migranti g 7 taormina

ANDATE A MORIRE DA UN’ALTRA PARTE – NIENTE SBARCHI DI MIGRANTI DURANTE IL G-7 DI TAORMINA: CHIUSI TUTTI I PORTI SICILIANI – DURANTE IL VERTICE PIU’ POLIZIOTTI CHE ABITANTI, E UNA TASK FORCE CONTRO I CYBER ATTACCHI – GLI AMERICANI NON SI FIDANO E FANNO TUTTO DA SOLI: LINEE TELEFONICHE DIRETTE CON LA CASA BIANCA

 

Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

 

G7 TAORMINAG7 TAORMINA

L' inizio del G7 a Taormina è fissato per il 26 maggio, ma le misure di sicurezza cominceranno a essere operative già questa mattina. E da lunedì prossimo tutti i porti siciliani saranno interdetti. Vuol dire che nessuna nave potrà avvicinarsi, vuol dire che le imbarcazioni cariche di migranti che già affollano il Mediterraneo centrale dovranno attraccare altrove.

 

migranti 3migranti 3

Lo prevede la direttiva firmata dal capo della polizia Franco Gabrielli diramata già da qualche giorno per pianificare i servizi necessari a proteggere i capi di Stato e di governo che si riuniranno per due giorni. Saranno oltre 8.000 gli uomini impegnati a far funzionare un dispositivo che deve tenere conto della minaccia terroristica, delle proteste dell' area antagonista e dei possibili attacchi di pirateria informatica.

 

BOSCHI G7 A TAORMINABOSCHI G7 A TAORMINA

Sono tre le «aree di sicurezza» disegnate dal dispositivo del prefetto. Si parte della cosiddetta area «di rispetto» che comprende «gli itinerari terrestri, marittimi e aerei di accesso alle località interessate da sottoporre a eventuali interdizioni». Si entra poi in quella «riservata», «contigua ai luoghi del summit e di altri eventi collegati con specifici divieti e varchi di controllo dove far accedere persone interessate e mezzi accreditati».

 

HOTEL SAN DOMENICO TAORMINAHOTEL SAN DOMENICO TAORMINA

E infine si arriva a quella di «massima sicurezza» dove «si svolge l' evento e ci sono le strutture interessate al soggiorno delle personalità dove attuare le massime misure di vigilanza e controllo con personale specializzato e tutte le tecnologie disponibili, accessibile solo con appositi accrediti». Comprende il San Domenico Palace di Taormina dove si svolgono le riunioni, l' antico Teatro greco, il Palazzo dei congressi.

 

Anche la navigazione sarà limitata con una progressione sempre più stringente via via che si arriva verso la data fissata. Ecco perché, oltre a prevedere una serie di provvedimenti che «isolino» quel tratto di mare di fronte a Taormina e Giardini Naxos, si è deciso di ampliare l' area degli interventi.

migranti 2migranti 2

 

La direttiva è chiara: «È già stata rappresentata la necessità di realizzare, a partire dal 15 maggio, una riduzione progressiva degli sbarchi a Messina e poi per l' intera Sicilia evitando comunque di impegnare i porti dell' isola nei seguenti periodi: porto di Messina, dalla mezzanotte del 18 maggio 2017 fino alle 24 del 28 maggio successivo; tutti gli altri porti della Sicilia, dalla mezzanotte del 22 maggio 2017, fino alle 24 del 28 maggio successivo».

 

teatro di taorminateatro di taormina

Un capitolo specifico è stato dedicato all' attività della polizia postale affinché siano predisposti «mirati servizi di monitoraggio della rete per la prevenzione e il contrasto di cyber attacchi verso infrastrutture critiche ovvero verso sistemi informatici connessi all' evento, nonché per l' espletamento di attività su possibili attività di cyber terrorismo di qualunque matrice o ispirazione politica.

 

Tra le misure già predisposte c' è quella di «controllo della corrispondenza indirizzata agli organizzatori, istituzioni, personalità e obiettivi a rischio» affidate alle Poste, ma anche quella per impedire le «intrusioni» «nelle comunicazioni telefoniche e radio, al fine di garantire la sicurezza nelle comunicazioni dedicate alla gestione dell' ordine pubblico». A tutto questo gli Stati Uniti affiancheranno il lavoro dei propri esperti che hanno già richiesto linee «dedicate» e dunque utilizzabili esclusivamente dai componenti della delegazione del presidente Donald Trump che - come sempre accade agli americani - si muovono in maniera autonoma.

DONALD TRUMP CON IL FUCILEDONALD TRUMP CON IL FUCILE

 

Si tratta di provvedimenti che prevedono tecnologie sofisticate, senza naturalmente mettere in secondo piano quelli di controllo e vigilanza del territorio che contemplano l' impiego di tutti i reparti specializzati - dai tiratori scelti, agli artificieri e ai sommozzatori - ma soprattutto delle barriere che dovranno impedire qualsiasi tipo di intrusione.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....