugie continue dall'altra. Gli incidenti quotidiani con la CNN sono culminati con l'allontanamento del corrispondente di Jim Acosta, il quale aveva rifiutato di restituire il microfono per consentire di andare avanti con le domande, e che poi è stato riammesso di imperio da un giudice. Risultato: sempre meno e più brevi incontri con la stampa

 

La decisione non ancora ufficiale ma certa di annullare il party non significa che non ci siano feste e ricevimenti anche con giornalisti invitati in questa stagione di festeggiamenti. Solo che la Casa Bianca decide chi e’ ammesso e chi no, e nonostante la corporazione stia emettendo in queste ore alcuni pizzini dissuasivi, nessuno finora ha rifiutato gli inviti.

MELANIA TRUMP SEAN HANNITY

 

Tra gli amici c'è sicuramente Sean Hannity, al quale Melania Trump ha rilasciato l'intervista esclusiva al grido di ”faccio quello che ritengo giusto per il Paese, e pazienza se la stampa mi critica”, soprattutto “ quei giornalisti, scrittori e comici faziosi e opportunisti che usano per ottenere popolarità il mio nome e quello della mia famiglia. Io resto fedele a me stessa".

 

MELANIA TRUMP CON I MILITARI

Melania Trump era a bordo della nave militare George HW Bush In visita ai soldati che passano il Natale lontano dalle famiglie. Ha risposto anche a una domanda sul carattere irascibile del marito. sostenendo che non rinuncia mai a esprimere la sua opinione e dargli il suo consiglio, anche quando ritiene di dovergli dire che esagera o ha sbagliato. “Lui a volte ascolta a volte no. Abbiamo stili diversi”.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO