AMERICA FATTA A MAGLIE - ROMNEY SCHIFA TRUMP (DOPO AVERNE INCASSATO L'ENDORSEMENT) E LA NIPOTE LO MASSACRA - ''POCAHONTAS'' WARREN PREPARA LA CANDIDATURA E IL PRESIDENTE SUGGERISCE ''CHIEDETE AL SUO PSICHIATRA'' - JILL ABRAMSON, EX DIRETTRICE DEL ''NEW YORK TIMES'', IN UN LIBRO SOSTIENE CHE IL GIORNALE INCORAGGIA I GIOVANI CRONISTI A CALUNNIARE IL PRESIDENTE E CHE SI E' GIOCATO LA CREDIBILITÀ. MICA MALE...

-

Condividi questo articolo


Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

ROMNEY TRUMP 1 ROMNEY TRUMP 1

Ai propalatori di odio e di false notizie Trump si era rivolto augurando loro Buon Anno, ed ora arriva una sonora conferma di questo clima, e del ruolo dei media nel propalare l’odio e le false notizie, nel libro di un ex direttore del New York Times, “Mercanti di verità, il business delle notizie e la battaglia per i fatti”, che non solo spiega che l'indirizzo editoriale è quello di preparare materiale contro il presidente, ma che ormai viene fatto a spese di qualunque verità dei fatti.

 

Al clima avvelenato naturalmente contribuisce il proseguire dello shutdown, la chiusura delle attività e degli esercizi federali perché sulla finanziaria non è stato raggiunto un accordo visto che i democratici si rifiutano di finanziare il muro di confine con Messico, per completare il quale occorrono almeno 5 miliardi di dollari. È un braccio di ferro, che si proietta sui prossimi due anni di governo con i democratici in maggioranza alla Camera e i repubblicani al Senato, ma che soprattutto delinea lo scontro della prossima campagna elettorale presidenziale, che sarà in buona parte centrata  sul problema dell'immigrazione, perché tutto il mondo è paese ormai.

 

ronna romney mcdaniel ronna romney mcdaniel

Comincia presto la campagna presidenziale, anzi è cominciata già, perché per esempio la democratica Elizabeth Warren ha già costituito il suo comitato esplorativo, che vuol dire una struttura che verifica le possibilità di farcela, e a lei in una intervista a Fox News, Trump ha riservato un commento al vetriolo. “Se avrà possibilità di sfidarmi e vincere nel 2020?. Non lo so, chiedetelo al suo psichiatra”.

 

Potrebbe andare da uno psichiatra anche Mitt Romney, appena eletto senatore dello Utah con l'appoggio e l'endorsement volentieri accettati del presidente, e che ora torna a dare interviste ipercritiche su Trump, non fosse che Romney è fino in fondo il rappresentante dei moderati del partito repubblicano che non tollerano la nuova linea e il nuovo stile, o per i Trumpiani duri e puri è un Rino, Republican in name only, un finto repubblicano.

TRUMP E ROMNEY TRUMP E ROMNEY

 

Buon 2019 dagli States in guerra  politica, senza dimenticare che dal punto di vista economico stanno una favola, l'Europa se lo sogna il 3% di disoccupazione e I salari più alti degli ultimi 30 anni, con i part-time trasformati in full time, eccetera eccetera.  In due anni Donald Trump ha eliminato 1500 miliardi di dollari di tasse e investito 1500 miliardi di dollari in infrastrutture. A voi la deduzione.

 

Intanto Jill Abramson, giornalista veterana che è stata a capo del giornale dal 2011 al 2014, sostiene che il Times incoraggia i giovani giornalisti a calunniare il presidente e che l’iniziativa contribuisce a eroderne la credibilità .

