ARCHEO - IL TESTO SPASSOSO DELLA FOLLE LETTERA CHE, NEL 1977, BERLUSCONI SCRISSE IN TERZA PERSONA PER DIVENTARE IL PIU' GIOVANE CAVALIERE DEL LAVORO NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA - “IL DOTTOR BERLUSCONI E' DI ANTICHISSIMA FAMIGLIA MILANESE. UOMO DI UNA PROVERBIALE RISERVATEZZA: SONO POCHISSIMI A CONOSCERLO... AMICO PERSONALE DI AGNELLI, TRASCORRE MOLTE ORE DELLA NOTTE AL LAVORO. UOMO DI SOLIDA CULTURA PER IL SUO BUONGUSTO, METTE UN’IMPRONTA DI SIGNORILITA' IN TUTTE LE SUE REALIZZAZIONI…”

 

Andrea Sceresini e Maria Elena Scandaliato per Oggi - www.oggi.it

Berlusconi Silvio

 

Nel 1977 Silvio Berlusconi era un brillante imprenditore ricco di ambizioni. Aveva da poco costruito Milano Due e stava per lanciarsi nel grande business delle tv private. Tra tanti traguardi, uno in particolare lo assillava: diventare il più giovane Cavaliere del Lavoro nella storia della Repubblica.

Così un bel giorno si sedette al tavolino, prese carta e penna, e scrisse un'impetuosa lettera di presentazione (la trovate integrale qui sotto): ne risultò l'autobiografia di un quarantenne rampante, condensata in poche pagine e composta rigorosamente in terza persona.

Il documento, che avrebbe dovuto finire sulla scrivania dell'allora ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato, il democristiano Carlo Donat-Cattin, fu sottoposto all'attenzione dei più stetti consiglieri del futuro premier, che lo giudicarono troppo autocelebrativo. Lo infilarono in una busta e lo chiusero in un cassetto, dove è rimasto per i successivi decenni.

LA LETTERA DI BERLUSCONI A DONAT CATTIN BY CARLOTTO

ALL'EPOCA CERCAVA SPONSOR POLITICI
Oggi, dopo 35 anni di oblio, questo curioso saggio del Berlusconi-pensiero d'antan può finalmente essere pubblicato.
Il merito è di Ezio Cartotto, classe 1943, ex funzionario Dc e collaboratore del magnate di Arcore a cavallo tra gli anni Settanta e Novanta, che qualche mese fa ha concesso a chi scrive una lunga intervista - ancora del tutto inedita - nel corso della quale ha deciso di rendere pubblico, tra le altre cose, anche il contenuto della famigerata missiva.

ELEONORA BERLUSCONI E GUY BINNS A VILLA CERTOSA FOTO DA OGGI jpeg

Cartotto e Berlusconi si conobbero nel 1971, quando il giovane costruttore era alla ricerca di nuovi sponsor politici in seno all'establishment lombardo. I due simpatizzarono e divennero amici. Già nel 1992, sostiene lui, Cartotto fu incaricato di occuparsi della fondazione di Forza Italia, compito che insieme ad altri portò a termine brillantemente nel giro di due anni.

q silvio berlusconi giovane Chi03

Operò come consulente politico durante il primo governo Berlusconi; dopodiché il suo sodalizio col leader azzurro cominciò pian piano a zoppicare. A partire dal 1996 l'ex democristiano fu sentito come testimone dai giudici di Torino, Palermo e Caltanissetta, nell'ambito dei procedimenti contro Marcello Dell'Utri e lo stesso Berlusconi.

ELEONORA BERLUSCONI E GUY BINNS A VILLA CERTOSA FOTO DA OGGI jpeg

Nel 1998 pubblicò Operazione Botticelli, Berlusconi e la terza marcia su Roma, il resoconto dettagliato della sua esperienza nelle file forziste. Oggi vive in una villetta alle porte di Milano. Si occupa di storia e saggistica, e ha da poco dato alle stampe la sua ultima fatica: Gli uomini che fecero la Repubblica (Sperling & Kupfer).

ELEONORA BERLUSCONI E GUY BINNS A VILLA CERTOSA FOTO DA OGGI jpeg

LA LETTERA ERA PER DONAT-CATTIN
«Negli anni Settanta», racconta Cartotto, «ero considerato il delfino del senatore Giovanni Marcora, ministro dell'Agricoltura e leader della corrente di Base della Dc. Facevo politica attiva in Lombardia ed ero in ottimi rapporti con molti dirigenti democristiani. Quando Silvio venne a parlarmi del progetto di diventare Cavaliere, gli consigliai di scrivere il suo curriculum. Lo avremmo inviato a Donat-Cattin, al quale ero personalmente legato, e le cose si sarebbero accomodate».

