BENTORNATA UN CAZZO – TORNA “L’UNITÀ” E DA SINISTRA LA IMPALLINANO SUBITO – NORMA RANGERI DEL “MANIFESTO” CONTESTA UN ARDITO PARAGONE TRA RENZI E LUIGI PINTOR E MARCO TRAVAGLIO PER DUE GIORNI CERCA UNA NOTIZIA. INVANO

Travaglio: “Dire che la nuova Unità è il primo monumento equestre a Matteo Renzi e che, al confronto, la Pravda con il Pcus era un filino più sbarazzina, sarebbe riduttivo. La linea editoriale è molto più ambiziosa: Ottimismo Obbligatorio”…

Condividi questo articolo


1. LA NUOVA «UNITÀ» E QUEL PARAGONE CON PINTOR CHE IRRITA «IL MANIFESTO»

M.Gu per il “Corriere della Sera

LA NUOVA UNITA LA NUOVA UNITA

 

La nuova Unità già litiga col Manifesto. Ha cominciato il direttore Norma Rangeri con un corsivo dal titolo «Eretico chi?». In bocca al lupo al giornale fondato da Gramsci e via con l’accusa di «travisare la storia con tesi bizzarre». Renzi come Luigi Pintor? L’azzardo è opera del neodirettore de L’Unità , Erasmo D’Angelis (ex Manifesto), che riscontra nella «irruenza» del premier la stessa forza «rivoluzionaria» che animò il suo «maestro di giornalismo e di politica, un eretico dentro al Pci». Rangeri gli rinfresca la memoria: «Pintor in quanto eretico è stato radiato dal Pci. Rottamato».

 

ERASMO D'ANGELIS ERASMO D'ANGELIS

Era dunque «l’esatto contrario» di Renzi, un «rottamatore che sta mettendo ai margini gli eretici del suo partito». D’Angelis ribadisce la sua fede: «Il premier sta facendo riforme di sinistra mai viste, Rangeri ragiona con schemi Anni 70. Renzi non è un destrone figlio di Berlusconi». Ma Pintor, che c’azzecca? «Hanno portato entrambi una rivoluzione a sinistra. Matteo è un talento , nato per governare». Lecito chiedersi se l’Unità sarà «più realista del re». Tanto più che, attacca Rangeri, «non è con gli antenati altrui che si riconquistano i lettori». E D’Angelis, citando Renzi: «Il derby è tra speranza e antipolitica. O si cambia, o si muore». 
 

2. TUTTO VA BEN, MADAMA L’UNITA’

Marco Travaglio per il “Fatto Quotidiano

 

Michele Santoro Norma Rangeri Michele Santoro Norma Rangeri

Quando nasce un giornale, è festa per tutti. Quando rinasce, come l’Unità, è festa doppia. Quindi auguri a tutti i colleghi del redivivo organo del Pd, soprattutto se è vero che non riceverà più finanziamenti pubblici. Anche l’ex editore Renato Soru s’era impegnato a rinunciarvi, poi aveva rinunciato alla rinuncia. Il nuovo editore è Massimo Pessina, costruttore e noto globetrotter dei paradisi fiscali, da San Marino alla Svizzera al Liechtenstein.

 

Il che spiega, forse, una certa penuria di cronaca giudiziaria nel nuovo “quotidiano fondato da Antonio Gramsci”e affondato dai Bersani Boys. Il nuovo direttore Erasmo D’Angelis, già capo della Struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico, non manca di ringraziare l’“editore entusiasta di esserlo”: e ci mancherebbe pure che non lo fosse: con straordinario tempismo, appena s’è saputo che Pessina lo sarebbe diventato, il suo gruppo ha vinto dal governo Renzi e dalla morente giunta Burlando – unico concorrente – l’appalto da 165 milioni per il nuovo ospedale di La Spezia.

marco travaglio marco travaglio

 

Dire che la nuova Unità è il primo monumento equestre a Matteo Renzi e che, al confronto, la Pravda con il Pcus era un filino più sbarazzina, sarebbe riduttivo. La linea editoriale è molto più ambiziosa: Ottimismo Obbligatorio.

 

Va tutto molto bene, e domani andrà ancora meglio. “Il nostro governo – comunica il direttore – ha fatto tornare il falso in bilancio nel posto che merita”: infatti ha fatto assolvere il sondaggista di B. che era stato condannato persino con il falso in bilancio scritto da B. Il posto che merita è l’assoluzione. E Mafia Capitale? Sparita: ora c’è – titolo cubitale del primo giorno – “#Antimafia Capitale”. E vabbè, mo’ me lo segno. “La prima campagna del nostro giornale: fuori i corrotti e i corruttori”.