 

ronna e scott romney fratello di mitt ronna e scott romney fratello di mitt

“Mercanti di Verità”, si chiama così il libro nel quale la Abramson ha parole molto dure per il suo successore, Dean Baquet, sostenendo che ormai i media sono diventati il vero partito di opposizione, che ci sono pagine interamente dedicate alla campagna contro Trump, che così come fa il New York Times fa il Washington Post, quindi che i due colossi della cosiddetta informazione pulita e neutrale, dei fatti separati dalle opinioni, in realtà ormai manipolano titoli e analisi“.

 

Insiste sullo split generazionale, spiegando che lo staff più giovane è tutto arruolato per assalire senza limiti la presidenza, ma che il senso di allarme per tempi di emergenza che richiedono procedure di emergenza ha contagiato un po' tutto lo staff dei giornalisti ricompensati peraltro dagli abbonamenti online che sarebbero saliti da 600mila a 2 milioni perché il pubblico più sfacciatamente Liberal adora storie anche inventate sui Trump.

mark thompson e arthur sulzberger i boss del new york times mark thompson e arthur sulzberger i boss del new york times

 

Della signora Abramson si dirà nei prossimi giorni che ha scritto un libro di vendetta, perché l'editore e proprietario da lei accusato di misoginia e maschilismo, Sulzberger, l'ha licenziata qualche anno fa, resta il fatto che le sue parole sono rese più autorevoli dal fatto che è stata a lungo capo del bureau di Washington e capo corrispondente di Wall Street.

 

A dire la verità, il Washington Post ha messo a segno un buon colpo grazie a un editoriale critico della presidenza in modo veramente aspro, e firmato da Mitt Romney, già candidato alla presidenza per i repubblicani nel 2012 contro Barack Obama e sonoramente sconfitto, poi protagonista di violente polemiche con Donald Trump durante la campagna elettorale e dopo, nel 2016. Ora è stato eletto senatore dello Utah  al termine di una campagna faticosa anche grazie all'appoggio del presidente, che lo aveva o sembrava averlo perdonato.

jill abramson DEAN BAQUET BILL KELLER jill abramson DEAN BAQUET BILL KELLER

 

Trump ha risposto piccato all’editoriale critico, figuratevi se si teneva le accuse, ma soprattutto ha polemizzato con Mitt Romney Ronna McDaniel, che e’ la presidente del Cimitato Nazionale Repubblicano, ma che da nubile fa di cognome Romney, essendo la nipote di Mitt. Non c'è andata leggera.

 

"POTUS is attacked and obstructed by the MSM media and Democrats 24/7. For an incoming Republican freshman senator to attack @realdonaldtrump as their first act feeds into what the Democrats and media want and is disappointing and unproductive"

 

Jill Abramson del New York Times Andrea Ceccherini e Gerard Baker del Wall St Journal Jill Abramson del New York Times Andrea Ceccherini e Gerard Baker del Wall St Journal

Il presidente è attaccato e ostacolato dai principali media e dai democratici 24 ore al giorno. Che un Senatore repubblicano appena eletto attacchi Donald Trump come sua prima azione rientra in quel che i democratici e i media vogliono, ed è tanto deludente quanto non produttivo.

 

Tenete conto che di solito il presidente del Comitato Nazionale non interviene nelle polemiche politiche se non in piena campagna elettorale, è che quello è suo zio. Ma che cosa ha detto Romney? Che Trump sarà probabilmente rieletto nel 2020 ma che dopo 2 anni di presidenza è evidente che non è assurto né ci riuscirà alla dignità del suo ufficio.

 

Un po' il tipo di orazioni funebri che sono toccate al vecchio Bush da morto, ma che gli avversari certo non gli riservavano quando era vivo, del tipo lui sì che rappresentava la nobiltà e la dignità della presidenza. Peccato che non sia stato rieletto, uno dei pochi casi nella storia della nazione.

elizabeth warren in senato elizabeth warren in senato

Diciamoci la verità, e’ come dice sua nipote, Mitt Romney poteva evitarsi una brutta figura da rosicone.

elizabeth warren alla convention democratica elizabeth warren alla convention democratica

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…