AMERICA FATTA A MAGLIE -  FERMI TUTTI, TOCCA ANCHE AI DEMOCRATICI FINIRE SOTTO ACCUSA PER AVER INTRALLAZZATO CON LA RUSSIA DI PUTIN – NEL MIRINO L’AZIENDA DI FAMIGLIA DI JOHN PODESTA, IL SUPER RESPONSABILE DELLE CAMPAGNE "DEMOCRATS" DEGLI ULTIMI 25 ANNI E RESPONSABILE DI QUELLA DI HILLARY

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Maria Giovanna Maglie per Dagospia

PODESTA PUTIN PODESTA PUTIN

 

Fermi tutti, che tocca anche ai democratici finire sotto accusa per aver mestato direttamente o indirettamente con la Russia di Putin, e sempre Hillary Clinton c'entra, direttamente o indirettamente, visto che investigato ora è finito il gruppo Podesta, ovvero l’azienda di famiglia  del super responsabile di tutte le campagne elettorali democratiche degli ultimi 25 anni, e  presidente di quella del 2016,John Podesta.

 

È successo che il procuratore speciale,  l'ex direttore dell'FBI Robert Mueller,  incaricato  di indagare sul cosiddetto Russia gate, ovvero di trovare le prove degli intrallazzi tra russi e uomini di Trump, che avrebbero favorito l'elezione  del presidente la 8 novembre del 2016, seguendo i movimenti  e gli affari di Paul Manafort,  consigliere di Trump fino inizio dell'estate del 2016, è incappato in affari analoghi e non dichiarati dei Podesta, e che lo scoop, ovvero il super leak, sia stato consegnato alla NBC di dichiarate antipatie trumpiane e di ostentate simpatie democratiche.

 

Versione buona. Il sistema funziona in modo talmente corretto che essendo partito da una investigazione contro i repubblicani, nel momento in cui tocca anche ai democratici, non si tira indietro. La stessa cosa fa una emittente televisiva degna e seria come Nbc.

putin trump putin trump

 

Versione cattiva. Si sono talmente accaniti per cercare di fregare Paul Manafort che aveva lavorato per un partito ucraino finanziato probabilmente da Mosca, e hanno talmente tanto scavato e talmente tanto cercato appigli per fregarlo e arrestarlo, che si sono trovati a sbattere la testa su un imprevisto che non si poteva più nascondere. A quel punto hanno deciso di consegnare il tutto alla NBC per far vedere quanto sono democratici, bravi e belli

Versione cattivissima. Robert Mueller non solo non trova assolutamente nulla di provato se non la attività di disinformazia che sempre i governi,prima sovietici poi russi, fanno nelle elezioni di altri Paesi;  è anche finito nei guai o ci finirà perché quando era direttore dell'FBI ha coperto l'operazione Uranium One, ovvero è stato complice dell'ordine del governo Obama di non rivelare al Congresso i risultati di un'importante indagine. Il denaro usato per pagare la vendita di un quinto di uranio americano ai russi, voluta da Hillary Clinton, allora Segretario di Stato, proveniva da riciclaggio, estorsione e rapina.

 

 Siccome quello è uno scandalo vero, ed ora il Senato ha cominciato a indagare sia pur con 7 anni di ritardo, Mueller, che con tali precedenti mai avrebbe dovuto essere nominato superprocuratore,prova ad allontanare quei riflettori da sé facendo parlare d'altro, ovvero di una indagine che non guarda in faccia nessuno, tanto meno i democratici. Vedremo.

PODESTA PUTIN PODESTA PUTIN

Paul Manafort aveva organizzato una campagna di pubbliche relazioni per un'organizzazione non profit che si chiama European Centre for a Modern Ukraine (ECMU), Centro europeo per un'Ucraina moderna. La compagnia di cui è amministratore delegato  il fratello di John Podesta, Tony, era una delle compagnie che hanno lavorato in quella campagna destinata a promuovere in Occidente l'immagine dell'Ucraina. Se di aver fatto questo senza seguire le regole è colpevole Manafort, lo è anche il gruppo Podesta. Tutti e due Infatti avrebbero omesso le regole di iscrizione al Foreign Agents Registration Act (FARA), registro ufficiale dei lobbisti 

 

La NBC nel suo dettagliato servizio spiega infatti che l'investigazione sulla compagnia di Podesta è cominciata come puro accertamento di fatti sul ruolo di Manafort nella campagna, ma ma ora si è trasformata in un'indagine criminale destinata ad appurare se la compagnia abbia violato le regole del Fara. Nel senso che chiunque faccia attività di lobby per governi stranieri , leader stranieri o partiti politici, deve riempire dei moduli molto dettagliate su costi guadagni e attività e consegnarla al dipartimento di Giustizia. Non farlo può costare fino a 5 anni di prigione, pratica per la verità quasi mai applicata, ma per Manafort il rigore della legge era già pronto.

Viktor Yanukovich Putin Viktor Yanukovich Putin

 

Ma così ha fatto anche il gruppo Podesta, che si è precipitato a compilare i moduli solo dopo che l'indagine sull'attività di Manafort dal 2012 al 2014 è finita pubblicata sui giornali. Risulterebbe che il vero finanziatore del centro per l'Ucraina moderna è il governo Russo insieme all'ex presidente ora scappato dal paese, Viktor Janukovyc.

 

In questa grande confusione quello che si sta perdendo di vista è l'obiettivo dell'indagine e della nomina del super procuratore, ovvero prove contro Donald Trump e i suoi di complicità con la Russia non se ne trovano, vuoi perché anche le commissioni di Camera e Senato sono troppo impegnate nello scontro tra i due partiti.

 

john podesta hillary clinton john podesta hillary clinton

Scontro che sulle vicende dei legami con la Russia è destinato ad aumentare spostandosi su una quasi sicura ormai inchiesta sulla Uranium One. Ve la riassumo in poche frasi. Ne abbiamo già scritto numerose volte e per tempo. Nel 2010 Hillary Clinton firmò un accordo di cessione del 20% dell'uranio americano alla Russia. Ne ebbe in cambio molti milioni di dollari per la fondazione Clinton e alcune conferenze strapagate del presidente Bill Clinton. Ma soprattutto un'inchiesta dell'FBI dimostro’ e presento’ al dipartimento di Giustizia le prove che il denaro con cui l'accordo era stato onorato proveniva da rapine, ricatti e m riciclaggio. Il governo però chiese all’agenzia, che accettò, di non presentare queste prove al Congresso, come sarebbe stato dovuto. Più cover up di così...

 

 

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