BOERI DEMOLITION MAN - QUANTI ANNUNCI IRREALIZZABILI FA IL NUOVO DUCETTO DELL'INPS! "RICALCOLIAMO TUTTE LE PENSIONI COL SISTEMA CONTRIBUTIVO". PANICO TRA I PENSIONATI, OLTRE CHE SICURA INCOSTITUZIONALITÀ - "PENSIONI IL 1° DEL MESE PER TUTTI". OK, MA MANCA LA LEGGE

L'economista è partito in quarta (con gli annunci), senza accorgersi di gestire una macchina burocratica da decine di miliardi di euro, terrorizzando i pensionati senza avere la copertura politica sulle sue proposte: Renzi e Poletti costretti a smentirlo ogni giorno... -

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1. BOERI DEMOLITION MAN: RICALCOLO DELLE PENSIONI IN ESSERE CON IL SISTEMA INTEGRALMENTE CONTRIBUTIVO

DAGOREPORT

 

TITO BOERI TITO BOERI

Il nuovo presidente dell'Inps, nel delirio di annunci ai giornali di decine di riforme al sistema previdenziale (molte delle quali non gli competono), ha incluso anche il ricalcolo delle pensioni attuali con il sistema contributivo: invece di calcolarle sull'ultimo stipendio (retributivo), si va a vedere quanto è stato effettivamente versato.

 

http://pensioni.quotidiano.net/news/2015/04/04/pensioni-ricalcolo-con-il-contributivo-il-piano-boeri/

 

L'idea ha i suoi vantaggi:

 

A) Se il progetto attiene alle pensioni superiori a 2 mila euro lorde il risparmio atteso è di circa 40 miliardi in dieci anni.

 

DE BENEDETTI TITO BOERI DE BENEDETTI TITO BOERI

B) Se il progetto si riferisce ad un contributo di solidarieta' commisurato al differenziale tra calcolo retributivo puro e importo in pagamento delle pensioni superiori a 10 mila euro lordi il risparmio atteso è di circa 4 miliardi di euro lordi.

 

Naturalmente, una simile ipotesi, ha un grandissimo problema, così come tutte le altre sparate di Boeri: l'effetto annuncio. E' un terrorismo previdenziale che genera grande ansia e insicurezza in tutte le categorie di pensionati, ovvero il trascurabile numero di 16 milioni di soggetti (votanti).

 

L'ipotesi A è politicamente impraticabile e costituzionalmente a rischio, come si è visto quando sono state toccate le cosiddette "pensioni d'oro". L'ipotesi B è politicamente è più praticabile ma presenta comunque profili di incostituzionalità.

TITO BOERI TITO BOERI

 

 

2. PAGAMENTO UNIFICATO DELLE PENSIONI PRIVATE E PUBBLICHE

 

Altra proposta rilanciata da tutti i media è quella di pagare tutte le pensioni il primo giorno del mese:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/14/boeri-pagheremo-pensioni-l1-mese-studia-reddito-minimo-per-over-55/1588798/

 

Boeri parla di un accordo con le banche per il pagamento unificato al primo del mese delle circa 4 milioni di pensioni pubbliche, a costo zero. La cosa non può essere fatta autonomamente dall'INPS in quanto per modificare la tempistica delle pensioni in pagamento (essenzialmente quelle INPDAP) occorre una norma di legge e l'anticipazione in tesoreria di oltre 4 mld di euro dal 16 del mese al primo del mese che comporta comunque un costo finanziario.

RENZI POLETTI RENZI POLETTI

 

POLETTI: ANCORA NESSUN ATTO SU PAGAMENTO PENSIONI 1 DEL MESE

 (ANSA) - Sul pagamento delle pensioni il 1 del mese a partire da giugno prossimo, come aveva anticipato il presidente dell'Inps, Tito Boeri, "è una proposta che è stata fatta ma non c'è ancora nessun atto". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha aggiunto: "E' un tema che ha bisogno di un intervento normativo, vedremo anche i veicoli normativi che ci consentono di farlo, sempre che non sia possibile farlo attraverso un atto amministrativo, stiamo valutando anche questo" ha concluso Poletti.

GIULIANO POLETTI IN SENATO FOTO LAPRESSE GIULIANO POLETTI IN SENATO FOTO LAPRESSE

 

 

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