brugnaro elton john

BECCATO DA ELTON JOHN (“BIGOTTO E CAFONE”) PER AVER RITIRATO DALLE SCUOLE I LIBRI CHE ANTI-DISCRIMINAZIONE, BRUGNARO RISPONDE: “BASTA CON L’ARROGANZA CULTURALE CHE INTRODUCE UNA VISIONE PERSONALISTICA DELLA SOCIETÀ”

Chiara Daina per www.ilfattoquotidiano.it

 

Luigi BrugnaroLuigi Brugnaro

“Il vizio di fondo è stata l’arroganza culturale con cui una visione personalistica della società è stata introdotta nei nidi e nelle scuole per l’infanzia di Venezia, senza chiedere niente a nessuno, neanche alle famiglie”.

 

Sono passati due mesi e Luigi Brugnaro non ha cambiato idea: “I genitori invece devono avere voce in capitolo sull’educazione dei loro figli e non esserne esclusi a priori”, spiega a IlFattoQuotidiano.it il sindaco di Venezia, finito nell’occhio del ciclone il 24 giugno – pochi giorni dopo aver vinto il ballottaggio contro Felice Casson il 14 – per aver ritirato dalle scuole della Laguna 49 libri che affrontano in chiave critica il tema della discriminazione.

 

elton john in concerto alle terme di caracalla 3d22576elton john in concerto alle terme di caracalla 3d22576

Favole concepite con l’intento di insegnare ai bambini a rispettare chi è diverso da loro, l’amico disabile, quello con la pelle di un altro colore, quello adottato, l’omosessuale, chi ha due mamme o due papà. Un caso sul quale è intervenuto anche Elton John – padre di due figli con il marito David Furnish – che ha definito il sindaco “bigotto e cafone”.

 

Brugnaro prova ad ammorbidire i toni ma resta irremovibile: “Nessun bambino sarà discriminato o trattato diversamente e sarà incoraggiata qualsiasi integrazione, ma va riconosciuta la maggioranza delle persone che hanno una mamma e un papà”. Quindi rassicura che “la stragrande maggioranza dei titoli tornerà sugli scaffali” eccetto “quelli che trattano delle questioni di genere o delle diverse tipologie di famiglia” che “saranno comunque disponibili in tutte le biblioteche della città”.

elton john coi figli zachary e elijahelton john coi figli zachary e elijah

 

Fa l’esempio di “Piccolo uovo” di Francesca Pardi (illustrato da Altan) sulle famiglie eterosessuali, adottive, omogenitoriali, con genitore single o quelli ricorsi alla fecondazione assistita. E di “Jean a deux mamans” di Ophelie Texier sui nuclei arcobaleno. Ma il risultato non cambia, visto che tutti i 49 titoli, senza distinzione alcuna, al momento sono stati messi all’indice e verranno vagliati uno a uno, pagina per pagina, dall’amministrazione.

 

Tra questi c’è “Il pentolino di Antonino” di Isabelle Carrier, che racconta di un bambino disabile ed emarginato che smette di avere paura degli altri quando una persona speciale gli dimostra che anche lui ha delle capacità. Il protagonista di “Pezzettino” di Leo Lionni, invece, è un bambino piccolino, diverso dai suoi amici grandi e forti, che è alla ricerca della sua identità e alla fine impara ad accettarsi per quello che è.

felice cassonfelice casson

 

Poi c’è “Piccolo blu e piccolo giallo”, firmato dallo stesso autore, la storia di un bambino blu che diventa amico di un bambino giallo e quando giocano insieme diventano verdi. L’amicizia, è la morale, supera le barriere etniche, culturali, sociali e anziché togliere qualcosa alla nostra identità la arricchisce.

 

I libri giudicati “tabù” rientravano nel progetto “Leggere senza stereotipi” promosso nel 2014 da Camilla Seibezzi (Pd), allora consigliera comunale con delega ai diritti civili. “L’elenco – lo ha ripetuto tante volte – è stato composto da psicopedagisti, professori di diverse università italiane, rappresentanti del mondo associazionistico e bibliotecari della nostra città”.

 

La mossa del neosindaco di Venezia ha sconvolto scrittori, editori, bibliotecari e molti psicologi. La notizia è stata ripresa perfino dalla stampa estera (il Guardian e il Telegraph in Inghilterra, Le Figaro e l’Express in Francia). Che cosa ne pensano gli esperti?

 

Emma BaumgartnerEmma Baumgartner

Emma Baumgartner, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma ed esperta di studi di genere, è incredula e sottolinea: “La famiglia tradizionale non è una garanzia di benessere e un luogo protetto per definizione. Conta la qualità della cura, non il sesso dei genitori. Il pregiudizio di genere può essere superato già nei primi anni di vita, insegnando ai bambini a interagire con il sesso opposto e creando aree di gioco comuni”.

 

Il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, intervistato dalla Nuova Venezia, aveva detto che “nessun sindaco può intervenire in tal senso, né meno che mai può decidere quali libri possono stare o meno all’interno di un istituto” perché “è un ambito di competenza comune della comunità scolastica, fatta di famiglie e operatori della scuola”. E interrogato sulla cosiddetta “teoria gender” aveva risposto che “non esiste”.

 

davide faraonedavide faraone

Di parere opposto Massimo Gandolfini, psichiatra, presidente dell’associazione medici cattolici della Lombardia e portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” che lo scorso giugno ha organizzato il Family day a Roma: “Rispettare gli omosessuali – spiega a IlFattoQuotidiano.it – non significa cadere nel libero arbitrio totale. Il diritto al figlio non esiste, neanche per le coppie eterosessuali sterili”.

 

La vicenda ha attirato l’attenzione anche di Amnesty international Italia. “Il pluralismo e la diversità – ha fatto notare il presidente Antonio Marchesi – sono espressioni di una visione nient’affatto ‘personalistica’ come egli ritiene, bensì universalistica, basata sui diritti umani, che come tale va sempre garantita”. I libri, intanto, sono stati ritirati dalle scuole e e non si sa se e quanti torneranno tra i banchi.

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")