 

matteo renzi al g7 matteo renzi al g7

Per la verità ci avevano già pensato la Procura e i Carabinieri, ma facciamo buon peso. Per l’angolo della satira, oltre a Staino ma molto più divertente, c’è il saluto di Renzi ai compagni (lui non dice così, ci mancherebbe): “Cara Unità, da quando ci hai momentaneamente lasciato un anno fa, l’Italia sta meglio: è tornata a farsi sentire la crescita”. Ma non è che ci sia un nesso causale tra la scomparsa dell’Unità e la rinascita-ricrescita dell’Italia.

 

Il nesso causale, dice Renzi, è che ora c’è Renzi: “Molte crisi aziendali si sono risolte, le riforme vanno avanti a viso aperto (quello della Boschi, ndr) e senza mollare di un solo centimetro”. E soprattutto “l’Italia è tornata a farsi sentire nelle organizzazioni internazionali”, basti pensare che ora c’è la Mogherini. Il commento del giorno è affidato invece al presidente del partito, Matteo Orfini: “Se a Roma c’è la mafia – e c’è – il Pd deve essere protagonista”.

 

renzi elkann marchionne a melfi renzi elkann marchionne a melfi

E, intendiamoci, ha già fatto molto. Ma ora, con “le sfide del Giubileo e delle Olimpiadi”, può fare ancora di più. Pepatissimo il reportage dell’amico Umberto Ranieri per i 90 anni di Giorgio Napolitano, “impegnato alacremente su vari fronti”: già, perché Egli insospettabilmente “ama profondamente la poesia”. Attesissimo (mai più senza) il “Diario dall’Expo ” del ministro de ll’Agricoltura Maurizio Martina, “molto soddisfatto del lavoro straordinario fatto fin qui”.

 

Da chi? Da lui. I padiglioni, incompiuti per il 40%, saranno quasi pronti per il 31 ottobre quando verranno smontati. La politica estera è affidata al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, e chi meglio di lui. “Lasciate le rughe al Cavaliere della Mancia”, recita un altro titolone: un accenno a B. che allunga la paghetta alle Olgettine? No, a don Chisciotte. Fine del primo numero. Ieri il secondo, con una strepitosa inchiesta sulle decine di migliaia di scuole italiane che, come per incanto, non cadono più a pezzi: “Riapre la scuola. Entrano gli operai. Ottomila cantieri per un investimento di 4 miliardi”.

renzi delrio con marchionne elkann renzi delrio con marchionne elkann

 

“Da oggi –turibola il direttore, ancora col cuore nella Struttura di missione a Palazzo Chigi – riaprono le scuole per far entrare operai e ingegneri, imbianchini ed elettricisti”, senza contare fuochisti, macchinisti, ferrovieri, uomini di fatica e frenatori. L’ex ministro Berlinguer recensisce la riforma della ministra Giannini sulla Buona Scuola: buona.

 

Diario da Expo del ministro Martina, seconda puntata: come insegnare ai bambini, bolliti fra i padiglioni a 40 gradi all’ombra, a diventare “la generazione Fame Zero”. Sete, però, tanta. Gigantografie della ministra Boschi e della vicesegretaria Serracchiani mentre leggono l’Unità, vagamente perplesse. Forse per la foto-poster della vendemmia fuori stagione, a luglio anziché a settembre.

RENZI MARCHIONNE ALLA FABBRICA CHRYSLER RENZI MARCHIONNE ALLA FABBRICA CHRYSLER

 

Ma il pezzo forte è la succulenta inchiesta sugli stabilimenti Fiat-Fca di Cassino che produrranno la nuova Alfa Romeo: “Il sorriso della Giulia, fanno festa gli operai”. “Finalmente si torna a lavorare davvero: comprerò casa”, tripudia un fortunatissimo a tutele crescenti. “Giulia”, che sarebbe una macchina, è più affascinante e arrapante di una bella Fca, con il suo “muso aggressivo”. Roba da far impallidire il vecchio Illustrato Fiat.

 

Merito del grande Marchionne, amico del premier, ma anche del Jobs Act che “consolida i suoi effetti”. Strano, l’Istat ha appena comunicato che gli occupati sono calati di 63 mila unità da aprile a maggio, ma questa è roba da gufi e alla nuova Unità non la si fa: “Calano i disoccupati ma crescono gli inattivi. Tasso invariato”. Ah, beh, allora.

federica mogherini federica mogherini

 

“Il ministro Poletti: ancora segnali positivi”. Che goduria. In fondo, ecco finalmente un po’ di cronaca giudiziaria, con l’unica vera notizia in due giorni: “Clitennestra, è lei l’assassina”. La donna avrebbe assassinato il marito, un certo Agamennone, con la complicità del l ’amante Egisto, ma si attendono le intercettazioni. Purtroppo pare che il reato sia prescritto.

 

 

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE JENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...