marino causi esposito

LE BALLE MARZIANE DI MARINO - L’EX ASSESSORE ESPOSITO: “PER DEFINIRE IGNAZIO CI VUOLE UN MEDICO. HA RISANATO ROMA? CHIEDETE AL DG ATAC I DEBITI CHE HA LASCIATO. NEANCHE SEL LO VUOLE CANDIDARE” - L’EX ASSESSORE CAUSI: ''DA LUI SOLO BUGIE. IN QUELLA CENA NESSUNO GLI DISSE DI SPARIRE”

CAUSICAUSI

1. CAUSI: “DA IGNAZIO SOLO BUGIE”

Giovanna Vitale per “la Repubblica - Roma”

 

«Ignazio scrive bugie e distorce i fatti. Tra l’altro facili da smascherare, visto che a tutti gli incontri ricostruiti nel libro non c’eravamo solo io e lui. Capisco il suo dramma umano, ma tanto livore proprio non lo condivido». È «offeso e rattristato », l’ex vicesindaco Marco Causi, uno dei “guastatori” che secondo la vulgata marziana Renzi e Orfini avrebbero infiltrato nella sua giunta per abbatterla.

 

MARINO LIBRO MARINO LIBRO

Marino però fa un racconto assai circostanziato della famosa cena a casa sua in cui gli propose di partire per l’America, spegnere i cellulari e sparire, così da far decadere la giunta per irreperibilità del sindaco.

 

«Non ho detto questo. Quella sera c’erano Sabella, Esposito, Cattoi, Tricarico, Baglio, Orfini. Basta chiedere a uno di loro per capire se ho ragione. Certo si era ipotizzato un piano C, che prevedeva — visto che Marino voleva partecipare da sindaco alla prima udienza di Mafia Capitale — di ritirare le sue dimissioni d’accordo con noi per ridarle subito dopo. Salvo renderci conto che era troppo complicato».

MARINO MARZIANOMARINO MARZIANO

 

E i piani A e B quali erano?

«A) Guerra, come poi è stato. B) Un passaggio in consiglio comunale per discutere la sfiducia senza votarla. Alla fine però le posizioni si rivelarono così distanti che non se ne fece niente».

 

E invece cosa ha da dire sugli sms di Renzi, che lei voleva a tutti i costi mostrare a Marino la sera in cui con Sabella andaste a chiedergli di dimettersi?

«Sono basito. Sono andato a riguardare tutti gli sms di Renzi, che però hanno sempre riguardato questioni di governo, mai i rapporti col sindaco».

 

Neanche quando Renzi le chiese di entrare in giunta?

«Quella è un’altra vicenda, si trattava di rafforzare la giunta, anche col mio contributo. Come poi ho fatto, tra l’altro sacrificando i miei incarichi nazionali. Per questo sono offeso e rattristato.

 

MARINO 3MARINO 3

Io ho sempre fatto il possibile per aiutare Ignazio: prima, da parlamentare, con la norma Salva-Roma, la cabina regia sul piano di rientro e la conferenza del Quirino, fino a sostenere la tesi che per il Pd la strada maestra fosse risollevare quell’esperienza sino al punto di entrare io in giunta».

 

Nel libro mancano però alcuni dettagli gustosi, come l’abitudine di Marino di annotare nei famosi quaderni il quoziente intellettivo dei suoi interlocutori. Lei ne sa niente?

«Se lo dicessi sarebbe una cattiveria contro di lui. Io non voglio scendere sul suo stesso piano, il nostro è un contrasto politico, non personale».

 

Però è cosa nota, ormai. Ce lo può almeno confermare?

«Beh anche a me è capitato di sentirlo sbuffare prima o durante una riunione perché, diceva, lì c’è gente con un qi troppo basso. Magari si trattava di incontri sindacali o con consiglieri comunali, non erano certo consessi di scienziati o premi Nobel».

 

2. STEFANO ESPOSITO: “UN BUGIARDO SERIALE PER DEFINIRE IGNAZIO CI VUOLE UN MEDICO”

STEFANO ESPOSITOSTEFANO ESPOSITO

Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

«Ci vorrebbero delle categorie mediche che neppure conosco per definire Ignazio Marino». Stefano Esposito, senatore del Pd, è stato assessore nel rimpasto tentato per salvare la giunta di Roma, subito dopo gli arresti di Mafia Capitale nel luglio del 2015. Gli vennero affidati i Trasporti, dopo due mesi si dimise. Ora si sfoga: «Marino ha risanato Roma? Chiedete al direttore Atac i debiti che ha lasciato».

 

Esposito, ha seguito la conferenza stampa di Marino?

«No, non ho tempo da perdere».

 

IGNAZIO MARINOIGNAZIO MARINO

Ma saprà delle accuse al Pd. Cosa risponde?

«Sono balle marziane. Ho inaugurato un hashtag su Twitter».

 

Forse gli elettori democratici vorrebbero qualche chiarimento?

«Non penso che alla gente interessi Marino».

 

Però Marino sta pensando di ricandidarsi o di appoggiare una lista e un candidato civico.

«Buona fortuna. Manco Sel ha voluto candidare lui, infatti c’è in campo Fassina ».

 

Il Pd ha sbagliato qualcosa nel modo in cui ha “dimissionato” Marino?

IGNAZIO MARINO 3IGNAZIO MARINO 3

«Ma sbagliato cosa! Abbiamo mandato a casa un bugiardo. Lo ho già detto quando si è conclusa l’esperienza della giunta in quel modo, con le dimissioni dell’allora sindaco prima date e poi ritirate.

 

Marino è uno che si è beccato l’avviso di garanzia e non ha detto niente, neppure ne ha informato la sua giunta. Marino è uno che mente sugli scontrini. Io non intendo fare pubblicità al suo libro».

 

Queste bordate mettono in difficoltà il candidato dem per il Campidoglio, Roberto Giachetti?

«Neanche per idea. I romani non credono alle str... di Marino».

 

L’ex sindaco era riuscito a tenere a bada le lobby e ad avviare un risanamento dell’amministrazione?

«Io sono un guastatore, ho fatto il guastatore dei ladri, che se aspettavamo Marino... lui dice di avere risanato Atac, ma chiedetelo al nuovo direttore generale a quanto ammonta il debito, a oltre un miliardo e mezzo di euro».

 

È però vero che si è dimesso da senatore candidandosi a sindaco?

«Sì, c’è voluto un bel po’ per farlo dimettere e lo ha fatto quando era sicuro di vincere».

 

MARINO CAUSI ESPOSITOMARINO CAUSI ESPOSITO

Si sente «rattristato» dalle bordate di Marino come dice Marco Causi?

«Marco è un signore, il mio sentimento è di indifferenza. Abbiamo avuto a che fare con un bugiardo. Il Pd deve occuparsi di vincere a Roma e non degli umori di Marino».

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini carlo calenda

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…