merkel conte

ANGELA DEL FOCOLARE – GIULI: “ANCHE GIUSEPPE CONTE HA CEDUTO AL FASCINO BURROSO DELLA DECLINANTE MERKEL E SI ACCOCCOLA SULLE GINOCCHIA DELLA CANCELLIERA COME UN MARIO MONTI QUALSIASI” – CONTE, TUTTO SORRISI E BACIAMANO, AVEVA GIÀ COLPITO LA CANCELLIERA, POI CON LA TRATTATIVA PER LA MANOVRA È SCOCCATO L’AMORE. RENZI, MONTI, GENTILONI: TUTTI I PREMIER STRAPAZZATI DA ANGELONA. L’UNICO CHE HA PROVATO (INVANO) A TRATTARLA DA PARI È STATO BERLUSCONI, MA… VIDEO: BEST OF BANANA-CULONA

 

 

Alessandro Giuli per “Libero Quotidiano”

giuseppe conte angela merkel

 

E fu così che anche Giuseppe Conte cedette al fascino burroso della declinante Angela Merkel. Chi l' avrebbe detto: l' avvocato degli italiani stanziato a Palazzo Chigi per rappresentare il governo gialloverde sostenuto a furor di popolo contro l' egemonia franco-tedesca, in particolar modo contro lo strapotere di Berlino in Europa. Eccolo lì, invece, dopo la prima scazzottata con l' euroburocrazia: si fa intervistare dal settimanale Zeit, accoccolandosi sulle ginocchia della Cancelliera come un Mario Monti qualsiasi Per l' esattezza, il nostro presidente del Consiglio ha pigolato così: «Di Merkel ci si può fidare. Posso parlare solo bene della Germania e del governo tedesco».

 

giuseppe conte angela merkel

Conte voleva incensare il ruolo giocato dalla Kanzlerin nel braccio di ferro tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio. Ha riconosciuto che la Merkel ha assunto un ruolo di mediazione «apprezzabilissimo», a tal punto che per premiarla ha delegato a lei il compito di votare all' ultimo Consiglio europeo al quale lui non ha potuto partecipare a causa delle riunioni fluviali con i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

 

GIUSEPPE CONTE E ANGELA MERKEL

Corre voce che l' amore sia scoccato alla metà del mese scorso, nel corso di un bilaterale italo-tedesco tenutosi nella capitale belga. Le buone maniere di Conte, tutto sorrisi e baciamano, avevano già colpito la Cancelliera in precedenza. E in quella circostanza deve essere stata lei a sprigionare la propria capacità seduttiva, dirompente e padronale.

 

MERKEL CONTE

Per conquistare il capo del governo è bastato che Angela garantisse di non fornire altre armi pesanti all' artiglieria anti italiana di Juncker e Moscovicvi. E così, in un gioco di silenzi complici ma ben calibrati, la Germania ha ottenuto che Roma si piegasse al diktat della Commissione europea sul rapporto deficit/pil senza ricevere in cambio mezza critica. Anzi, l' avvocato di Volturara Appula si è preso una cotta (politica) per la donna che aveva già strapazzato i suoi predecessori.

 

RENZI MERKEL

Perché procedendo a ritroso, e togliendo Paolo Gentiloni ed Enrico Letta per manifesta inconsistenza, tutti gli inquilini di Palazzo Chigi che hanno avuto a che fare con Merkel sono stati sedotti e abbandonati, soffocati dal suo implacabile matriarcato teutonico. Nella primavera del 2014 fu Matteo Renzi, appena divenuto premier sulle ceneri di Letta e al massimo della sua popolarità, a recarsi a Berlino per farsi legittimare dalla regina d' Europa.

GENTILONI E MERKEL

 

Tanta fu l' emozione che il ragazzo si presentò con un cappotto abbottonato in modo sbilenco mostrandosi come un personaggio a metà tra Totò e Peppino a Milano e un vagabondo con permesso di soggiorno. Angela sorrise materna e comprensiva, accettò senza una piega il provincialissimo dono d' una maglietta di Mario Gomez, l' attaccante della nazionale tedesca ingaggiato dalla Fiorentina, e poi al dunque continuò a impallinare le politiche di spesa italiane con la furia di un Panzerfaust.

Merkel e Monti

 

SOTTOMISSIONE

Prima di lui, nel biennio tecnocratico 2012-2013, era stato Mario Monti a fare sfoggio di naturale sottomissione alla Merkel. Il professore della Bocconi, anima tedesca e portafogli europeo, si fece scrivere direttamente da Berlino i compiti a casa da infliggere agli italiani: esordì confessandosi ultra germanizzante e non perse occasione per «rivolgere pensieri amichevoli e pieni di ammirazione per la cancelliera».

 

BERLUSCONI MERKEL

Accomunati dal feticismo per la disciplina di bilancio, il loro fu un amore travolgente, con Monti nel ruolo del toy boy tecnocratico contraccambiato da infinite promesse di sconticini sul debito e iniezioni di liquidità per il fondo Salva Stati del quale l' Italia sembrava non poter fare a meno. A distanza di anni, quando la stella ingombrante di Angela era già avviata al crepuscolo, Monti ha continuato a tributarle una commovente fedeltà.

Berlusconi cucu' Merkel - nonleggerlo blog

 

RISATINE

angela merkel silvio berlusconi

Un capitolo a parte merita Silvio Berlusconi, inchiodato dalle malelingue a quel falso virgolato nel quale avrebbe dato alla Merkel della «culona inchiavabile». La verità è che il Cavaliere è l' unico che abbia cercato di trattare con lei da pari a pari, passando per ineducato la volta che - al vertice Nato di Baden Baden nel 2009 - si fece attendere a lungo dalla cancelliera perché impegnato in una misteriosa telefonata in riva al fiume.

 

ANGELA MERKEL

Berlusconi ha alternato con Merkel battaglie a distanza e più ravvicinati giochi diplomatici. Celebre fu il cucù con il quale la sorprese alle spalle nel novembre 2009 a Trieste, dopo che nell' estate precedente a Tokyo le aveva regalato un imbarazzante salame avvolto nel tricolore. Famigerato, al contrario, fu lo scambio di risatine tra lei e l' allora presidente francese Nicolas Sarkozy interpellati sui guai di Berlusconi durante la conferenza stampa del Consiglio europeo nell' ottobre 2011. Ma il magnanimo cavaliere, che pure di lì a poco gridò al golpe franco-tedesco quando fu costretto a dimettersi da premier, ha finito col perdonarla.

 

Morale: finché Angela era la regina di spade, Palazzo Chigi doveva farsela piacere e basta. Adesso che ha annunciato il suo prossimo ritiro, ora che il suo partito vagola di sconfitta in sconfitta, l' avvocato Conte giunge buon ultimo e fuori tempo al traguardo del suo cuore. Hanno fatto prima gli elettori tedeschi a disfarsene che il nostro premier a vincere il complesso d' inferiorità.

Ultimi Dagoreport

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! - SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBOANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...