ELEONORA BERLUSCONI E GUY BINNS A VILLA CERTOSA FOTO DA OGGI jpeg

Fu così, dietro suggerimento dell'amico, che Silvio Berlusconi accettò di mettere nero su bianco la sua giovane epopea di esuberante self-made man. Lo fece a modo suo, quasi di getto, e non tutto andò secondo i piani: «Berlusconi mi consegnò la bozza, io la lessi e rimasi sconvolto», continua Cartotto. «In quelle righe c'era tutto Silvio. Ma era proprio questo il problema. Donat-Cattin era un ex partigiano, uno che veniva dalla plebe. Era cresciuto in mezzo agli operai e se gli fosse giunta tra le mani una lettera di quel tipo, l'avrebbe certamente fatta a pezzi. "Ma chi è questo?", avrebbe esclamato. "Ma che vuole?".

ELEONORA BERLUSCONI E GUY BINNS A VILLA CERTOSA FOTO DA OGGI jpegMarina Veronica Barbara

"Guarda", spiegai a Silvio, "se io mando questa cosa a Donat-Cattin, tu il Cavaliere del lavoro non lo fai più". Lui si arrabbiò moltissimo: "Ma come?", sbottò. "Ci ho lavorato tutta la notte". Fui categorico: quella lettera dovevamo riscriverla. E in un modo o nell'altro riuscii a spuntarla».

La nuova versione della missiva venne inoltrata al ministero, dove evidentemente riscosse un parere positivo: fu così, dopo tanta fatica, tra bozze dimenticate, curriculum e ritocchi, che il giovane imprenditore ottenne ciò che voleva. La manovra ebbe successo, e da quel giorno Silvio Berlusconi diventò "il Cavaliere".

GUY BINNS jpeg


TESTO LETTERA

"Ideatore e realizzatore di Milano 2, l'unità urbana che per prima in Italia è stata realizzata completa di tutte le opere di urbanizzazione, e la prima città al Mondo in cui è stato affrontato e risolto il problema delle auto. Conosciuto all'estero e spesso invitato per conferenze
e consulenze su temi di carattere urbanistico, specialmente per il nuovo modo da lui ideato
di progettare le città, tenendo conto della presenza della automobili. Si continua infatti a progettare nel 1977 come nel 1877, senza tener conto del mutamento avvenuto per l'invasione delle macchine.

Ezio Cartotto

Il dottor Berlusconi, nato a Milano, è di antichissima famiglia milanese. Milanista dalla nascita e calciatore in erba, avendo disputato campionati con le squadre giovanili, laureato in legge col massimo dei voti all'Università statale di Milano, premio Giannino Manzoni per la pubblicità, ha avuto una carriera che ha del favoloso. È entrato a far parte di una impresa di costruzioni come addetto commerciale. In brevissimo tempo diventa direttore generale.

veronica berlusconi

Forma poi una équipe con la quale si fa promotore di realizzazioni importanti, come una città di 4 mila abitanti a Brugherio e un'altra di 10 mila abitanti, da tutti oggi ammirata, quale Milano 2. Il dottor Berlusconi è oggi consulente internazionale delle più importanti società immobiliari del mondo, con la equipe di giovani architetti - l'architetto Ragazzi e altri - è chiamato anche da governi stranieri e comunità municipali che lo invitano a realizzare nuove città o centri urbani satellite.

ELEONORA E BARBARA BERLUSCONI

Il dottor Berlusconi è un uomo di una proverbiale riservatezza: sono pochissimi fra gli stessi abitanti delle sue città a conoscerlo. Amico personale di Agnelli, Ursini, Merzagora, Borghi e Fabbri, stimato presso tutti gli ambienti finanziari e nell'ambiente bancario, è un lavoratore infaticabile e trascorre molte ore della notte al lavoro.

Stupisce i suoi collaboratori per l'infaticabile lena che lo anima, tiene le fila di tutti i suoi progetti, che entusiasticamente crea senza lasciare alcuno in sospeso. Uomo di solida cultura per il suo buongusto, mette un'impronta di signorilità in tutte le sue realizzazioni.

van fair02 barbara eleonora berlusconi

Amante dell'arte, possiede un'importante collezione di dipinti del Cinquecento e del Settecento. Sono molti coloro che per il suo dinamismo e la sua concretezza lo paragonano a Rizzoli, ai Mondadori. Dotato di un'eccezionale carica umana e di un'istintiva simpatia, è un trascinatore di uomini, è un grande realizzatore".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...